post di speranza

#Anakin

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Cari amici,

sono passato per caso sul forum ed ho trascorso diverso tempo a sfogliare i vari thread. Devo confessarvi che l’emozione è stata notevole poiché mi sono riconosciuto perfettamente nelle parole scritte da moltissimi di voi, rivivendo con grande intensità delle emozioni e dei sentimenti che io stesso ho sperimentato in prima persona. Certe frasi e certe espressioni erano così incisive che avrei potuto benissimo sottoscrivere solo un po’ di tempo fa.

Come avrete forse immaginare dal tempo al passato, la mia situazione è ora profondamente diversa. Proprio per questo motivo ho pensato di raccontarvi la mia esperienza, sperando che il mio vissuto possa essere di aiuto e di incoraggiamento per qualcuno di voi. Fino a tempi relativamente recenti, i miei rapporti personali erano caratterizzati da una patologica timidezza a cui si univa una radicale e profondissima svalutazione delle mia qualità. Potete facilmente immaginare l’angosciante difficoltà di avvicinare una persona dell’altro sesso, il timore del rifiuto come pure la paralizzante sensazione di inadeguatezza. Il confronto con altri uomini era quanto più doloroso ed ansiogeno potessi immaginare: non solo cercavo di agire sempre da solo per evitare potenziali concorrenti e temibili guastafeste, ma posso assicurarvi che uno dei miei pensieri ricorrenti era proprio la frase “cos’ hanno gli altri che io non possiedo?” Una vita vissuta più da spettatore (spesso invidiando la disinvoltura, il carisma e la simpatia altrui) che non da protagonista.

L’esistenza – dicevo a me stesso – è come una bellissima festa per cui non avessi né l’invito né il vestito adatto. Tanto vale restare ai margini, guardare gli altri, struggersi nella rabbia, trovare soddisfazioni alternative (ma quali e a che prezzo?) ma soprattutto macerarsi nell’invidia bruciante. Lascio a voi immaginare quale fosse l’opinione che avevo di me stesso, in quale modo vedessi il mio futuro e quali cupi progetti avessi il mio avvenire, soprattutto sentimentale e di relazione. Non posso nemmeno dire che i miei approcci non funzionassero: non iniziavano nemmeno. La paura di essere giudicato, il terrore di un rifiuto, l’angoscia di essere messo a confronto con altri uomini (da cui mi vedevo separato da un distacco incolmabile) bastavano a tenermi alla larga da qualsiasi esperienza. Non c’è bisogno che io vi racconti tutto nei particolari: ho letto nel forum tante di quelle esperienze dolorose che non ho dubbi di essere compreso dalla maggior parte di voi.

Il punto di svolta è circa un anno fa, quando la sofferenza emotiva è diventata così forte da farmi riconoscere come la situazione sia ormai sfuggita al mio controllo, e che il disagio fosse ormai incontrollabile. In un impulso di coraggio decido di rivolgermi ad un professionista con cui inizio una terapia cognitivo – comportamentale. Nessun farmaco. Avevo, lo ammetto, delle aspettative piuttosto realistiche: non mi aspettavo miracoli, ma avevo semplicemente bisogno di qualcosa che riuscisse a tenere sotto controllo l’angoscia, soffocasse il dolore, mi facesse dimenticare i miei insuccessi in modo da rendermi possibile un vita più o meno normale. In altre parole avevo finito per accettare l’infelicità: chiedevo soltanto un aiuto esterno per renderla tollerabile.

Nove mesi dopo, sono convinto di aver preso la decisione più azzeccata della mia vita e sono pronto a sottoscrivere che mai denaro fu meglio speso. Non sto parlando di un miglioramento, ma di un capovolgimento totale.
 
Sembra quasi paradossale, ma le conoscenze più recenti (quelle cioè che non avevano mai percepito la mia condizione precedente) mi descrivono come una persona disinvolta e brillante, tanto che possiedo ormai la nomea di un uomo forte e sicuro di sé che “si butta” con disinvoltura in ogni situazione. “Ma come fai?, Come riesci?, “Vorrei essere come te?” sono le cose che mi sento dire più di frequente dagli uomini e potete immaginare bene la gioia e la soddisfazione con cui mi godo queste situazioni. Ho scoperto la gioia di sentirsi descrivere come una persona spontanea, allegra e solare, e non c’è davvero bisogno di molto sforzo per capire quale incredibile vantaggio possano costituire questi aspetti nelle relazioni personali.

