Vomitorio
Well-known member
(racconto surreale incel del Vate)
Oggi, impenitente e propositivo, pensavo ai miei trascorsi scolastici, dopo aver sognato il generalissimo V. l'altra notte, dopo aver sentito dei deliri assurdi su TeleGoverno che, forse, mi hanno un pelino fatto ritornare in mente quei periodi spensierati ed improduttivi di trasferimento di calore dal corpo a sedie e banchi che in Italia definiamo "scuola". Nel sogno però c'era un plot twist e da grande divenivo un insegnante di sostegno per disabili.
Nel delirio notturno, ho sognato di svegliarmi alle 5 del mattino. Scendo dal letto ancora tremante di freddo perché mi hanno tagliato il gas e l'ultima stufetta s'è svampata quasi dando fuoco alla casa, per cui dormo stoicamente con 4 coperte di lana e, complice il calore, il pigiama mi fa un effetto sauna snellente, dato che perdo 2 litri di acqua per notte ed al mattino sembro uscito da una traversata nel Sahara, con aloni di sudore ovunque ed in particolare ad altezza culo e pacco...
Cerco di raggiungere il cesso, inforco le mie fide pantofole sintetiche a forma di coniglio comprate dal cinese a 2 euro, tuttavia non faccio in tempo e comincio a cagarmi addosso nel pigiama che diviene uno scivolo per stronzi che semino lungo il percorso con un puzzo indicibile. Quindi mi tocca pulire alla meglio con un rotolone Regina e poi corro a docciarmi, con un fantastico bagnoschiuma in offerta del Lidl, all'aroma di cannella che, non si capisce che cazzo di senso abbia ma costava poco e l'ho preso per quello. Mi vesto, infilando la mia tuta gold e le snickers che ho inculato ad una grassona tempo fa, cerco di pettinarmi il riportino ma stamattina mi da problemi, quindi devo usare un gel sottomarca preso all'Eurospin, che fa notoriamente perdere i capelli, tuttavia riesco a domarli e ci faccio una scultura futurista. Così tutto preparato e profumato esco e vado a prendere l'autobus, che mi porterà a scuola, dove mi aspettano i miei alunni disabili che seguo. Sono 2, Pasquale detto "Lino" e Antonio detto "Nuccio", detto dai genitori, perché nessuno li chiama così in classe, anzi, non li chiamano proprio, gli altri studenti cercano di ignorarli. In classe siamo in 30, in violazione di tutte le normative esistenti in Italia e nell'Unione Europea, ma al sud è normale, la scuola dall'esterno ha una colorazione giallo pisciato sgarrupato, con pezzi di intonaco che si staccano e dentro è tutta pezzata di macchie, tipo segni di scarpe sui muri, macchie d'umido nei controsoffitti e riparazioni alla meglio con cemento e stucco a vista, dove i muri si sono rovinati o dove hanno fatto lavori a cazzo, ovviamente ditte di parenti ed amici della preside... che è una misandrica comunista tesserata del PCI nostalgica da centro sociale, ovviamente coi capelli fucsia e con una netta avversione per gli incel ed il patriarcatoh.
Entro nell'edificio, appena all'ingresso ci stanno Lino e Nuccio, 13 enni, con le rispettive madri, due cesse 45enni wallate che non toccherei nemmeno con una canna da pesca o col cazzo di un altro, entrambe obese e lardose, con cosce degne di scrofe da competizione, per una altezza al garrese di ben 1 metro e 30. Entrambe finto-sorridenti, dato che gli è nato un figlio scemo ed handicappato, nella generale ipocrisia buonista che è sempre una gioia avere figli anche se menomati e perculati dal mondo ed incapaci di provvedere alle più banali necessità quotidiane... Insomma arrivo li, fingo professionalità e raccatto di due ragazzi, diversamente normali, e li devo prendere per mano, perché hanno paura a salire le scale da soli e le due np pretendono che siano tenuti per mano se no minacciano di rivolgersi alla zoccola in presidenza. Le due troie, una volta parcheggiati i loro campioni, se ne vanno via senza nemmeno salutare, di fretta, come se avessero appena buttato la monnezza ed avessero urgenza per andare a qualche appuntamento, magari con qualche chad per farsi sfondare il culo in tranquillità, una volta mollati i due "pesi" allo stato baby-sitter. Entrambi i soggetti, poveracci, emettono strani vocalizi. Lino emette in bassa frequenza, tipo "ooohhooo oooohhho oh" e sequenze simili, tipo canto delle balene handicappate o canzone di Vasco in chiave di Do, mentre Nuccio emette in alta frequenza con sequenze tipo "iiiiihhhiiiii iiiihhhh anh iiii" , tipo cavallo azzoppato morente.
