E se la risposta fosse non fare NIENTE?

Mi sembra una pessima idea, in pratica uno secondo te dovrebbe vivere come una larva solo per fare un dispetto alle np?

Avere aspirazioni, una vita sociale e realizzarsi in qualcosa sono cose importanti indipendentemente dall'avere figa o meno, essere una completa nullità ti porta stare male psicologicamente prima o poi, penso che chiunque abbia intenzione di vivere una vita soddisfacente sotto certi punti di vista, dubito che a qualcuno piaccia fare rotting 24 h su 24 e si senta contento della propria vita, ripento non è per le np ma per dare un senso alla propria esistenza e non impazzire mentalmente.
 
Credo che le risposte "ribelli" ad un sistema disfunzionale creato e preparato ad hoc siano la stessa faccia della stessa medaglia di chi lavora affinché il sistema venga perpetrato e mantenuto in piedi. È un po' come quando i bambini cercano di dare fuoco ad un favo di vespe, è normale che quelle si incazzino ed i bambini quindi scappino per non essere punti, è praticamente tutto programmato dall'alto che vi siano anche controculture e movimenti "alternativi" che possano fungere da bilancino all'altro capo della barricata composta dai "cattivoni". Ma, alla fine della fiera, per quanto uno si scervelli a sezionare per preferenza mentale nel bianco e nel nero, vi sarà soltanto una scala di grigi in cui bisognerà sguazzare. In passato, per gestire la bestialità innata dell'uomo, si utilizzava di contr'altare la forza bruta e la cooperazione tribale , poi "civilizzandoci" si è passati al modello "bastone e carota", in tempi più recenti si è preferito concedere una libertà assoluta fornita dalla liberalizzazione dei costumi e dall'istruzione superiore che l'uomo stesso, per sua natura primordiale e monca evolutivamente, non è in grado di accettare. Si è passati difatto bruscamente dal tallone d'acciaio dei totalitarismi e delle religioni alle concessioni più esasperanti affinché il lavoro sporco dell'autoestinzione venga portato a termine dall'uomo stesso, individualmente, e non da qualche bomba sganciata dall'alto. Il rincoglionimento da social, la rincorsa vana al miraggio dell'appagamento dei sensi, la stessa definizione del concetto di felicità, la mentalità dilagante della bollitura della rana, l'isolamento o l'autoisolamento per legittima difesa. Vi è sconfitta anche quando si pensa a legittimare che uno deve fare quello che si sente, prendendosi le responsabilità del caso, nei confronti di sé stesso e, al limite, dei propri familiari più vicini. Vi è solo lotta, contro l'ambiente, contro gli altri, contro se stessi, e per giustificarla moralmente si crea tutta la pantomima cui si preferisce dare il nome di società organizzata. Le soluzioni (o meglio le illusioni di esse) sono individuali e sempre a perdita. Per tutto il resto è sufficiente la massima di un vecchio saggio come monito, tanto antica quanto attuale: "Non venire mai alla luce, può essere il più grande dei doni".
Pagherei per leggere le tue perle!

Giuro mi sono emozionato: ho screenshottato il tuo commento! ❤️
 
Il discorso fila liscio, ma solo nella teoria, perché portare avanti una “crociata” solo per fare un torto al sistema, alla fine danneggia solo te stesso

Siamo uomini, non siamo venuti al mondo con la garanzia che fili tutto liscio, la vita è una lotta continua, migliaia di anni fa era sul piano fisico, oggi è più mentale, ma il meccanismo è lo stesso, o mangi, o vieni mangiato, Il forte prende sempre più del debole alla lunga, è una giungla..

E pure nei rapporti sociali, c’è sempre un minimo di competizione, è naturale, personalmente non riesco a spegnere del tutto il fuoco che ho dentro, anche nelle cazzate cerco di dare il massimo, essere sempre il primo, non sempre ci riesco, ma almeno ci provo, se non miri in alto, allora non ci stai mettendo tutto te stesso.. se entri in gioco già con l’idea che “vabbè, se perdo pazienza”, allora tanto vale non giocare, non si tratta per forza di vincere sugli altri, ma di non auto ostacolarsi