Certo, sono una persona di aspetto assai ordinario e mi considero tutto fuorché un seduttore incallito. La mia vita si è però arricchita di un calore e di un’ intensità che non speravo mai di sperimentare, e che fino a qual punto avevo solo cercato vagamente di immaginare.
Ascoltare il respiro di un’altra persona, sentire il profumo morbido della sua pelle, ma anche la sensazione di passare le mani fra i capelli di lei o sfiorare con la punta delle dita il solco morbido fra i seni erano sensazione più immaginate che vissute. Pensate soltanto a cosa possa voler dire la scoperta di una nuova vita: pic-nic con la moto distesi sul prato, cenette a due in qualche bel locale, percepire per la prima volta di essere desiderati, ricevere SMS dolci e affettuosi come bacio speciale della buonanotte ed il resto non ve lo racconto, tanto ve lo immaginate da soli.

La sorpresa gioca anche a livelli forse più terra terra, anche per la novità di poter vivere in prima persona delle situazioni che avevo soltanto osservato con invidia negli altri. Ricordo con emozione la prima volta che ho avvicinato con decisione una donna che era in compagnia di un altro uomo, ho percepito negli occhi di lui la paura del confronto e l’ho visto farsi da parte senza nemmeno che gli dicessi una parola. Ricordo il piacere quando ho compreso che avevo detto “no grazie” ad una che si stava diventando troppo insistente (!), come pure la soddisfazione di percepire le prime manifestazioni di gelosia (“Dai non ci credo che tu sia stato sfortunato in amore! Secondo me tutte le donne ti hanno sempre corso dietro”).

Da qui altre soddisfazioni, altri piccoli traguardi raggiunti. Sapete bene quanto sia facile abbassare il tiro, accontentarsi di poco, dire che tanto quelle belle ed affascinanti se le prendono gli altri e che nel futuro – se va bene – ci sarà soltanto una bruttona inguardabile con un carattere impossibile, quella cioè che nessuno ha mai voluto. Ecco, immaginate ora la sensazione di aspettarla sotto casa, o il piacere di camminare accanto a lei sentendo gli sguardi di ammirazione e di invidia degli altri, magari ascoltando compiaciuto il rumore svelto che fanno i suoi piedini inarcati dai tacchi a spillo, ovviamente belli alti proprio come piacciono a me.

Ecco qui, questa in sintesi la mia nuova vita. Aggiungo solo che non è stato propriamente una trasformazione, semmai un integrazione. Nuove abilità, nuovi aspetti del carattere si sono semplicemente aggiunti e fusi ai precedenti. Non si diventa cioè persone diverse, bensì persone migliori, tanto nella terapia si parla di crescita, di evoluzione e di sviluppo. Le caratteristiche che avevo affinato lungo il tempo (come la sensibilità, la dolcezza, il rispetto degli altri, la tenerezza, l’empatia la cultura) sono rimaste esattamente dov’erano ed hanno finito per integrarsi in un insieme molto armonico. Riuscite a mettervi dei panni di una donna ed immaginare cosa possa voler dire essere corteggiati da un uomo che è sì forte, deciso e sicuro di se, ma allo steso tempo dimostra una calda umanità ed una profonda ricchezza di emozioni e sentimenti?

Attenzione. Non è tutto oro quel che splende e vi metto in guardia su alcune cose:

- Possedere questi lati del carattere non è un passaporto automatico per la felicità negli affetti. In altre parole, sulla vostra rubrica del cellulare possono aggiungere anche 4-5 nuovi nomi femminili alla settimana, ma nulla vi garantisce che fra queste ci sia automaticamente quella giusta. Fra di esse si nascondono la frustrata, l’insopportabile querula quella con un caratteraccio odioso, più il solito corredo di false, ciniche e manipolatrici. Posso dire di aver avuto la mia bella serie di delusioni, arrabbiature, sconfitte che ho però imparato ad accogliere con serenità. Meglio andare liberi per mare (e magari bruciarsi le mani con le scotte) che non restare sul molo a guardare gli altri che veleggiano sulle onde.

