Vomitorio
Well-known member
cioè il fatto che, secondo questa teoria balzana, le np riceverebbero delle paghe e stipendi e compensi inferiori a quelli degli uomini a parità di mansioni...
per smontare questa tesi facilmente ma inesorabilmente:
prendiamo il pubblico impiego, si accede con concorsi, aperti a tutti quelli che hanno i requisiti, quindi anche alle np, es. un diploma o una laurea
una volta assunti si viene assunti e pagati secondo quello che indicava il concorso, cioè per un tipo specifico di posto, al quale corrisponde uno stipendio specifico che PER LEGGE deve essere uguale per tutti quelli che ricoprono quel ruolo, per cui, PER LEGGE, il compenso è definito in tabelle ecc. ecc. è soggetto a determinate aliquote fiscali ecc. ecc. ed è corrisposto a uomini ed np in misura UGUALE...
ora
1) la legge proibisce di discriminare nell'accesso ai concorsi e nelle procedure selettive, specie 'per genere'
2) la legge stabilisce ruoli e mansioni e stipendi, basandosi su tabelle es. uniche nazionali e/o regolamenti e/o tabelle 'locali' che , ovviamente, non distinguono per genere e sono comuni
3) il risultato è che due impiegati assunti con lo stesso concorso in un ente pubblico, siano uomini o np prenderanno SEMPRE la stessa paga base, le stesse indennità accessorie ecc. a parità di condizioni e ciò è GARANTITO dalla legge...
per cui, primo risultato, nel pubblico impiego il "gender pay gap" è una totale invenzione
e nel privato ?
quale azienda, potendo assumere una np per svolgere le stesse mansioni di un uomo pagandola meno di un uomo, non assumerebbe preferenzialmente np per pagarle meno ? il paradosso è che le aziende dovrebbero essere piene di np (che secondo le teorie femministe sono pagate meno degli uomini a parità di mansioni) e con pochissimi o zero uomini... e questo per criteri economici (riduco i costi e faccio più profitto) MA invece le stesse femministe lamentano che le np sono meno occupate, sotto-occupate, rispetto agli uomini, cioè che accedono più difficilmente al lavoro, quindi delle due l'una... se sono meno presenti nei posti di lavoro, evidentemente, NON possono essere pagate meno se capaci di svolgere le stesse mansioni, perché questa cosa violerebbe un principio base dell'economia, sarebbe una scelta anti-economica non assumerle più degli uomini...
per cui, anche nel privato il "gender pay gap" è una totale invenzione, è smentito dalle logiche dell'economia di mercato
e allora... se nel pubblico e nel privato il "gender pay gap" a parità di mansioni è una totale FUFFA, dove cazzo esiste ? dove ? sulla Luna ? non c'è ! se lo sono inventato...
concordate con la mia (sottile) analisi ?
per smontare questa tesi facilmente ma inesorabilmente:
prendiamo il pubblico impiego, si accede con concorsi, aperti a tutti quelli che hanno i requisiti, quindi anche alle np, es. un diploma o una laurea
una volta assunti si viene assunti e pagati secondo quello che indicava il concorso, cioè per un tipo specifico di posto, al quale corrisponde uno stipendio specifico che PER LEGGE deve essere uguale per tutti quelli che ricoprono quel ruolo, per cui, PER LEGGE, il compenso è definito in tabelle ecc. ecc. è soggetto a determinate aliquote fiscali ecc. ecc. ed è corrisposto a uomini ed np in misura UGUALE...
ora
1) la legge proibisce di discriminare nell'accesso ai concorsi e nelle procedure selettive, specie 'per genere'
2) la legge stabilisce ruoli e mansioni e stipendi, basandosi su tabelle es. uniche nazionali e/o regolamenti e/o tabelle 'locali' che , ovviamente, non distinguono per genere e sono comuni
3) il risultato è che due impiegati assunti con lo stesso concorso in un ente pubblico, siano uomini o np prenderanno SEMPRE la stessa paga base, le stesse indennità accessorie ecc. a parità di condizioni e ciò è GARANTITO dalla legge...
per cui, primo risultato, nel pubblico impiego il "gender pay gap" è una totale invenzione
e nel privato ?
quale azienda, potendo assumere una np per svolgere le stesse mansioni di un uomo pagandola meno di un uomo, non assumerebbe preferenzialmente np per pagarle meno ? il paradosso è che le aziende dovrebbero essere piene di np (che secondo le teorie femministe sono pagate meno degli uomini a parità di mansioni) e con pochissimi o zero uomini... e questo per criteri economici (riduco i costi e faccio più profitto) MA invece le stesse femministe lamentano che le np sono meno occupate, sotto-occupate, rispetto agli uomini, cioè che accedono più difficilmente al lavoro, quindi delle due l'una... se sono meno presenti nei posti di lavoro, evidentemente, NON possono essere pagate meno se capaci di svolgere le stesse mansioni, perché questa cosa violerebbe un principio base dell'economia, sarebbe una scelta anti-economica non assumerle più degli uomini...
per cui, anche nel privato il "gender pay gap" è una totale invenzione, è smentito dalle logiche dell'economia di mercato
e allora... se nel pubblico e nel privato il "gender pay gap" a parità di mansioni è una totale FUFFA, dove cazzo esiste ? dove ? sulla Luna ? non c'è ! se lo sono inventato...
concordate con la mia (sottile) analisi ?