E poi, diciamocelo, non fare un cazzo non è un'opzione, a meno che tu non sia un’ameba priva di qualunque impulso vitale, e non sto parlando di diventare un miliardario o salvare il mondo, ma semplicemente avere un motivo, una direzione.. qualcosa che ti faccia alzare dal letto la mattina, certo, se potessi scegliere, me ne starei a grattarmi i coglioni tutto il giorno, ma la verità è che siamo dentro un sistema che funziona con i soldi, e finché ci vivi dentro, devi muoverti, devi fare qualcosa, anche se a volte ti pesa, in più anche a livello inconscio, il tuo cervello ha bisogno di sentirsi utile in qualche modo, non puoi vivere da spettatore per troppo tempo, ti atrofizzi, a meno di soffrire di una forte depressione non credo sia possibile esssere completamente immobili nella vita, la totale incapacità ad agire non è normale...

Il punto è questo, se inizi a fare certi discorsi, non è per forza che ti sei arreso, ma devi essere onesto, forse hai abbassato la testa perché non sei riuscito a reggere la pressione, forse ti sei convinto che era tutto contro di te, ma la verità scomoda è che, spesso, i limiti ce li inventiamo noi, ci sabotiamo da soli, diamo troppo peso alle opinioni della gente che ci ronza intorno e dimentichiamo che siamo noi a decidere per noi stessi, la responsabilità alla fine resta nostra

In poche parole non si può al 100% quittare veramente da sto gioco chiamato vita... puoi decidere attivamente di far parte dei perdenti, oppure puoi guardare la vita da un'altra prospettiva e decidere cos'è meglio per te stesso, senza farti schiacciare da delle regole astratte che gli NPC di questa società credono si debbano seguire a tutti i costi, anche a costo di morire
🔥
Sei fortissimo!
 
E' una riflessione che prende spunto da quanto più volte fu scritto in questi giorni: il dramma dell' uomo che è costretto a lavorare, fare soldi, mostrarsi forte e vincente per rendersi interessante al genere femminile ed ottenere l' agognata realizzazione sessuale o sentimentale. Negli schemi della nostra società - e forse un pò in generale - agli uomini è richiesto di porsi obiettivi, di sforzarsi per conseguirli, nel concreto quindi, di fare soldi, di acquisire status, inteso in vari modi, di fare un certo tipo di vita più dinamico, di essere socialoni e spigliati, di apparire forti, sicuri di se (quest' ultima, fandonia che abbiamo già smontato in una discussione precedente).
Allora, un sistema non lo si combatte cercando di adattarsi ad esso, seguendo le sue regole, aderendo alla sua visione del mondo pur turandosi il naso, ma violando le sue regole, non seguendo la sua visione della vita, praticamente non facendo quanto richiede ma il contrario di quello che vuole dalle persone.
Dunque, se gli uomini vogliono davvero fare un dispetto al genere femminile, o meglio, al modo in cui sono regolate le cose, secondo me, non devono maxxare in niente, quindi non devono impegnarsi a fare soldi, conseguire status, a conformarsi, a migliorarsi caratterialmente nel senso di apparire forti, estroversi, sicuri, vincenti, bensi devono essere poveri, falliti, non fare vita sociale, niente dinamismo, mostrarsi goffi, deboli, insicuri, insomma il contrario di quanto richiesto.
La risposta ai nostri drammi è NON FARE UN CAZZO, realizzando un colossale "VAFFANCULO" più autentico di quello di Beppe Grillo (sappiamo il grande inganno che fu), una sorta di INVERSIONE DEI VALORI DOMINANTI, è un maxxare al rovescio.
In paesi dove le dinamiche uomo/donna raggiungono un livello di tossicità maggiore che in Italia, molti uomini stanno seguendo questa strada, parlo di USA e Cina, le 2 superpotenze così nemiche ma così vicine al tempo stesso.
Tale proposta è dedicata ad un utente storico, mattiacarputo, che ebbe il merito di cogliere l' importanza del non fare niente, rifiutando il moderno mos maiorum borghese.

