Anche i disabili hanno diritto al sesso.

Augurati di non saperlo mai perche' e' una cosa orribile, e' un vero e proprio organo esterno, io non ho mai provato attrazione per una vagina, più per la portatrice dell'organo, ma adesso sono arrivato alla pace , non i frega più niente delle donne.
La figa invece è favolosa, mi auguro che la conosca a breve.
 
Chi è nato può rimpiangere di essere venuto al mondo; chi non è nato non può rimpiangere di non essere venuto al mondo.
Non riprodursi è paradossalmente l'unica scelta razionale se si vogliono tutelare gli interessi di un ipotetico figlio.
A chi vuole fare figli vorrei chiedere: ti piacerebbe se qualcuno, seppur con buone intenzioni, ti costringesse a fare qualcosa senza avere ricevuto il tuo consenso?

Tutti risponderebbero di no.

E allora perchè cazzo mettete in vita persone? Ritardati.
 

4:06 Ho una relazione ...
Ma come cavolo fa ? Io da 40 anni non mi caga nessuna e sono normale ?
Siamo tutti disabili, un disabile è qualcuno con un problema che spera di avere quello che hanno gli altri, come noi, con la differenza che a loro viene riconosciuta una condizione per gli evidenti difetti fisici di tipo motorio, a noi no.
 
I disabili hanno sicuramente la legittima aspirazione ad avere una vita sentimentale e sessuale. Se però parliamo di "diritto" al sesso, ci dev'essere dall'altra parte qualcuno che ottempera ad un "obbligo" per soddisfare il diritto. E questo non mi piace. In realtà parlerei più di scelta, perché di libera scelta deve trattarsi, sia per i disabili che per i "disabili del sesso" cioè chi ha una genetica scadente.
Di solito vado sempre d’accordo con le affermazioni delle donne, ma questa volta devo controbattere!
Cioè ovvio che nessuno può essere ‘obbligato’ a nulla, ma come in tutti i lavori c’è sempre chi si trova ‘obbligato’ a fare qualcosa che non gli piace per guadagnare, quindi anche in questo caso ci sono le escort che ovviamente lavorano e devono essere pagate: non si può quindi di certo inserire ‘sussidi’ in base alla sola disabilità (se il disabile ha risorse economiche sufficienti deve pagare di tasca propria e non pesare sulla collettività) ma inserire dei ‘sussidi’ per il sesso per chi non ha risorse economiche (con gli stessi requisiti ovviamente previsti per tutte le altre agevolazioni economiche, poiché il sesso sì è un diritto come mangiare, ma non è accettabile che una persona ‘pretenda’ di avere questi bisogni primari facendoli pagare alla collettività se può lavorare)
 
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