Eh ho capito, ma allora qui la domanda posta inizialmente assume un altro significato totalmente.Non hai capito. Non è l'affetto che lo avrebbe salvato ma il sentirsi vivo, umano e accettato. Il sesso non è solo un piacere ma una conferma che tu vai bene, che non sei mostro, che non esiste nessun cartello metaforico (in questo caso pratico) con scritto "tu qui non entri" . Io da quando ho smesso di scopare dopo svariati anni ho iniziato a soffrire di depersonalizzazione, ho difficoltà tutt'oggi a percepire il mio corpo come reale, se ripenso alla mia ex non mi sembra nemmeno che quello ero io. Come può l'essere mostruoso, vuoto e perverso di adesso essere lo stesso che riceveva passioni e premure da una figura femminile? Io non esisto più come essere umano ormai, sono la metastasi del cancro che ha preso posto di quello la con la mia stessa carta d'identità. Un uomo senza l'atto di penetrare è come nudo di fronte alle sferzante impietose del vento. Sento il peso dell'universo tutto schiacciarmi perché sento che nessuna mi vuole dentro. È molto di più del piacere di fottere.
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Perché anche se io concedessi una "trombata" al ragazzo, non gli cambierebbe la vita, perché per sentirsi apprezzato dovrebbe essere una cosa continua, dovrebbe sapere che lo faccio perché lo amo e non per pietà. Non puoi costringerti ad amare qualcuno.