underdog
Member
salve, non so se vi ricordate di me e sa gli utenti attuali ci sono i vecchi amici dell'altro forum. ho piu di 50 anni vivevo di lavoretti precari poco pagati a sfruttamento, se posso fare una riflessione sociale credo che molte patologie che ci costringono a vivere emarginati nei nostri covi, almeno a mio parere sono che abbiamo paura del mondo, l'autismo credo che sia legato a una nostra agorafobia, paura di accettare le sconfitte paura di essere deboli e ci sentiamo come delle prede nella foresta in attesa di essere azzannate dalla belva di turno dal lupo della favola di cappuccetto rosso. credo che dovremo diventare piu forti e accettare di vivere in solitudine lontani dal mondo con uno stile minimalista con il poco necessario visto che non siamo abbastanza coriacei per accettare sconfitte e vessazioni quotidiane ,dove sbaglio col mio teorema.??questa società troppo competitiva ha fatto impazzire noi soggetti deboli incapaci di sopportare la pressione la sfida e la competizione, non siamo spartani sbaglio come teoria? che soluzione trovare a questo dilemma?
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino, di cos'altro necessita un uomo per esserefelice?
verità o utopia??
i hope hook from the sky
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino, di cos'altro necessita un uomo per esserefelice?
verità o utopia??
i hope hook from the sky