E voi, cosa ne pensate? Voi carissime amiche del forum, consigliereste al genere maschile tale via nichilista?
Non sono d’accordo. Sostenere che non si migliori perché non si viene considerati dalle ragazze è solo una conferma del loro potere. La vera vittoria, però, non sta in questo, ma nell’autodeterminazione: diventare forti indipendentemente dal contesto che ci circonda, raggiungere una completezza e una serenità interiori.
Quando riesci a far ruotare la tua vita intorno a te stesso, nulla può piegarti o danneggiarti. È una conquista importante, che si ottiene solo attraversando fallimenti e sofferenze. Soffrire fa parte del percorso: a volte si può cadere in un profondo momento di crisi e restarci per mesi, se non anni (mi è successo), ma alla fine tutto questo ci serve per diventare più forti.
Chi si lascia schiacciare dal peso della pressione sociale dimostra debolezza, perché cade nella trappola dei nostri tempi: l’indifferenza ti rende nullo e isolato solo se basi il senso della tua vita sull’essere considerato dagli altri.
So che è controintuitivo e difficile applicare questo concetto nella vita di tutti i giorni, ma è l’unica strada possibile. Il miglioramento personale deve prescindere dal giudizio delle ragazze, così come le nostre passioni e i nostri hobby. Spesso, osservandoci con uno sguardo esterno e imparziale, ci accorgiamo di star solo perdendo tempo su una strada in cui, alla fine, nessuno verrà a salvarci. Anche se fossimo attraenti e avessimo molte relazioni, saremmo comunque vittime di una logica sbagliata: l’obiettivo dovrebbe essere instaurare una relazione sana con una persona che ci voglia davvero bene. Ed è proprio questa la sfida più grande, soprattutto oggi.
Le relazioni, ormai, non si basano più su affetto, equilibrio, emozioni e serenità, ma sono spesso fondate sull’aspetto estetico, generando coppie sempre più incompatibili. Inoltre, i disturbi psicologici come il narcisismo sono in aumento, e molte relazioni risultano tossiche e disturbate. Addirittura, molte ragazze sembrano preferire persone problematiche a quelle tranquille e normali. Dove pensiamo di andare a finire così?
Vivi la tua vita a pieno e dedicati a ciò che ti rende felice, senza dipendere da nessuno. Prima inizi, prima riuscirai a vivere davvero meglio.
 
Il discorso fila liscio, ma solo nella teoria, perché portare avanti una “crociata” solo per fare un torto al sistema, alla fine danneggia solo te stesso

Siamo uomini, non siamo venuti al mondo con la garanzia che fili tutto liscio, la vita è una lotta continua, migliaia di anni fa era sul piano fisico, oggi è più mentale, ma il meccanismo è lo stesso, o mangi, o vieni mangiato, Il forte prende sempre più del debole alla lunga, è una giungla..

E pure nei rapporti sociali, c’è sempre un minimo di competizione, è naturale, personalmente non riesco a spegnere del tutto il fuoco che ho dentro, anche nelle cazzate cerco di dare il massimo, essere sempre il primo, non sempre ci riesco, ma almeno ci provo, se non miri in alto, allora non ci stai mettendo tutto te stesso.. se entri in gioco già con l’idea che “vabbè, se perdo pazienza”, allora tanto vale non giocare, non si tratta per forza di vincere sugli altri, ma di non auto ostacolarsi

E poi, diciamocelo, non fare un cazzo non è un'opzione, a meno che tu non sia un’ameba priva di qualunque impulso vitale, e non sto parlando di diventare un miliardario o salvare il mondo, ma semplicemente avere un motivo, una direzione.. qualcosa che ti faccia alzare dal letto la mattina, certo, se potessi scegliere, me ne starei a grattarmi i coglioni tutto il giorno, ma la verità è che siamo dentro un sistema che funziona con i soldi, e finché ci vivi dentro, devi muoverti, devi fare qualcosa, anche se a volte ti pesa, in più anche a livello inconscio, il tuo cervello ha bisogno di sentirsi utile in qualche modo, non puoi vivere da spettatore per troppo tempo, ti atrofizzi, a meno di soffrire di una forte depressione non credo sia possibile esssere completamente immobili nella vita, la totale incapacità ad agire non è normale...

Il punto è questo, se inizi a fare certi discorsi, non è per forza che ti sei arreso, ma devi essere onesto, forse hai abbassato la testa perché non sei riuscito a reggere la pressione, forse ti sei convinto che era tutto contro di te, ma la verità scomoda è che, spesso, i limiti ce li inventiamo noi, ci sabotiamo da soli, diamo troppo peso alle opinioni della gente che ci ronza intorno e dimentichiamo che siamo noi a decidere per noi stessi, la responsabilità alla fine resta nostra

In poche parole non si può al 100% quittare veramente da sto gioco chiamato vita... puoi decidere attivamente di far parte dei perdenti, oppure puoi guardare la vita da un'altra prospettiva e decidere cos'è meglio per te stesso, senza farti schiacciare da delle regole astratte che gli NPC di questa società credono si debbano seguire a tutti i costi, anche a costo di morire
Così! *** P****!
 
