sunoilario
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Pur essendoci degli argomenti e frasi che mi fanno spesso da trigger, non vivo di fazioni. Quando parlo con le persone riesco molto bene a immedesimarmi in quella persona, anche se va totalmente contro la mia idea di base. Oramai mi sono convinto che le persone non cercano confronto, in NESSUN caso. Cercano specchi, cercano persone che la pensano esattamente come loro. Anche oggi, dopo tantissime altre situazioni, ho avuto l'ennesima conferma. 
A lavoro stavo in una stanza con delle persone che aspettavano il loro turno e si sono messe a parlare di COVID, vaccini e tutte quelle belle teorie del complotto da buttare in mezzo quando non si ha nulla di cui parlare. Tre signori hanno iniziato a parlare di quanto facessero male i vaccini, del covid che era solo un raffreddore e li vedevo abbastanza esaltati perché si davano ragione a vicenda... fin quando una signora si è rotta di sentirli ed ha detto la sua SENZA attaccare nessuno. Non l'avesse mai fatto; hanno iniziato ad andarle contro tanto da chiuderla in un angolino vicino l'ascensore lei con la testa bassa e braccia incrociate come una cagna bastonata. Allora io mi domando: perché discutere? Perché cercare un dialogo se sai che la pensi esattamente all'opposto e sai che dicendo la tua crei solo conflitto?
Io personalmente mi diverto, o meglio mi piace emulare, fare mirroring e vedere fin dove la gente si spinge. Se dovessi dire la mia su ogni cosa già so che potrei trovare conflitti, a cosa serve? Le persone non cambiano idea ed ognuno ha le sue prove a sostegno delle sue tesi. Perché quella signora ha preferito cercare conflitto anche senza attaccare nessuno, piuttosto che assecondare la maggioranza? Alla fine ne ha pagate le conseguenze, chiusa in un angolino. L'orgoglio va bene, ma secondo me la dignità ha la precedenza. Nulla ti toglie dare ragione a chi non la pensa esattamente come te, ma ti può dare del tempo da passare durante l'attesa, può darti modo di cambiare argomento se quello non ti piace puoi trascinare la conversazione altrove.
Sono talmente bravo a farlo che quando mi accorgo che fanno mirroring con me smetto di parlare, perché ci stiamo proiettando a vicenda
	
		
			
		
		
	
				
			A lavoro stavo in una stanza con delle persone che aspettavano il loro turno e si sono messe a parlare di COVID, vaccini e tutte quelle belle teorie del complotto da buttare in mezzo quando non si ha nulla di cui parlare. Tre signori hanno iniziato a parlare di quanto facessero male i vaccini, del covid che era solo un raffreddore e li vedevo abbastanza esaltati perché si davano ragione a vicenda... fin quando una signora si è rotta di sentirli ed ha detto la sua SENZA attaccare nessuno. Non l'avesse mai fatto; hanno iniziato ad andarle contro tanto da chiuderla in un angolino vicino l'ascensore lei con la testa bassa e braccia incrociate come una cagna bastonata. Allora io mi domando: perché discutere? Perché cercare un dialogo se sai che la pensi esattamente all'opposto e sai che dicendo la tua crei solo conflitto?
Io personalmente mi diverto, o meglio mi piace emulare, fare mirroring e vedere fin dove la gente si spinge. Se dovessi dire la mia su ogni cosa già so che potrei trovare conflitti, a cosa serve? Le persone non cambiano idea ed ognuno ha le sue prove a sostegno delle sue tesi. Perché quella signora ha preferito cercare conflitto anche senza attaccare nessuno, piuttosto che assecondare la maggioranza? Alla fine ne ha pagate le conseguenze, chiusa in un angolino. L'orgoglio va bene, ma secondo me la dignità ha la precedenza. Nulla ti toglie dare ragione a chi non la pensa esattamente come te, ma ti può dare del tempo da passare durante l'attesa, può darti modo di cambiare argomento se quello non ti piace puoi trascinare la conversazione altrove.
Sono talmente bravo a farlo che quando mi accorgo che fanno mirroring con me smetto di parlare, perché ci stiamo proiettando a vicenda
 
	