Un’azione di disobbedienza civile nonviolenta quella intrapresa dal movimento “Bruciamo tutto” che nella mattinata del 26 giugno ha tinto di rosso la celebre scalinata di Trinità dei Monti nel centro della Capitale.
L’azione ha inizio alle 10:06 di mattina quando sei attiviste hanno salito i gradini e attirato l’attenzione con delle urla. Nel frattempo sono stati srotolati due striscioni e altre attiviste hanno versato del colore rosso per bambini sulle scale e dei fogli di carta con sopra i nomi delle vittime di femminicidio in Italia da Giulia Cecchettin ad oggi. L’azione è andata avanti fino all’arrivo della Polizia.
Le attiviste hanno opposto resistenza passiva mentre venivano caricate sulle macchine della Polizia.
L’azione ha inizio alle 10:06 di mattina quando sei attiviste hanno salito i gradini e attirato l’attenzione con delle urla. Nel frattempo sono stati srotolati due striscioni e altre attiviste hanno versato del colore rosso per bambini sulle scale e dei fogli di carta con sopra i nomi delle vittime di femminicidio in Italia da Giulia Cecchettin ad oggi. L’azione è andata avanti fino all’arrivo della Polizia.
Le attiviste hanno opposto resistenza passiva mentre venivano caricate sulle macchine della Polizia.