In parte condivido.
Ma più che altro per una questione di benessere personale derivante dall uscire dalla ruota.

Di base,uno che fa un lavoro normale,viene già guardato con disdegno dal punto di vista sociale.
L'unica utilità di quel lavoro è la sopravvivenza, l'acquisto dei palliativi per andare avanti,e una possibilità di fare da provider,ed essere visto quantomeno come un ingranaggio della società.

Poi c'è la parte di condimento,ovvero la narrativa,mettere le foto su Instagram con la camicia e il calice di vino, con il tatuaggio sull'avambraccio e guardare all'orizzonte dall'air BnB di mikonos,e bottare i follower, comprare il macchinone,farsi il fisico ecc.
Fino ad arrivare a fare il rapper eccc.

L'uomo non fa tutto unicamente per la figa ma c'è anche l'altro complemento,ovvero la sensazione di poter e status nella società che è ambita bene o male da ogni ominide indipendentemente dal sesso.
Per l'uomo comunque una delle motivazioni principali che spinge l'uomo a cercare lo status rimane sicuramente il sesso e la validazione.

Per il 99% non può esserci scalata perché numericamente il ricco necessità di moltissimi poveri per esistere.
Più parti dal basso meno possibilità hai di salire,ogni grado successivo ha possibilità sempre più basse di essere raggiunto.

E comunque comporta sangue,es un coglione che pensa di fare la carriera da impiegato/operaio,e in 20 anni ha ottenuto un aumento in busta paga,cumulativo,di forse 400€(a fronte d'inflazione ecc)

Le regole in passato erano diverse,adesso sì,conviene cercare altre strade per i più, soprattutto perché io non ho voglia di mettere su la facciata del buon coglione volenteroso o dark triad,quando poi i miei interessi non sono molto diversi da quelli che avevo a 10 anni,unica differenza e che adesso voglio scopare e ho un bisogno affettivo forte.


Visto che tanto,anche facendo la famosa scalata,le esperienze romantico sessuale a cui si ha accesso come uomo,sono generalmente futili,scarse e spesso comportano test, umiliazioni,spesso ricevuti da qualcuno che di "maxing" non ne ha mai fatto(questa è la mia esperienza,anche dopo aver discretamente maxato).

Bisogna usare la testa e capire cosa funziona per ognuno.

Io credo che puntare ad ottenere più soldi sia legittimo, perché quelli servono sempre,ad esempio se io non avessi fatto a rat race,adesso dovrei ancora vivere con un alcolizzato e dovrei rimboccarmi le maniche adesso,invece sono libero e indipendente grazie a quel maxing,ma attenzione è stato un maxing finalizzato alla libertà.

Avessi maxato solo per la figa,quei soldi conservati,li avrei tirati in macchina nuova, tatuaggi,magari qualche canzone di merda in uno studio, foto professionali,appa dating pagate,vacanze, discoteche ogni sera,droga,cene offerte.
Ovviamente più bassa è la tua estetica/meno sei figlio di puttana più dovrai compensare.
E comunque questo ti porta solo sesso,che sicuramente è meglio delle seghe,ma non è abbastanza.
Avrei trombato ma adesso sarei ancora lo stesso stronzo,ma pure schiavo.
Da novembre-marzo ho seguito un po' questa strada,ho avuto alcune esperienze,ma tutte cose di cui potevo fare a meno,a fronte di una spesa di tempo e denaro totalmente ingiustificata,per citare REV-potessi tornare indietro vorrei sdoppiarmi per pestare me stesso-

C'è la strada B,magari tramite altre scelte di vita si possono conoscere ragazze migliori di quelle che propongono le app ecc.
O comunque non il robot che scannerizza altezza,faccia, soldi e atteggiamento da delinquente,che fa continuamente battutine per ledere la tua autostima quando tu invece hai rispetto nei suoi confronti,o che si annoia se punti ad avere una relazione stabile duratura.