Arriviamo davanti all'aula che all'interno ci sta già una prof di italiano, brutta come la morte, di sinistra ed ecologista, e tutti gli altri studenti, quelli normali insomma. Fanno le solite facce di quando ci vedono arrivare a noi tre, facce seccate, gli leggi lo scoglionamento di avere in aula Lino e Nuccio con le loro ritmiche lagnose per 6 ore, mentre la prof è verde, odia questi due, ed odia anche me, pagato per fargli da sostegno. Il tutto per un misero stipendio da insegnante che però lei si sente in pieno diritto di guadagnare mentre noi, quelli di sostegno, siamo visti come degli approfittatori, come dei babysitter fancazzisti, ed agli insegnanti normali non va giù che siamo pagati uguale e che devono tollerarci, a noi ed ai nostri "clienti" in aula.
Cominciano pure le solite battute di bullismo sui due, perché i chad bulli li perculano e le np fingono disapprovazione ma ridono, ride pure quella di italiano quando uno dei bulli inizia ad imitare Lino, peraltro benissimo, con un talento naturale. Poi quella di italiano chiude la porta e comincia a fare l'appello. Quando chiama Lino lui risponde con "oooooohh" ed io dico "presente", quando chiama Nuccio quello manco risponde, che vive nel suo mondo, allora rispondo "presente" anche per lui. E' duro guadagnarsi i soldi per limoncello e salmone in offerta dell'Eurospin...
Oggi l'argomento è Napoleone, la tizia inizia a spiegare ed io devo cercare di semplificare la lezione per Lino e Nuccio, che, ovviamente, non ci capiscono un cazzo, ed allora provo a ripetergli che era un generale e Lino comincia ad urlare "Iaaaaannacci, Iaaaaannacci...ooooooohhhh...Iaaaannacci oh" e saltare in mezzo ai banchi e la prof si incazza con me... che non lo placco ma cerco di ricondurlo al banco mentre si inizia a sentire una puzza di merda allucinante: è Nuccio che si è cagato addosso e, complice forse il pannolone messo male da quella grandissima troia sfondata di sua madre, la merda comincia a scolargli nel pantalone che appare chiazzato di marrone e le np iniziano ad urlare, studentesse e prof e scappano verso la porta ed il corridoio... mentre Nuccio , catatonico, non emette più suoni e si piscia anche , facendo letteralmente un lago sotto al banco...
E la prof si incazza con me che non li ho saputi gestire, mi da dell'incompetente mentre i bulli ridono e si tappano il naso e Lino è di nuovo a saltare tra i banchi e sono solo le 9:30...
Ad un certo punto esplodo, prendo la prof per i capelli e la trascino al banco di Nuccio e poi la spingo facendola cadere nella pozza di urina mentre accorrono bidelli fancazzisti, altre prof racchie orripilanti e la preside dai capelli fucsia. A quel punto quando stanno per acciuffarmi gli dico "ecco, la scuola inclusiva, che bellezza no ? brutte zoccole frollate, io mi sono rotto il cazzo di loro e di voi, è un lavoro di merda in mezzo a stronze e cessi, quindi mo tenetevi pure sta quintalata di sciorda in regalo !", mi tiro giù la tuta gold e gli cago a spruzzo in faccia una fontana di merda alle np presenti, prendendole in pieno e cambiandogli il colore dei vestiti, in toni di cachi e nuances di terra di Siena, con una puzza rivoltante di acido e fogna, perché il salmone ed il limoncello della sera prima avevano fermentato come in una caldaia per la birra artigianale... Molte studentesse e prof svengono, cadendo con la faccia nella scia di diarrea fluida che ho sparso per l'aula. La preside è in piedi tutta smerdata ed urla "patriarcatoh ! bidelli prendetelo! non fatevelo scappare o niente straordinari !"