- La terapia è maledettamente costosa. Non in termini monetari, anche se in genere i prezzi non scherzano, ma soprattutto in termini di motivazioni e impegno personali. Non aspettativi bacchette magiche e vi avviso subito che non si tratta di rose e fiori. Se non siete disposti a cambiare ed a mettere tutto in discussione non incominciate nemmeno. Ancora adesso ricordo la sensazione di avere le ginocchia di gelatina dopo qualche seduta particolarmente intensa: sarete faccia a faccia con i vostri peggiori demoni. Il momento peggiore è verso i tre quarti della terapia, quando sono state spazzate via le incrostazioni e si comincia a intuire il risultato, dove cioè si comprende che ormai nulla ci impedisce di agire per trasformare in realtà quegli stessi desideri che solo la settimana prima sembravano confinati nel mondo dei sogni e delle fantasie. In quel momento si prova una paura fortissima, poiché tutti noi ci siamo crogiolati per anni in uno sterile autocompiacimento della propria condizione, magari attribuendoci la veste di eroe sfortunato o giocando con il ruolo di vittima infelice del destino. Abbandonare questi modelli (che paradossalmente sono confortevoli, protettivi e rassicuranti) non è sempre semplice poiché costringe a prendere il mano la propria vita riconoscendo di essere gli artefici del proprio destino. E’ un momento difficile e spesso accade di interrompere la terapia sopraffatti dalla paura: questa nuova condizione di responsabilità ha un aspetto angoscioso perché costringe a muoversi su un sentiero che è allo stesso tempo allettante ed infido. Ricordo che all’epoca visualizzavo questo cambiamento come una luce calda e accecante, che allo stesso tempo desideravo e temevo. Se si supera quel momento, poi è tutto in discesa.

- Non vado in giro con il sorriso stampato sulle labbra, né ho trovato la bacchetta magica per risolvere ogni difficoltà. Ho le mie giornate storte, i miei momenti di sconforto, le mia paure e le mie ansie, il che vuol dire che non riesco automaticamente a muovermi nel mondo con il trasporto di una divisione panzer. A volte mi sento ancora brutto, goffo, inguardabile, fragile e timido, ma sono emozioni transitorie che ormai fanno parte di una normale dinamica dei sentimenti. Anche quando ho deciso di dichiararmi ad una donna (ma dichiararmi davvero, guardandola negli occhi e parlandole di tutti i miei sentimenti e delle mie emozioni) mi sentivo come uno scolaretto di fronte ad un professore burbero, ed nelle prime frasi avevo le palme sudate e la voce impastata. Figuratevi poi – eravamo in un posto pubblico… La sera dopo, però, avevo la sua testa abbandonata sul mio petto mentre lei mi sussurrava piano “com’è bello sentir battere il tuo cuore…”


Ecco tutto. Non ho scritto queste righe con l’intenzione di vantarmi né con il desiderio di accrescere la mia gioia per contrasto con l’infelicità altrui. Comprendo la vostra esperienza proprio perché io stesso ho sperimentato per anni le vostre stesse emozioni, ed ora quello stato mi sembra lontano come se appartenesse ad un’altra persona.
Spero solo – e lo dico con tutto il cuore - che la mia testimonianza possa spingere qualcuno di voi a fare il passo nella direzione giusta ed ha sperimentare quelle gioie a cui ogni persona ha diritto. Sarebbe valsa la pena di scrivere e di raccontare.
 
Tutto molto bello, ma come hai detto sarebbe sbagliato dire che con la psicoterapia tutti i problemi, specialmente con l’altro sesso si risolverebbero. Una curiosità pratichi meditazione?
 
ho seguito un corso di meditazione specifico.. ma indovina un po.. sono talmente accasciato che l avrò praticata si e no 3 volte..
anche per paura.. perche raggiungi uno stato di coscienza che a tratti mi spaventa

ti senti sciogliere

cmq.. il post non è mio. è un post che avevo trovato tempo fa e ho copia-incollato.. sperando potesse sollevare qualcuno di morale
 
Spero che questa sensazione ti possa durare a lungo se non per sempre, visto che è facile ricadere poi negli stessi circoli di pensiero che ti portano di nuovo a deprimerti e autoccomiserarti, ma penso che questo tu già li sappia e lo abbia già discusso con il tuo psicologo. Anche io penso di iniziare un percorso di terapia principalmente per capire se ho qualche disturbo. Ti dispiacerebbe dire quali sono le cose principali che ti hanno aiutato e come sei riuscito ad applicarle?
 
