Cosa ne pensate degli psichedelici nella psicoterapia?

normie_timidone

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Reposto qui perché mi sembra più appropriato che all'interno di "Una vita da brutto".


Premessa: le sostanze psichedeliche, nonostante siano tipo super illegali e godano tuttora di una cattiva reputazione (per colpa di quello spione criminale di Nixon), non sono droghe. Infatti: non hanno una soglia di overdose, non creano dipendenza e la tolleranza che inducono viene facilmente resettata dopo qualche giorno di astinenza (astinenza resa facile proprio dal fatto che non creano dipendenza).

Al di là del loro eventuale uso ricreativo di cui mi interessa poco, negli ultimi anni si sta assistendo ad una sorta di "rinascimento psichedelico", con molti ricercatori che stanno facendo l'impossibile per superare le enormi barriere burocratiche e poter sperimentare gli psichedelici (su tutti l'LSD e la psilocibina) per combattere e curare del tutto malattie mentali come depressione, ansia, disturbo post traumatico da stress e persino disturbi di personalità (come ad esempio il narcisismo, su cui però esistono pochissime evidenze ed è ancora tutto da studiare). Aggiungo che non esistono ad oggi evidenze inequivocabili su un loro uso farmacologico, ma gli studi sembrano promettere bene.

In particolare sembra sia particolarmente promettente la "terapia" che prevede un paio di assunzioni di un dosaggio medio-alto di queste sostanze (in un ambiente controllato e monitorato da un professionista) in cui il paziente rivive dei traumi antichi (ma anche dei momenti belli) nel trip allucinogeno, per poi sentirsi sollevato e calmo a trip finito. Successivamente, le visioni indotte da questa esperienza verrebbero integrate e razionalizzate grazie a una o più sessioni di psicoterapia.

Cosa ne pensate? Secondo me una terapia fatta in questo modo potrebbe davvero fare la differenza.

Il punto cruciale, secondo me, è il seguente: è necessario una rottura della barriera del conscio per far sì che il terapeuta o lo psichiatra in questione attinga a fonti e a esperienze reali, non filtrate da una mente che direttamente o meno tenta di evitare di rivivere i traumi. Solo così si può tentare davvero di risolverli e di guarire i pazienti, perché altrimenti si finisce solo per curare i sintomi senza intaccare i demoni che uno si porta dentro da decenni.
 
Reposto qui perché mi sembra più appropriato che all'interno di "Una vita da brutto".


Premessa: le sostanze psichedeliche, nonostante siano tipo super illegali e godano tuttora di una cattiva reputazione (per colpa di quello spione criminale di Nixon), non sono droghe. Infatti: non hanno una soglia di overdose, non creano dipendenza e la tolleranza che inducono viene facilmente resettata dopo qualche giorno di astinenza (astinenza resa facile proprio dal fatto che non creano dipendenza).

Al di là del loro eventuale uso ricreativo di cui mi interessa poco, negli ultimi anni si sta assistendo ad una sorta di "rinascimento psichedelico", con molti ricercatori che stanno facendo l'impossibile per superare le enormi barriere burocratiche e poter sperimentare gli psichedelici (su tutti l'LSD e la psilocibina) per combattere e curare del tutto malattie mentali come depressione, ansia, disturbo post traumatico da stress e persino disturbi di personalità (come ad esempio il narcisismo, su cui però esistono pochissime evidenze ed è ancora tutto da studiare). Aggiungo che non esistono ad oggi evidenze inequivocabili su un loro uso farmacologico, ma gli studi sembrano promettere bene.

In particolare sembra sia particolarmente promettente la "terapia" che prevede un paio di assunzioni di un dosaggio medio-alto di queste sostanze (in un ambiente controllato e monitorato da un professionista) in cui il paziente rivive dei traumi antichi (ma anche dei momenti belli) nel trip allucinogeno, per poi sentirsi sollevato e calmo a trip finito. Successivamente, le visioni indotte da questa esperienza verrebbero integrate e razionalizzate grazie a una o più sessioni di psicoterapia.