I bidelli cercano di inseguirmi ma sono tutti dei tripponi di 60 anni agati a merda con le movenze di uno scarafaggio morente... c'è un balcone, è aperto e da li salto in un altro balcone affianco e poi inizio a calarmi dalla grondaia mentre uno di loro cerca di inseguirmi ma scivola nel balcone e finisce a terra rotolando sulla trippa...fra urla che manco stessero scannando un maiale con un coccio di vetro...
Tuttavia ai piedi della grondaia c'è un merdone di alano da 2Kg che nella concitazione non vedo e ci finisco dentro con tutte le scarpe, scivolo sulla merda e rotolo come un tonno. In strada dei giovinastri, evidentemente blupillati, cercano di fermarmi ma li schivo come un felino e corro verso la fermata del bus, seminandoli nelle traverse del centro storico, che è pieno di negri e tossici.
Finalmente raggiungo l'autobus alla fermata proprio nel momento in cui arriva e, fingendo naturalezza, anche se ho una scarpa ricoperta di merda, salgo come se niente fosse. Pure i negri si allontanano e l'autobus si svuota manco fosse salito uno senza mascherina e che tossiva durante la pandemenza, quindi arrivo vicino al mio palazzo.
Nelle scale incontro il mio amico portiere, noto segaiolo su postalmarket plurisborrati, che mi dice "Hai sentito? un pazzo ha cagato in faccia alle insegnanti ed alla preside alla scuola Teomondo Smerdolo ed è scappato calandosi dalla grondaia! dicono che è pericoloso..." , gli rispondo "Ah si ? Che stronzata, non ci credo ma tu continua pure a scopare l'atrio, che ti riesce bene, almeno questo."
Così torno a casa, entro, mi butto sul letto, non ce la faccio ad andare a lavarmi le croste di sciorda dal culo e togliere la merda di alano dalla scarpa, e così mi accascio, tanto la vita è una merda. E domani si ricomincia.
Oggi, impenitente e propositivo, pensavo ai miei trascorsi scolastici, dopo aver sognato il generalissimo V. l'altra notte, dopo aver sentito dei deliri assurdi su TeleGoverno che, forse, mi hanno un pelino fatto ritornare in mente quei periodi spensierati ed improduttivi di trasferimento di calore dal corpo a sedie e banchi che in Italia definiamo "scuola". Nel sogno però c'era un plot twist e da grande divenivo un insegnante di sostegno per disabili.
Nel delirio notturno, ho sognato di svegliarmi alle 5 del mattino. Scendo dal letto ancora tremante di freddo perché mi hanno tagliato il gas e l'ultima stufetta s'è svampata quasi dando fuoco alla casa, per cui dormo stoicamente con 4 coperte di lana e, complice il calore, il pigiama mi fa un effetto sauna snellente, dato che perdo 2 litri di acqua per notte ed al mattino sembro uscito da una traversata nel Sahara, con aloni di sudore ovunque ed in particolare ad altezza culo e pacco...
Cerco di raggiungere il cesso, inforco le mie fide pantofole sintetiche a forma di coniglio comprate dal cinese a 2 euro, tuttavia non faccio in tempo e comincio a cagarmi addosso nel pigiama che diviene uno scivolo per stronzi che semino lungo il percorso con un puzzo indicibile. Quindi mi tocca pulire alla meglio con un rotolone Regina e poi corro a docciarmi, con un fantastico bagnoschiuma in offerta del Lidl, all'aroma di cannella che, non si capisce che cazzo di senso abbia ma costava poco e l'ho preso per quello. Mi vesto, infilando la mia tuta gold e le snickers che ho inculato ad una grassona tempo fa, cerco di pettinarmi il riportino ma stamattina mi da problemi, quindi devo usare un gel sottomarca preso all'Eurospin, che fa notoriamente perdere i capelli, tuttavia riesco a domarli e ci faccio una scultura futurista. Così tutto preparato e profumato esco e vado a prendere l'autobus, che mi porterà a scuola, dove mi aspettano i miei alunni disabili che seguo. Sono 2, Pasquale detto "Lino" e Antonio detto "Nuccio", detto dai genitori, perché nessuno li chiama così in classe, anzi, non li chiamano proprio, gli altri studenti cercano di ignorarli. In classe siamo in 30, in violazione di tutte le normative esistenti in Italia e nell'Unione Europea, ma al sud è normale, la scuola dall'esterno ha una colorazione giallo pisciato sgarrupato, con pezzi di intonaco che si staccano e dentro è tutta pezzata di macchie, tipo segni di scarpe sui muri, macchie d'umido nei controsoffitti e riparazioni alla meglio con cemento e stucco a vista, dove i muri si sono rovinati o dove hanno fatto lavori a cazzo, ovviamente ditte di parenti ed amici della preside... che è una misandrica comunista tesserata del PCI nostalgica da centro sociale, ovviamente coi capelli fucsia e con una netta avversione per gli incel ed il patriarcatoh.
