Swuotan
Well-known member
Cosa vuol dire "provarci"?
Molto spesso sentiamo questa parolina magica declinata in diversi modi: "provaci", "devi provarci", "bisogna provare".
L'ambiguità di tale parola mi ha sempre mandato in confusione.
Per fare chiarezza dovremmo distinguere almeno due sensi di questa parola. Uno puramente comportamentale ed uno puramente intenzionale.
Il senso comportamentale si riferisce ai comportamente epliciti adottabili ed adottati. Avvicinarsi, provare a parlare, spingere la conversazione, ecc. Uno su tutti però emerge nell'uso comune da questo punto di vista: provare a baciare. Se non vogliamo essere così riduzionisti, il senso preponderante è provare ad inserire o aumentare il contatto fisico.
Il senso intenzionale si riferisce allo stato mentale. In particolare alla finalità che diamo mentalmente ai comportamenti che mettiamo in atto. Nel provarci vi è sempre inteso questo entrare in uno stato mentale in cui l'interazione sessuale diventa la prima finalità del rapporto con l'altra persona. Non è esclusiva, ma sicuramente determinante e primaria.
Il relativo contrasto tra il "provarci" e la "teoria" redpill
Se pensiamo che la "teoria" redpill sia in qualche modo vera, emerge un evidente contrasto con l'utilizzo comune di questa parola e questa perde quasi di significato.
Per un redpillato provarci è quasi sinonimo di "verifica". Esempio: dici ad un amico "va a verificare se è effettivamente attratta da te". Negli approcci più riduzionisti è equiparbile ad una rilevazione, come si fa con gli strumenti di misurazione nelle scienze con un approccio deterministico. Ovvero è già tutto "predeterminato", quello che fai con il provarci è semplicemente una "rilevazione", una "conferma", della compatibilità sessuale specifica.
L'elemento contestuale
Una cosa che la teoria redpill nella sua versione "mainstream" non considera abbastanza è l'alta variabilità contestualle della compatibilità sessuale specifica. Forse non è così alta, ma è una cosa da capire. Con questa intendo il fatto che possono capitare situazioni particolari in cui si crea una situazione sessualizzata anomala dal punto di vista della red pill. Ovvero una tipa può scopare con un tipo più brutto di lei per svariati motivi che valgono solo in quel contesto lì, e non parlo solo di sesso transazione. Esempio: una è molto triste e arrapata e per quella sera fa un'eccezione; status delle 4 mura più situazione particolare; ecc.
Secondo me l'approccio redpillato riduzionista è statisticamente valido molto più per LTR che per situazioni fortemente dipendenti dal contesto. Certo, questi ultimi casi sono più rari.
Quindi termino chiedendovi, cosa cazzo significa "provarci"?
Molto spesso sentiamo questa parolina magica declinata in diversi modi: "provaci", "devi provarci", "bisogna provare".
L'ambiguità di tale parola mi ha sempre mandato in confusione.
Per fare chiarezza dovremmo distinguere almeno due sensi di questa parola. Uno puramente comportamentale ed uno puramente intenzionale.
Il senso comportamentale si riferisce ai comportamente epliciti adottabili ed adottati. Avvicinarsi, provare a parlare, spingere la conversazione, ecc. Uno su tutti però emerge nell'uso comune da questo punto di vista: provare a baciare. Se non vogliamo essere così riduzionisti, il senso preponderante è provare ad inserire o aumentare il contatto fisico.
Il senso intenzionale si riferisce allo stato mentale. In particolare alla finalità che diamo mentalmente ai comportamenti che mettiamo in atto. Nel provarci vi è sempre inteso questo entrare in uno stato mentale in cui l'interazione sessuale diventa la prima finalità del rapporto con l'altra persona. Non è esclusiva, ma sicuramente determinante e primaria.
Il relativo contrasto tra il "provarci" e la "teoria" redpill
Se pensiamo che la "teoria" redpill sia in qualche modo vera, emerge un evidente contrasto con l'utilizzo comune di questa parola e questa perde quasi di significato.
Per un redpillato provarci è quasi sinonimo di "verifica". Esempio: dici ad un amico "va a verificare se è effettivamente attratta da te". Negli approcci più riduzionisti è equiparbile ad una rilevazione, come si fa con gli strumenti di misurazione nelle scienze con un approccio deterministico. Ovvero è già tutto "predeterminato", quello che fai con il provarci è semplicemente una "rilevazione", una "conferma", della compatibilità sessuale specifica.
L'elemento contestuale
Una cosa che la teoria redpill nella sua versione "mainstream" non considera abbastanza è l'alta variabilità contestualle della compatibilità sessuale specifica. Forse non è così alta, ma è una cosa da capire. Con questa intendo il fatto che possono capitare situazioni particolari in cui si crea una situazione sessualizzata anomala dal punto di vista della red pill. Ovvero una tipa può scopare con un tipo più brutto di lei per svariati motivi che valgono solo in quel contesto lì, e non parlo solo di sesso transazione. Esempio: una è molto triste e arrapata e per quella sera fa un'eccezione; status delle 4 mura più situazione particolare; ecc.
Secondo me l'approccio redpillato riduzionista è statisticamente valido molto più per LTR che per situazioni fortemente dipendenti dal contesto. Certo, questi ultimi casi sono più rari.
Quindi termino chiedendovi, cosa cazzo significa "provarci"?