L'unica cosa che mi dispiace di adesso è,che la maggioranza delle ragazze partirebbero già con un pregiudizio negativo per il fatto che non lavoro e ho comprato una casa che esteticamente è vecchia, perché questo riduce le mie(già instabili)possibilità da questo punto di vista,per tutto il resto sono felice di non fare una sega o fare poco.

Se poi uno è in una condizione tale da poter fancazzare sin da subito ancora meglio,ma altrimenti,ad un certo punto bisognerà fare i conti con la vita da dipendente indebitato,sottopagato,solo e malsano/clochard/suicidio.
Per questo conviene provare a mettersi in una buona condizione per vegetare.
 
Ho letto i vostri commenti.
L' unico obiettivo che ho nella vita, è non contribuire alla società, andarle contro. Non c'è niente che mi interessi, che mi appassioni, proprio niente (nell' ambito di questa società, non in generale).
Quindi quello che scrivo è condizionato da questa mia situazione personale.
Però, invito a riflettere sul senso del mio discorso: vi sentite osteggiati dalla società? Le regole del gioco uomo/donna vi favoriscono? Vi trovate a proprio agio nella società? Se sì, potere tacere e accetto i vostri scritti banalmente definibili come "bluepillate". Altrimenti, perché reggere il sacco, perché aiutare il sistema? Perché aderire alle sue visioni della vita?
Più tanti cesseranno di aderire alla "morale comune", più problemi si creeranno. La morale della società si distrugge cominciando a dismetterla.
E ricordatevi, una volta che la larga maggioranza raggiunge gli obiettivi prefissati dalla società per ottenere le cose, dopo del tempo, i valori da conseguire per ottenere le stesse cose si alzeranno, quindi si deve uscire da questa folle corsa.
 
Il problema di questo discorso è che alle donne o al sistema di te, singolo essere umano, non frega un cazzo, sei una minuscola rotella di un ingranaggio gigantesco che funziona anche senza di te.
Se lo fai per te stesso, per il tuo bene psicofisco, posso anche capirlo... ma per dispetto mi sembra assurdo oltre che controproducente.
Cmq anche fosse per benessere psicofisico secondo me rischia alla lunga di diventare una prigione, bisogna trovare il giusto equilibrio.
Non avere un lavoro, una propria autonomia, ti rende completamente dipendente e un possibile peso per la famiglia... idem per il carattere, aumentare la propria autostima, saper mettersi in discussione fa bene in primis a se stessi, più ci si impara a conoscere e accettare più si vive serenamente.
Poi per la vita sociale, a meno di non avere importanti disturbi, di base l'uomo è un animale sociale, abbiamo necessiariamente bisogno di contatti umani per mantenere una sanità mentale
 
Fare rotting 24 ore su 24 come dice Crudista porta solo danni alla psiche,aumentando la pigrizia e il nervosismo. La mia idea sarebbe più che altro quella di sostituire il nostro vecchio sistema economico con un nuovo in cui abbiamo egemonia TOTALE sulla moneta,l'istruzione scolastica verrebbe rinnovata insegnando in maniera più completa certi temi poco trattati nelle scuole odierne tipo appunto i temi della redpill,la filosofia in maniera più ampia,e tutto quello che ci può essere davvero utile senza però un fottuto indottrinamento costante,insomma un sistema in cui viene perseguita la verità,la lealtà,la sincerità e tutti quei valori davvero utili per costruire una società più equa e giusta,più umana e solidale e in cui nessuno rimane davvero indietro.Una società senza guerre,senza carestie e in cui il lavoro NON è il principio essenziale su cui basare le fondamenta di uno stato( non sto dicendo che il lavoro non conti nulla,è importantissimo ovviamente altrimenti nulla andrebbe avanti)come qui in Italia invece viene ancora oggi ribadito dal primo articolo della Costituzione. Una società fondata sull'etica e sulla morale in cui l'essere umano non è uno schiavo (si ancora oggi siamo schiavi imprigionati in gabbie ben decorate con sbarre invisibili ma tangibili) da sfruttare ma che ha un valore indipendentemente dal fatto che sia alto/basso, nero/bianco, brutto/bello,ecc... Insomma tutto ciò che ho scritto alla fine pensandoci bene è utopistico per 3 motivi principali:
1) Abbiamo margine di manovra limitato nella nostra vita poichè dobbiamo sottostare a delle leggi imposte da alti uomini con più potere(ebrei)
2) La natura comanda i nostri istinti e in parte le nostre azioni,non possiamo sottrarci al bisogno riproduttivo per esempio
3)Gli essere umani per la maggioranza hanno un basso livello di consapevolezza/coscienza. Alla gente basta mangiare,bere,dormire, riempirsi di beni materiali spesso facoltativi e scopare FINE. Non si pongono domande sulla loro natura e su altri temi di natura filosofica/esistenziale. Una vita inquadrata in cui si ragiona per schemi ben consolidati e da cui non vogliono/possono uscire;ecco perchè vengono chiamati blupillati, perchè pensano di conoscere la verità ma alla fine vivono nelle menzogne,una specie di sogno ad occhi aperti. Concludo dicendo che la redpill non riguarda soltanto il mondo delle relazioni sentimentali ma serve a farci aprire gli occhi su tutti i temi e le questioni che riguardano questo pianeta a 360 gradi.

