Da piccolo mi difendevo a pugni dai bulli e venivo punito.

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Giagio00

Well-known member
Bluepillato
Penso sia un simbolo del decadimento della nostra società finta.
Il fatto che un maschio si difenda da altri maschi aggressivi, e venga immediatamente punito perché non è con il conflitto che si risolvono le cose, e da una parte ci sta, ma allo stesso tempo non sono mai intervenute le maestre per insegnare ai bulletti a non essere aggressivi, se da una parte difendersi è sbagliato, perché puoi recare un danno, dall'altra parte aggredire anche verbalmente è sbagliato, ma allora perché non vogliono che il maschio sia mascolino,.ma allo stesso tempo il maschio mascolino bulletto attrae?

Perché uno è sbagliato e l'altro no? Purtroppo le punizioni che mi hanno dato, non volendo sono diventate un trauma, e da piccolo me né fregava poco (come giusto che sia) ma ora invece anche rispondendo a tono ho paura di avere delle ripercussioni di ogni tipo.
Quanto vorrei riuscire a mandare affanculo chi se lo merita, potete aiutarmi?
 
Penso sia un simbolo del decadimento della nostra società finta.
Il fatto che un maschio si difenda da altri maschi aggressivi, e venga immediatamente punito perché non è con il conflitto che si risolvono le cose, e da una parte ci sta, ma allo stesso tempo non sono mai intervenute le maestre per insegnare ai bulletti a non essere aggressivi, se da una parte difendersi è sbagliato, perché puoi recare un danno, dall'altra parte aggredire anche verbalmente è sbagliato, ma allora perché non vogliono che il maschio sia mascolino,.ma allo stesso tempo il maschio mascolino bulletto attrae?

Perché uno è sbagliato e l'altro no? Purtroppo le punizioni che mi hanno dato, non volendo sono diventate un trauma, e da piccolo me né fregava poco (come giusto che sia) ma ora invece anche rispondendo a tono ho paura di avere delle ripercussioni di ogni tipo.
Quanto vorrei riuscire a mandare affanculo chi se lo merita, potete aiutarmi?
Il mondo fuori é una cloaca, qui almeno ci confrontiamo!
I professori sono omertosi, se ne fregano dei reali disagi degli alunni in quanto secondo loro non rientrano nello stipendio da insegnante che ricevono.
Occorerebbero piú controlli e piú educazione, punire i bulli ed empatizzare con le vittime.
 
La scuola è un autentico cesso chimico: un minimo si salvano i licei, ma le altre scuole sono veramente merda. A me è successo un sacco di volte che mi accusassero di essere violento perché reagivo al bullismo. Io però essendo uno che è proprio allergico alla società e ai suoi dogmi, me ne sono sempre sbattuto i coglioni. Secondo il sistema le vittime di bullismo non devono risolvere i problemi con la violenza, ma al tempo stesso i bulli sono autorizzati ad usare la violenza...
 
Penso sia un simbolo del decadimento della nostra società finta.
Il fatto che un maschio si difenda da altri maschi aggressivi, e venga immediatamente punito perché non è con il conflitto che si risolvono le cose, e da una parte ci sta, ma allo stesso tempo non sono mai intervenute le maestre per insegnare ai bulletti a non essere aggressivi, se da una parte difendersi è sbagliato, perché puoi recare un danno, dall'altra parte aggredire anche verbalmente è sbagliato, ma allora perché non vogliono che il maschio sia mascolino,.ma allo stesso tempo il maschio mascolino bulletto attrae?

Perché uno è sbagliato e l'altro no? Purtroppo le punizioni che mi hanno dato, non volendo sono diventate un trauma, e da piccolo me né fregava poco (come giusto che sia) ma ora invece anche rispondendo a tono ho paura di avere delle ripercussioni di ogni tipo.
Quanto vorrei riuscire a mandare affanculo chi se lo merita, potete aiutarmi?
In passato, quando facevo psicoterapia da uno psichiatra uomo molto intelligente ed empatico, gli spiegai i miei problemi con il bullismo e lui semplicemente mi disse che le problematiche della vita adulta erano molto differenti da quelle che un bambino od un adolescente avrebbe potuto avere con i suoi simili. Non che volesse minimizzare il problema (era dipendente ASL, quindi la visita non la pagavo direttamente a lui ma il suo lavoro lo faceva bene) ma che ad una certa bisogna inquadrare la situazione per quella che è nel presente ed adeguarsi ad essa, pur considerando le ferite del passato. Anche a me era stato insegnato a fare così dalla famiglia e dalla scuola, i primi per le antiche idee riguardanti la gentilezza (se ti comporti bene anche gli altri lo apprezzeranno) e la seconda, banalmente, per non avere problemi tra gli studenti. A scuola dovrebbero reintrodurre le classi per sesso, ed assegnare maestri e maestre allo scopo, è stato dimostrato che l'educazione femminile nei primi anni di vita è controproducente per un ragazzino che deve formarsi e le maestre per deresponsabilizzarlo si limitano a non farlo reagire ma così facendo lo castreranno emotivamente e lo faranno diventare un passivo in tutto. È una utopia ma ormai l'andazzo è quello di creare un esercito di schiavi che stiano buoni, che lavorino e paghino le tasse e nel frattempo che mantengano economicamente anche qualcuna che in gioventù si è data alla pazza gioia. Comunque, uno dovrebbe esporre sempre le proprie ragioni nel limite del consentito, per mia caratteristica tendo ormai ad evitare i conflitti non necessari perché inutili e logoranti, e guarda caso quest'ultimi sono, per la maggior parte delle volte, iniziati da perfetti idioti. Fin quando non è questione di vita o di morte fregatene altamente, bisogna scansare le stronzate e cercare di essere il più possibile centrati.
 