Cosa ne pensate? Secondo me una terapia fatta in questo modo potrebbe davvero fare la differenza.

Il punto cruciale, secondo me, è il seguente: è necessario una rottura della barriera del conscio per far sì che il terapeuta o lo psichiatra in questione attinga a fonti e a esperienze reali, non filtrate da una mente che direttamente o meno tenta di evitare di rivivere i traumi. Solo così si può tentare davvero di risolverli e di guarire i pazienti, perché altrimenti si finisce solo per curare i sintomi senza intaccare i demoni che uno si porta dentro da decenni.
Giustissimo! Vedremo come evolverà questa sperimentazione.
 
forse a piccolissime dosi.. altrimenti rischi di rimanerci sotto definitivamente
ho visto storie su internet digente che si fumava la salvia.. sono partiti e non sono mai più tornati

forse il modo migliore è lo stile di vita.. se poi hai un buono stile di vita ma vivi cmq male considerare altro..
 
forse a piccolissime dosi.. altrimenti rischi di rimanerci sotto definitivamente
ho visto storie su internet digente che si fumava la salvia.. sono partiti e non sono mai più tornati

forse il modo migliore è lo stile di vita.. se poi hai un buono stile di vita ma vivi cmq male considerare altro..
hahahhahhahahahhahahaha
 
Reposto qui perché mi sembra più appropriato che all'interno di "Una vita da brutto".


Premessa: le sostanze psichedeliche, nonostante siano tipo super illegali e godano tuttora di una cattiva reputazione (per colpa di quello spione criminale di Nixon), non sono droghe. Infatti: non hanno una soglia di overdose, non creano dipendenza e la tolleranza che inducono viene facilmente resettata dopo qualche giorno di astinenza (astinenza resa facile proprio dal fatto che non creano dipendenza).

Al di là del loro eventuale uso ricreativo di cui mi interessa poco, negli ultimi anni si sta assistendo ad una sorta di "rinascimento psichedelico", con molti ricercatori che stanno facendo l'impossibile per superare le enormi barriere burocratiche e poter sperimentare gli psichedelici (su tutti l'LSD e la psilocibina) per combattere e curare del tutto malattie mentali come depressione, ansia, disturbo post traumatico da stress e persino disturbi di personalità (come ad esempio il narcisismo, su cui però esistono pochissime evidenze ed è ancora tutto da studiare). Aggiungo che non esistono ad oggi evidenze inequivocabili su un loro uso farmacologico, ma gli studi sembrano promettere bene.

In particolare sembra sia particolarmente promettente la "terapia" che prevede un paio di assunzioni di un dosaggio medio-alto di queste sostanze (in un ambiente controllato e monitorato da un professionista) in cui il paziente rivive dei traumi antichi (ma anche dei momenti belli) nel trip allucinogeno, per poi sentirsi sollevato e calmo a trip finito. Successivamente, le visioni indotte da questa esperienza verrebbero integrate e razionalizzate grazie a una o più sessioni di psicoterapia.

Cosa ne pensate? Secondo me una terapia fatta in questo modo potrebbe davvero fare la differenza.

Il punto cruciale, secondo me, è il seguente: è necessario una rottura della barriera del conscio per far sì che il terapeuta o lo psichiatra in questione attinga a fonti e a esperienze reali, non filtrate da una mente che direttamente o meno tenta di evitare di rivivere i traumi. Solo così si può tentare davvero di risolverli e di guarire i pazienti, perché altrimenti si finisce solo per curare i sintomi senza intaccare i demoni che uno si porta dentro da decenni.