La verità però spesso fa male ma come dice Itachi Uchiha nell'anime:

- La verità può ferire,ma è solo attraverso la verità che possiamo crescere -
teste.gif

Fine papiro,sono uscito fuori tema😅
 
Il problema di questo discorso è che alle donne o al sistema di te, singolo essere umano, non frega un cazzo, sei una minuscola rotella di un ingranaggio gigantesco che funziona anche senza di te.
Se lo fai per te stesso, per il tuo bene psicofisco, posso anche capirlo... ma per dispetto mi sembra assurdo oltre che controproducente.
Cmq anche fosse per benessere psicofisico secondo me rischia alla lunga di diventare una prigione, bisogna trovare il giusto equilibrio.
Non avere un lavoro, una propria autonomia, ti rende completamente dipendente e un possibile peso per la famiglia... idem per il carattere, aumentare la propria autostima, saper mettersi in discussione fa bene in primis a se stessi, più ci si impara a conoscere e accettare più si vive serenamente.
Poi per la vita sociale, a meno di non avere importanti disturbi, di base l'uomo è un animale sociale, abbiamo necessiariamente bisogno di contatti umani per mantenere una sanità mentale
Una illuminazione, amica mia: l' autonomia lavorativa ed economica nella società industriale non esiste, quando ti assumono in un posto di lavoro, cosa diventi? Una "dipendente", significa che per percepire la paga, lo stipendio, insomma, devi seguire le condizioni che ti detta l' ente che ti ha assunto, quindi dei alle dipendenze di tale ente. Riguardo l' essere mantenuti da famiglia o dallo Stato, sei sempre nello stesso schema di fatto. L' indipendenza lavorativa vera e propria, il maggiore livello di autonomia nel proprio sostentamento, ci sono nelle società primitive, come colse nei suoi scritti un tale di cui mi misi l' avatar nei mesi precedenti il mio incarico di moderatore.
Scrivi di aumentare la propria autostima, di massimizzare il carattere, ma alla fine è quello che ci impone di fare il sistema per raggiungere dei bisogni, ed allora non bisognerebbe rompere la catena?
Riguardo la vita sociale, stare a contatto con rompiscatole o con persone che la pensano molto diversamente da me mi fa stare male.
 