In paese ci sono ragazzi che ti scocciano?
Ignorali!
Ho abbandonato il paese molto tempo fa, sia fisicamente ma soprattutto mentalmente, ora devo abbandonare la cittadina di provincia e mi manca poco.
Ma vorrei essere come Vito scaletta, se ci sono problemi può dare dei pugni o risolvere completamente la situazione, e non teme ripercussioni, ecco vorrei riuscire ad arrivare lì.
A non avere più paura del superfluo e accettare che il fallimento non esiste, ci ero arrivato e ci devo tornare.
 
In passato, quando facevo psicoterapia da uno psichiatra uomo molto intelligente ed empatico, gli spiegai i miei problemi con il bullismo e lui semplicemente mi disse che le problematiche della vita adulta erano molto differenti da quelle che un bambino od un adolescente avrebbe potuto avere con i suoi simili. Non che volesse minimizzare il problema (era dipendente ASL, quindi la visita non la pagavo direttamente a lui ma il suo lavoro lo faceva bene) ma che ad una certa bisogna inquadrare la situazione per quella che è nel presente ed adeguarsi ad essa, pur considerando le ferite del passato. Anche a me era stato insegnato a fare così dalla famiglia e dalla scuola, i primi per le antiche idee riguardanti la gentilezza (se ti comporti bene anche gli altri lo apprezzeranno) e la seconda, banalmente, per non avere problemi tra gli studenti. A scuola dovrebbero reintrodurre le classi per sesso, ed assegnare maestri e maestre allo scopo, è stato dimostrato che l'educazione femminile nei primi anni di vita è controproducente per un ragazzino che deve formarsi e le maestre per deresponsabilizzarlo si limitano a non farlo reagire ma così facendo lo castreranno emotivamente e lo faranno diventare un passivo in tutto. È una utopia ma ormai l'andazzo è quello di creare un esercito di schiavi che stiano buoni, che lavorino e paghino le tasse e nel frattempo che mantengano economicamente anche qualcuna che in gioventù si è data alla pazza gioia. Comunque, uno dovrebbe esporre sempre le proprie ragioni nel limite del consentito, per mia caratteristica tendo ormai ad evitare i conflitti non necessari perché inutili e logoranti, e guarda caso quest'ultimi sono, per la maggior parte delle volte, iniziati da perfetti idioti. Fin quando non è questione di vita o di morte fregatene altamente, bisogna scansare le stronzate e cercare di essere il più possibile centrati.
Sono assolutamente d'accordo con te infatti io evito i conflitti assurdi, ma purtroppo ho paura di farmi valere anche in cose che effettivamente merito, o meglio riesco a farlo ma ho molta difficoltà.
Temo ripercussioni anche assurde, tipo io giudizio degli altri ecc, ma purtroppo queste persone mi mettono i bastoni tra le ruote e non posso evitarle, non posso altrimenti la mia non è una vita degna, non posso raggiungere i miei obiettivi e non posso esprimermi.
Per questo devo comportarmi di conseguenza, fare qualcosa che stravolga ma che mi porti bene.
Grazie ragazzi
 
La scuola è un autentico cesso chimico: un minimo si salvano i licei, ma le altre scuole sono veramente merda. A me è successo un sacco di volte che mi accusassero di essere violento perché reagivo al bullismo. Io però essendo uno che è proprio allergico alla società e ai suoi dogmi, me ne sono sempre sbattuto i coglioni. Secondo il sistema le vittime di bullismo non devono risolvere i problemi con la violenza, ma al tempo stesso i bulli sono autorizzati ad usare la violenza...
Esatto, qualcosa su cui si dovrebbe parlare
 
