jimmorrison89
Well-known member
Precisamente un anno fa godevo di una cerchia di persone che mi volevano bene, avevo una ragazza che mi amava e a distanza di un anno, mi ritrovo senza nessuno più. Il titolo è retorico e concedetemi, anche provocativo in un certo senso. Le persone ti adorano quando sei già costruito o quando stai già in una buona strada. Quelle persone che mi volevano bene e che mi amavano, semplicemente vivevano un me che si era formato da solo a furia di sangue e lacrime, di sacrifici, di notte insonne al pensare, al fare, al lavorare, allo studiare. Non a caso, poi, ho vissuto di allori e tutto il lavoro mentale, tutta l’indipendenza emotiva l’ho riposta in mano a queste persone, credendo fossero quelle giuste. Ma ho sbagliato, ho peccato, come dissi in un post passato, molte delle situaIoni in quali ci troviamo solo solamente colpa nostra, di nessun’altro (ovviamente non per tutto, ma spero che le molte persone intelligenti qui presenti abbiano capito anche senza spiegazioni il precedente periodo di questa breve tesi). Eppure ad oggi, con la desolazione delle foto di 1 anno fa che IPhone mi propone, ho imparato un’altra lezione, l’anno scorso ero semplicemente riuscito da quello spiraglio che la solitudine, la gentile e cara solitudine mi tratteneva con sè. La cara solitudine che prima di lasciarmi, mi aveva avvisato di non legarmi ossessivamente e innocuamente, ed ingenuamente e solennemente agli altri solo perché ormai non stavo più da solo e non dovevo lavorare incessantemente e solitariamente su di me. Sono spaesato, non so dove toccare mano, non so cosa farmene con tutte queste lezioni di vita che ogni anno si accumulano. Sembra che per un po’ tutta l’energia negativa se ne vada per poi ripresentarsi sempre più forte. Ad oggi, quel maledetto ciclo ancora non riesco a spezzarlo.