A quanto ammonta il tesoro di Arafat?

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Nell'agosto del 2002 il servizio segreto militare israeliano stimava il patrimonio personale di ʿArafāt nell'ordine di 1,3 miliardi di dollari[22], sebbene non fornisse alcuna documentazione di tale accertamento. Il magazine "Forbes"[23] classificò nondimeno, sulla scorta di quelle "rivelazioni", ʿArafāt come sesto nella lista "Re, regine o despoti"[24], stimando il suo patrimonio in almeno 300 milioni di dollari, senza indicare su quali fonti basasse questo calcolo.

Nel 2003 il Fondo Monetario Internazionale condusse un'inchiesta presso l'autorità palestinese. Da questa inchiesta emerse che ʿArafāt aveva spostato 900 milioni di dollari di fondi pubblici su conti correnti bancari controllati direttamente da lui e dal Direttore Finanziario dell'Autorità Nazionale Palestinese. Il Fondo Monetario non fu in grado di dimostrare che i fondi fossero stati utilizzati in modo improprio[25].

Nel 2003 il ministro palestinese delle finanze, Salām Fayyād, incaricò una società internazionale di revisione di analizzare la situazione dei fondi facenti capo all'Autorità Palestinese. Il team giunse alla conclusione che ʿArafāt disponeva di un patrimonio occultato di almeno 1 miliardo di dollari. Questo patrimonio era suddiviso in finanziamenti a un'azienda che imbottigliava la Coca Cola a Rāmallāh, una compagnia telefonica tunisina e capitali dislocati negli Stati Uniti d'America e nelle isole Cayman. Il team giunse alla conclusione che i fondi per le sue imprese commerciali erano pervenuti da fondi pubblici che ˁArafāt aveva stornato e posto sotto il suo controllo personale invece di utilizzarli in modo trasparente per la causa palestinese. Il team sottolineò che nessuna di queste operazioni era stata resa pubblica dall'Autorità Palestinese. Sebbene ʿArafāt avesse sempre vissuto con parsimonia, Dennis Ross - negoziatore per il Vicino Oriente dei presidenti George Bush e Clinton - affermò che ʿArafāt "viveva circondato dal denaro" e con quello finanziava un ampio sistema di patronato[26].

Le ricerche svolte dall'Unione europea sull'utilizzo dei fondi destinati all'Autorità Palestinese non hanno trovato alcun riscontro delle accuse formulate da diverse parti sull'utilizzo degli stessi per finalità terroristiche. Segnalarono però una corruzione diffusa nell'amministrazione dell'ANP e quindi l'Unione europea richiese una radicale riforma della gestione finanziaria dell'Autorità Palestinese. Questa riforma finanziaria è uno dei punti chiave per poter ottenere nuovi aiuti economici dall'Unione europea.[27]

Un anonimo informatore del ministero delle finanze dell'Autorità Palestinese ha affermato che Suhā, la moglie di ʿArafāt riceveva dal ministero 100 000 dollari al mese per vivere a Parigi. Suhā si difese affermando che queste voci erano diffuse dal primo ministro israeliano Ariel Sharon, che tentava di distogliere i media dai problemi di corruzione del suo governo, concentrando attenzione su di lei. L'altissimo tenore di vita mantenuto a Parigi pareva confermare però le voci.

Nell'ottobre del 2003 il governo francese ha aperto un'indagine contro Suhā ʿArafāt per via di movimenti sospetti di valuta. L'accusa era di traffico illegale di valuta e, secondo gli inquirenti, con regolarità sarebbero stati trasferiti dalla Svizzera 1,27 milioni di dollari verso il conto personale di Suhā in Francia.
 
erano miliardi, ottenuti in vari modi e da governi amici, erano soldi destinati alla causa palestinese

200 milioni da questo, 300 da quello ... e lui se li teneva per se, nascosti in svizzera ecc.

ma a quest'ora se li saranno mangiati parenti ed amici , che aveva una corte molto nutrita
 
erano miliardi, ottenuti in vari modi e da governi amici, erano soldi destinati alla causa palestinese

200 milioni da questo, 300 da quello ... e lui se li teneva per se, nascosti in svizzera ecc.

ma a quest'ora se li saranno mangiati parenti ed amici , che aveva una corte molto nutrita
Beneeee, bello ...
 
erano miliardi, ottenuti in vari modi e da governi amici, erano soldi destinati alla causa palestinese

200 milioni da questo, 300 da quello ... e lui se li teneva per se, nascosti in svizzera ecc.

ma a quest'ora se li saranno mangiati parenti ed amici , che aveva una corte molto nutrita
Hanno detto che non li utilizzava per sé questi fondi, Arafat...
 
erano miliardi, ottenuti in vari modi e da governi amici, erano soldi destinati alla causa palestinese

200 milioni da questo, 300 da quello ... e lui se li teneva per se, nascosti in svizzera ecc.

ma a quest'ora se li saranno mangiati parenti ed amici , che aveva una corte molto nutrita
Dice che li utilizzava per gestire il potere i soldi Arafat, non per sé stesso ... Cosa ne pensi? @Vomitorio
 
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