ho seguito un corso di meditazione specifico.. ma indovina un po.. sono talmente accasciato che l avrò praticata si e no 3 volte..
anche per paura.. perche raggiungi uno stato di coscienza che a tratti mi spaventa

ti senti sciogliere

cmq.. il post non è mio. è un post che avevo trovato tempo fa e ho copia-incollato.. sperando potesse sollevare qualcuno di morale
La mindfulness a me ha aiutato ancora non sono un esperto. Riesco a non dare peso a vari pensieri che la mente giustamente genera, ma che se gli dai il giusto peso si dissolvono senza cambiarti d’umore
 
Io di carattere non penso di essere un mongolo, grazie alle esperienze che ho avuto riesco a essere disinvolto, loquace, a capire l'altra persona quando ci sta e quando è il momento di lasciarla un po' per conto suo, lo so anche io che il 'saperci fare' è una mezza cazzata, ma è anche vero che se non comprendi certe tematiche sociologiche è difficile riuscire ad attrarre una persona, non mi faccio indietro se c'è da provare a baciarla, a chiederle di uscire, a chiederle il numero
Non ho paura dei rifiuti, non temo i pali e giusto settimana scorsa alla mia uscita con una essa si è scansata al mio primo tentativo di baciarla (ci ho riprovato al secondo e ho avuto successo)
Forse non sono neanche così brutto, del resto non avrei avuto le relazioni che ho avuto e non riuscirei ad avere un appuntamento in media ogni mese con una nuova

Il problema è molto più concreto ed è inutile girarci intorno, raramente vado oltre al primo appuntamento

Solita frase preconfezionata "sono stata bene con te, sei un bravissimo ragazzo, ma non è scattato quel qualcosa che possa andare oltre a un rapporto di amicizia"

Io, vorrei sbagliarmi, ma temo che quella mancanza di scintilla sia dovuta al fatto che dal vivo si vede che sono sub 180... e questo le fa asciugare (a prescindere che scatti o meno il bacio)
Il mio è un problema pratico, fisico, non mentale

E se ho appena detto che all'inizio i pali o i rifiuti non mi pesano, quando investo troppo me stesso e ci butto il cuore finendo per affezionarmi puntualmente la prendo in culo e lì si che mi stanco

Inoltre, il tempo non gioca a mio favore, alla mia età tantissimi miei coetanei hanno una vita normalissima, convivono con la fidanzata con cui hanno una relazione di anni e anni, c'è anche chi ha figli, hanno qualcuno su cui contare, che li amano e da cui sono amati

Io chi cazzo c'ho?? Io sono solo e temo ormai ci rimarrò
Quello che è diventato questa società dal dopo covid non mi riguarda più, ormai la superficialità e la promiscuità che serpeggiano non mi interessano, ho comunque avuto le mie esperienze e ho lasciato un ricordo indelebile in molte mie ex (3 sverginate da me), ricordi che dureranno per sempre, anche se morissi oggi.
 
Io lo stavo leggendo con tanto interesse e pensando che eri tu veramente, ero davvero molto contento per te, perché quando uno di noi si sblocca mi fa molto piacere. Mi stava salendo una scarica di ottimismo forte. Dopo che ho saputo che non eri tu, di nuovo il buio.
 
Io lo stavo leggendo con tanto interesse e pensando che eri tu veramente, ero davvero molto contento per te, perché quando uno di noi si sblocca mi fa molto piacere. Mi stava salendo una scarica di ottimismo forte. Dopo che ho saputo che non eri tu, di nuovo il buio.
è comunque uno di noi accasciati ..
mi piacque soprattutto il suo stile di scrittura

penso fosse un utente di fobia sociale.. poi se lo ritrovo metto qualche altro suo racconto..
è una persona estremamente lucida.. ormai quanti anni avrà una cinquantina
 
Ma tu credi alle cazzate che dicono le non persone?
Io di carattere non penso di essere un mongolo, grazie alle esperienze che ho avuto riesco a essere disinvolto, loquace, a capire l'altra persona quando ci sta e quando è il momento di lasciarla un po' per conto suo, lo so anche io che il 'saperci fare' è una mezza cazzata, ma è anche vero che se non comprendi certe tematiche sociologiche è difficile riuscire ad attrarre una persona, non mi faccio indietro se c'è da provare a baciarla, a chiederle di uscire, a chiederle il numero
Non ho paura dei rifiuti, non temo i pali e giusto settimana scorsa alla mia uscita con una essa si è scansata al mio primo tentativo di baciarla (ci ho riprovato al secondo e ho avuto successo)
Forse non sono neanche così brutto, del resto non avrei avuto le relazioni che ho avuto e non riuscirei ad avere un appuntamento in media ogni mese con una nuova