Entro nell'edificio, appena all'ingresso ci stanno Lino e Nuccio, 13 enni, con le rispettive madri, due cesse 45enni wallate che non toccherei nemmeno con una canna da pesca o col cazzo di un altro, entrambe obese e lardose, con cosce degne di scrofe da competizione, per una altezza al garrese di ben 1 metro e 30. Entrambe finto-sorridenti, dato che gli è nato un figlio scemo ed handicappato, nella generale ipocrisia buonista che è sempre una gioia avere figli anche se menomati e perculati dal mondo ed incapaci di provvedere alle più banali necessità quotidiane... Insomma arrivo li, fingo professionalità e raccatto di due ragazzi, diversamente normali, e li devo prendere per mano, perché hanno paura a salire le scale da soli e le due np pretendono che siano tenuti per mano se no minacciano di rivolgersi alla zoccola in presidenza. Le due troie, una volta parcheggiati i loro campioni, se ne vanno via senza nemmeno salutare, di fretta, come se avessero appena buttato la monnezza ed avessero urgenza per andare a qualche appuntamento, magari con qualche chad per farsi sfondare il culo in tranquillità, una volta mollati i due "pesi" allo stato baby-sitter. Entrambi i soggetti, poveracci, emettono strani vocalizi. Lino emette in bassa frequenza, tipo "ooohhooo oooohhho oh" e sequenze simili, tipo canto delle balene handicappate o canzone di Vasco in chiave di Do, mentre Nuccio emette in alta frequenza con sequenze tipo "iiiiihhhiiiii iiiihhhh anh iiii" , tipo cavallo azzoppato morente.
Arriviamo davanti all'aula che all'interno ci sta già una prof di italiano, brutta come la morte, di sinistra ed ecologista, e tutti gli altri studenti, quelli normali insomma. Fanno le solite facce di quando ci vedono arrivare a noi tre, facce seccate, gli leggi lo scoglionamento di avere in aula Lino e Nuccio con le loro ritmiche lagnose per 6 ore, mentre la prof è verde, odia questi due, ed odia anche me, pagato per fargli da sostegno. Il tutto per un misero stipendio da insegnante che però lei si sente in pieno diritto di guadagnare mentre noi, quelli di sostegno, siamo visti come degli approfittatori, come dei babysitter fancazzisti, ed agli insegnanti normali non va giù che siamo pagati uguale e che devono tollerarci, a noi ed ai nostri "clienti" in aula.
Cominciano pure le solite battute di bullismo sui due, perché i chad bulli li perculano e le np fingono disapprovazione ma ridono, ride pure quella di italiano quando uno dei bulli inizia ad imitare Lino, peraltro benissimo, con un talento naturale. Poi quella di italiano chiude la porta e comincia a fare l'appello. Quando chiama Lino lui risponde con "oooooohh" ed io dico "presente", quando chiama Nuccio quello manco risponde, che vive nel suo mondo, allora rispondo "presente" anche per lui. E' duro guadagnarsi i soldi per limoncello e salmone in offerta dell'Eurospin...