Fare rotting 24 ore su 24 come dice Crudista porta solo danni alla psiche,aumentando la pigrizia e il nervosismo. La mia idea sarebbe più che altro quella di sostituire il nostro vecchio sistema economico con un nuovo in cui abbiamo egemonia TOTALE sulla moneta,l'istruzione scolastica verrebbe rinnovata insegnando in maniera più completa certi temi poco trattati nelle scuole odierne tipo appunto i temi della redpill,la filosofia in maniera più ampia,e tutto quello che ci può essere davvero utile senza però un fottuto indottrinamento costante,insomma un sistema in cui viene perseguita la verità,la lealtà,la sincerità e tutti quei valori davvero utili per costruire una società più equa e giusta,più umana e solidale e in cui nessuno rimane davvero indietro.Una società senza guerre,senza carestie e in cui il lavoro NON è il principio essenziale su cui basare le fondamenta di uno stato( non sto dicendo che il lavoro non conti nulla,è importantissimo ovviamente altrimenti nulla andrebbe avanti)come qui in Italia invece viene ancora oggi ribadito dal primo articolo della Costituzione. Una società fondata sull'etica e sulla morale in cui l'essere umano non è uno schiavo (si ancora oggi siamo schiavi imprigionati in gabbie ben decorate con sbarre invisibili ma tangibili) da sfruttare ma che ha un valore indipendentemente dal fatto che sia alto/basso, nero/bianco, brutto/bello,ecc... Insomma tutto ciò che ho scritto alla fine pensandoci bene è utopistico per 3 motivi principali:
1) Abbiamo margine di manovra limitato nella nostra vita poichè dobbiamo sottostare a delle leggi imposte da alti uomini con più potere(ebrei)
2) La natura comanda i nostri istinti e in parte le nostre azioni,non possiamo sottrarci al bisogno riproduttivo per esempio
3)Gli essere umani per la maggioranza hanno un basso livello di consapevolezza/coscienza. Alla gente basta mangiare,bere,dormire, riempirsi di beni materiali spesso facoltativi e scopare FINE. Non si pongono domande sulla loro natura e su altri temi di natura filosofica/esistenziale. Una vita inquadrata in cui si ragiona per schemi ben consolidati e da cui non vogliono/possono uscire;ecco perchè vengono chiamati blupillati, perchè pensano di conoscere la verità ma alla fine vivono nelle menzogne,una specie di sogno ad occhi aperti. Concludo dicendo che la redpill non riguarda soltanto il mondo delle relazioni sentimentali ma serve a farci aprire gli occhi su tutti i temi e le questioni che riguardano questo pianeta a 360 gradi.

La verità però spesso fa male ma come dice Itachi Uchiha nell'anime:

- La verità può ferire,ma è solo attraverso la verità che possiamo crescere -
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Fine papiro,sono uscito fuori tema😅
Non sei assolutamente uscito fuori tema, anzi sei rientrato in pieno.
Condivido tutto quanto hai scritto, il casino è che, come diceva un grande complottista Cileno che seguo, Jorge Zamora, la battaglia materiale dentro il mondo in cui viviamo, che definisco personalmente società tecnologico-aziendale, è persa, per le ragione che hai scritto. Non resta allora che staccarsi dai suoi dettami culturali-morali per aiutarne il fallimento e mostrane l' inconsistenza.
 
Per come è fatta la società e i bisogni ancestrali, si perde comunque, che tu ti impegni o meno perché ci sarà sempre qualcuno che sarà meglio di te sotto gli aspetti LMS, diciamo che se fai così perdi 100 a 0, se segui tutto il copione del sistema magari perdi 10 a 2...
 
Una illuminazione, amica mia: l' autonomia lavorativa ed economica nella società industriale non esiste, quando ti assumono in un posto di lavoro, cosa diventi? Una "dipendente", significa che per percepire la paga, lo stipendio, insomma, devi seguire le condizioni che ti detta l' ente che ti ha assunto, quindi dei alle dipendenze di tale ente. Riguardo l' essere mantenuti da famiglia o dallo Stato, sei sempre nello stesso schema di fatto. L' indipendenza lavorativa vera e propria, il maggiore livello di autonomia nel proprio sostentamento, ci sono nelle società primitive, come colse nei suoi scritti un tale di cui mi misi l' avatar nei mesi precedenti il mio incarico di moderatore.
Scrivi di aumentare la propria autostima, di massimizzare il carattere, ma alla fine è quello che ci impone di fare il sistema per raggiungere dei bisogni, ed allora non bisognerebbe rompere la catena?
Riguardo la vita sociale, stare a contatto con rompiscatole o con persone che la pensano molto diversamente da me mi fa stare male.
Si ma infatti non dico di stare a contatto con tutti, anche con chi ti sta sui coglioni, ma neanche di evitare chiunque per partito preso...
Quello che per me è giusto sta sempre nel mezzo, da brava democristiana, non dico di assecondare la frenesia del capitalismo ma neanche di diventare completamente statici nella propria quotidianità.
Da cittadino dipenderai sempre un pò dallo Stato, per forza di cose, con i suoi costi e benefici... l'importante è non farsi togliere i proprio momenti "indipendenti" in cui ci si dedica ai piaceri personali.
Poi non capisco quale sia la logica dietro al non voler migliorare caratterialmente, al non voler aumentare la propria autostima in modo sano... solo perchè qualcosa viene premiato dalla società non lo rende necessariamente negativo, la negatività la porta la pressione sociale ma di base la sicurezza di sé sarebbe positiva anche senza l'esistenza della società stessa
 
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