Il problema è molto più concreto ed è inutile girarci intorno, raramente vado oltre al primo appuntamento

Solita frase preconfezionata "sono stata bene con te, sei un bravissimo ragazzo, ma non è scattato quel qualcosa che possa andare oltre a un rapporto di amicizia"

Io, vorrei sbagliarmi, ma temo che quella mancanza di scintilla sia dovuta al fatto che dal vivo si vede che sono sub 180... e questo le fa asciugare (a prescindere che scatti o meno il bacio)
Il mio è un problema pratico, fisico, non mentale

E se ho appena detto che all'inizio i pali o i rifiuti non mi pesano, quando investo troppo me stesso e ci butto il cuore finendo per affezionarmi puntualmente la prendo in culo e lì si che mi stanco

Inoltre, il tempo non gioca a mio favore, alla mia età tantissimi miei coetanei hanno una vita normalissima, convivono con la fidanzata con cui hanno una relazione di anni e anni, c'è anche chi ha figli, hanno qualcuno su cui contare, che li amano e da cui sono amati

Io chi cazzo c'ho?? Io sono solo e temo ormai ci rimarrò
Quello che è diventato questa società dal dopo covid non mi riguarda più, ormai la superficialità e la promiscuità che serpeggiano non mi interessano, ho comunque avuto le mie esperienze e ho lasciato un ricordo indelebile in molte mie ex (3 sverginate da me), ricordi che dureranno per sempre, anche se morissi oggi.
Ma tu credi alle cazzate che dicono le non persone? Fatti sotto, se ti ha baciato vuol dire che ci sta, insisti, fai vedere che sei uomo e c'hai le palle e ricordati che lei non ce l'ha, ricordati sempre questo sei tu che ce l'hai lei non ha un cazzo è un BUCO VUOTO DA RIEMPIRE.
 
Io di carattere non penso di essere un mongolo, grazie alle esperienze che ho avuto riesco a essere disinvolto, loquace, a capire l'altra persona quando ci sta e quando è il momento di lasciarla un po' per conto suo, lo so anche io che il 'saperci fare' è una mezza cazzata, ma è anche vero che se non comprendi certe tematiche sociologiche è difficile riuscire ad attrarre una persona, non mi faccio indietro se c'è da provare a baciarla, a chiederle di uscire, a chiederle il numero
Non ho paura dei rifiuti, non temo i pali e giusto settimana scorsa alla mia uscita con una essa si è scansata al mio primo tentativo di baciarla (ci ho riprovato al secondo e ho avuto successo)
Forse non sono neanche così brutto, del resto non avrei avuto le relazioni che ho avuto e non riuscirei ad avere un appuntamento in media ogni mese con una nuova

Il problema è molto più concreto ed è inutile girarci intorno, raramente vado oltre al primo appuntamento

Solita frase preconfezionata "sono stata bene con te, sei un bravissimo ragazzo, ma non è scattato quel qualcosa che possa andare oltre a un rapporto di amicizia"

Io, vorrei sbagliarmi, ma temo che quella mancanza di scintilla sia dovuta al fatto che dal vivo si vede che sono sub 180... e questo le fa asciugare (a prescindere che scatti o meno il bacio)
Il mio è un problema pratico, fisico, non mentale

E se ho appena detto che all'inizio i pali o i rifiuti non mi pesano, quando investo troppo me stesso e ci butto il cuore finendo per affezionarmi puntualmente la prendo in culo e lì si che mi stanco

Inoltre, il tempo non gioca a mio favore, alla mia età tantissimi miei coetanei hanno una vita normalissima, convivono con la fidanzata con cui hanno una relazione di anni e anni, c'è anche chi ha figli, hanno qualcuno su cui contare, che li amano e da cui sono amati

Io chi cazzo c'ho?? Io sono solo e temo ormai ci rimarrò
Quello che è diventato questa società dal dopo covid non mi riguarda più, ormai la superficialità e la promiscuità che serpeggiano non mi interessano, ho comunque avuto le mie esperienze e ho lasciato un ricordo indelebile in molte mie ex (3 sverginate da me), ricordi che dureranno per sempre, anche se morissi oggi.
Amico ti andrebbe di farti valutare in privato?
 
Se il post non è tuo non ha troppo senso... Non si può approfondire davvero il tema, potrebbe essere scritto da una AI.
Comunque all'inizio pensavo finisse con Gesù, almeno quello me lo sono evitato.
 
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