Oggi l'argomento è Napoleone, la tizia inizia a spiegare ed io devo cercare di semplificare la lezione per Lino e Nuccio, che, ovviamente, non ci capiscono un cazzo, ed allora provo a ripetergli che era un generale e Lino comincia ad urlare "Iaaaaannacci, Iaaaaannacci...ooooooohhhh...Iaaaannacci oh" e saltare in mezzo ai banchi e la prof si incazza con me... che non lo placco ma cerco di ricondurlo al banco mentre si inizia a sentire una puzza di merda allucinante: è Nuccio che si è cagato addosso e, complice forse il pannolone messo male da quella grandissima troia sfondata di sua madre, la merda comincia a scolargli nel pantalone che appare chiazzato di marrone e le np iniziano ad urlare, studentesse e prof e scappano verso la porta ed il corridoio... mentre Nuccio , catatonico, non emette più suoni e si piscia anche , facendo letteralmente un lago sotto al banco...
E la prof si incazza con me che non li ho saputi gestire, mi da dell'incompetente mentre i bulli ridono e si tappano il naso e Lino è di nuovo a saltare tra i banchi e sono solo le 9:30...
Ad un certo punto esplodo, prendo la prof per i capelli e la trascino al banco di Nuccio e poi la spingo facendola cadere nella pozza di urina mentre accorrono bidelli fancazzisti, altre prof racchie orripilanti e la preside dai capelli fucsia. A quel punto quando stanno per acciuffarmi gli dico "ecco, la scuola inclusiva, che bellezza no ? brutte zoccole frollate, io mi sono rotto il cazzo di loro e di voi, è un lavoro di merda in mezzo a stronze e cessi, quindi mo tenetevi pure sta quintalata di sciorda in regalo !", mi tiro giù la tuta gold e gli cago a spruzzo in faccia una fontana di merda alle np presenti, prendendole in pieno e cambiandogli il colore dei vestiti, in toni di cachi e nuances di terra di Siena, con una puzza rivoltante di acido e fogna, perché il salmone ed il limoncello della sera prima avevano fermentato come in una caldaia per la birra artigianale... Molte studentesse e prof svengono, cadendo con la faccia nella scia di diarrea fluida che ho sparso per l'aula. La preside è in piedi tutta smerdata ed urla "patriarcatoh ! bidelli prendetelo! non fatevelo scappare o niente straordinari !"
I bidelli cercano di inseguirmi ma sono tutti dei tripponi di 60 anni agati a merda con le movenze di uno scarafaggio morente... c'è un balcone, è aperto e da li salto in un altro balcone affianco e poi inizio a calarmi dalla grondaia mentre uno di loro cerca di inseguirmi ma scivola nel balcone e finisce a terra rotolando sulla trippa...fra urla che manco stessero scannando un maiale con un coccio di vetro...
Tuttavia ai piedi della grondaia c'è un merdone di alano da 2Kg che nella concitazione non vedo e ci finisco dentro con tutte le scarpe, scivolo sulla merda e rotolo come un tonno. In strada dei giovinastri, evidentemente blupillati, cercano di fermarmi ma li schivo come un felino e corro verso la fermata del bus, seminandoli nelle traverse del centro storico, che è pieno di negri e tossici.
Finalmente raggiungo l'autobus alla fermata proprio nel momento in cui arriva e, fingendo naturalezza, anche se ho una scarpa ricoperta di merda, salgo come se niente fosse. Pure i negri si allontanano e l'autobus si svuota manco fosse salito uno senza mascherina e che tossiva durante la pandemenza, quindi arrivo vicino al mio palazzo.
Nelle scale incontro il mio amico portiere, noto segaiolo su postalmarket plurisborrati, che mi dice "Hai sentito? un pazzo ha cagato in faccia alle insegnanti ed alla preside alla scuola Teomondo Smerdolo ed è scappato calandosi dalla grondaia! dicono che è pericoloso..." , gli rispondo "Ah si ? Che stronzata, non ci credo ma tu continua pure a scopare l'atrio, che ti riesce bene, almeno questo."
Così torno a casa, entro, mi butto sul letto, non ce la faccio ad andare a lavarmi le croste di sciorda dal culo e togliere la merda di alano dalla scarpa, e così mi accascio, tanto la vita è una merda. E domani si ricomincia.
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