Ci sono dei video molto interessanti di Valerio Rosso a riguardo

Io un periodo che stavo malissimo per altri problemi di salute (in aggiunta alla depressione, problemi fisici) ho avuto delle allucinazioni. Esperienza più terrificante della mia vita. Nessun "viaggio spirituale", niente "conoscere se stessi" etc. Non c'è niente di peggio che perdere l'unica cosa che dia un senso alla mia vita, ovvero la capacità di riflettere e ragionare... Mi sembrava di impazzire... Anche se il miglior psichiatra di Italia mi prescrivesse degli psichedelici, non li prenderei
 
Ci sono dei video molto interessanti di Valerio Rosso a riguardo

Io un periodo che stavo malissimo per altri problemi di salute (in aggiunta alla depressione, problemi fisici) ho avuto delle allucinazioni. Esperienza più terrificante della mia vita. Nessun "viaggio spirituale", niente "conoscere se stessi" etc. Non c'è niente di peggio che perdere l'unica cosa che dia un senso alla mia vita, ovvero la capacità di riflettere e ragionare... Mi sembrava di impazzire... Anche se il miglior psichiatra di Italia mi prescrivesse degli psichedelici, non li prenderei
cosa provavi? puoi spiegare meglio
 
cosa provavi? puoi spiegare meglio
Ho avuto due tipologie di allucinazioni

Prima vedevo come delle meduse o delle razze fosforescenti volanti
Non erano animali definiti, erano forme generate dal mio cervello e l'unico modo che ho per descriverle é con delle similitudini

Poi ho cominciato a vedere figure geometriche. C'erano una serie di cerchi concentrici, che ruotavano a velocità angolari diverse. Tra un cerchio e l'altro c'erano altre figure geometriche (per lo più rombi e triangoli) che si ingrandivano e rimpicciolivano continuamente

A descriverlo sembrerebbe affascinante, ma io ero terrorizzato perché pensavo che stavo impazzendo e che sarei morto a breve, oppure che quelle non erano allucinazioni ma ero già morto e quello era l'aldilà!

La causa é stato un effetto collaterale raro di un potente sonnifero che prendevo perché non riuscivo a dormire dopo un intervento chirurgico complicato
 
Ho avuto due tipologie di allucinazioni

Prima vedevo come delle meduse o delle razze fosforescenti volanti
Non erano animali definiti, erano forme generate dal mio cervello e l'unico modo che ho per descriverle é con delle similitudini

Poi ho cominciato a vedere figure geometriche. C'erano una serie di cerchi concentrici, che ruotavano a velocità angolari diverse. Tra un cerchio e l'altro c'erano altre figure geometriche (per lo più rombi e triangoli) che si ingrandivano e rimpicciolivano continuamente

A descriverlo sembrerebbe affascinante, ma io ero terrorizzato perché pensavo che stavo impazzendo e che sarei morto a breve, oppure che quelle non erano allucinazioni ma ero già morto e quello era l'aldilà!

La causa é stato un effetto collaterale raro di un potente sonnifero che prendevo perché non riuscivo a dormire dopo un intervento chirurgico complicato
Sono gli stessi effetti dell'LSD e del DMT
 
Una volta ero preoccupato per dei farmaci. La terapeuta mi disse "vedi che la gente anche se i farmaci li fanno diventare scemi non dovrebbe preoccuparsi. Ti pare che la gente ci tiene alla propria intelligenza? Sei tu che soffri di narcisismo"
Sembra un discorso inventato, se non fosse che l'ho veramente avuto. Fù una delle ultime volte che la vidi.
Non ci sono farmaci che ti rendono demente, intendiamoci, ma quando uno ha una preoccupazione e rispondi che diventare scemi non è un problema...
 
Una volta ero preoccupato per dei farmaci. La terapeuta mi disse "vedi che la gente anche se i farmaci li fanno diventare scemi non dovrebbe preoccuparsi. Ti pare che la gente ci tiene alla propria intelligenza? Sei tu che soffri di narcisismo"
Sembra un discorso inventato, se non fosse che l'ho veramente avuto. Fù una delle ultime volte che la vidi.
Non ci sono farmaci che ti rendono demente, intendiamoci, ma quando uno ha una preoccupazione e rispondi che diventare scemi non è un problema...
Ahauahauauahaah, ma ti prendeva per culo sta pazza? Dovresti segnalarla all'ordine degli psicologi e farla radiare.
 
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