In passato, quando facevo psicoterapia da uno psichiatra uomo molto intelligente ed empatico, gli spiegai i miei problemi con il bullismo e lui semplicemente mi disse che le problematiche della vita adulta erano molto differenti da quelle che un bambino od un adolescente avrebbe potuto avere con i suoi simili. Non che volesse minimizzare il problema (era dipendente ASL, quindi la visita non la pagavo direttamente a lui ma il suo lavoro lo faceva bene) ma che ad una certa bisogna inquadrare la situazione per quella che è nel presente ed adeguarsi ad essa, pur considerando le ferite del passato. Anche a me era stato insegnato a fare così dalla famiglia e dalla scuola, i primi per le antiche idee riguardanti la gentilezza (se ti comporti bene anche gli altri lo apprezzeranno) e la seconda, banalmente, per non avere problemi tra gli studenti. A scuola dovrebbero reintrodurre le classi per sesso, ed assegnare maestri e maestre allo scopo, è stato dimostrato che l'educazione femminile nei primi anni di vita è controproducente per un ragazzino che deve formarsi e le maestre per deresponsabilizzarlo si limitano a non farlo reagire ma così facendo lo castreranno emotivamente e lo faranno diventare un passivo in tutto. È una utopia ma ormai l'andazzo è quello di creare un esercito di schiavi che stiano buoni, che lavorino e paghino le tasse e nel frattempo che mantengano economicamente anche qualcuna che in gioventù si è data alla pazza gioia. Comunque, uno dovrebbe esporre sempre le proprie ragioni nel limite del consentito, per mia caratteristica tendo ormai ad evitare i conflitti non necessari perché inutili e logoranti, e guarda caso quest'ultimi sono, per la maggior parte delle volte, iniziati da perfetti idioti. Fin quando non è questione di vita o di morte fregatene altamente, bisogna scansare le stronzate e cercare di essere il più possibile centrati.
Buona parte della vita da giovane adulto è disimparare gli insegnamenti distorti che ci sono stati dati da bambini e che abbiamo continuato ad avere da adolescenti fottendoci la gioventù. Il tutto, si spera, per essere adulti funzionanti.
 
Sono assolutamente d'accordo con te infatti io evito i conflitti assurdi, ma purtroppo ho paura di farmi valere anche in cose che effettivamente merito, o meglio riesco a farlo ma ho molta difficoltà.
Temo ripercussioni anche assurde, tipo io giudizio degli altri ecc, ma purtroppo queste persone mi mettono i bastoni tra le ruote e non posso evitarle, non posso altrimenti la mia non è una vita degna, non posso raggiungere i miei obiettivi e non posso esprimermi.
Per questo devo comportarmi di conseguenza, fare qualcosa che stravolga ma che mi porti bene.
Grazie ragazzi
È capitato e capita anche a me tuttora, del giudizio degli altri ho imparato a fregarmene nel giusto, non è con quello che costruisco la mia persona. Una volta compreso ciò si analizzano le problematiche dal punto di vista essenzialmente pratica ovvero scindendo la parte emotiva da quella essenzialmente razionale. Cerco di capire se le persone che mettono i bastoni tra le ruote lo stiano facendo per una loro tara di intelligenza emozionale, perché sono essenzialmente coglioni oppure per un loro scopo intrinseco. Nei primi due casi li posso soltanto contenere e schivare giacché alimentare la polemica e sostenerli dialetticamente contro la loro indole è battaglia persa e ci si prona al loro livello, fosse il terzo caso si può almeno cercare di ragionarci razionalmente arrivando anche ad offrire una propria collaborazione. Purtroppo è tutto un gioco di diplomazia, le persone empatiche e sensibili si aspetterebbero un comportamento adeguato alle loro aspettative nei confronti degli altri ma è alla fine è una lotta per tutto, perché al tutto si punta senza esclusione. Ad alcuni la competizione fine a sé stessa motiva ad altri logora, l'importante è cercare di adeguarsi.
 
È capitato e capita anche a me tuttora, del giudizio degli altri ho imparato a fregarmene nel giusto, non è con quello che costruisco la mia persona. Una volta compreso ciò si analizzano le problematiche dal punto di vista essenzialmente pratica ovvero scindendo la parte emotiva da quella essenzialmente razionale. Cerco di capire se le persone che mettono i bastoni tra le ruote lo stiano facendo per una loro tara di intelligenza emozionale, perché sono essenzialmente coglioni oppure per un loro scopo intrinseco. Nei primi due casi li posso soltanto contenere e schivare giacché alimentare la polemica e sostenerli dialetticamente contro la loro indole è battaglia persa e ci si prona al loro livello, fosse il terzo caso si può almeno cercare di ragionarci razionalmente arrivando anche ad offrire una propria collaborazione. Purtroppo è tutto un gioco di diplomazia, le persone empatiche e sensibili si aspetterebbero un comportamento adeguato alle loro aspettative nei confronti degli altri ma è alla fine è una lotta per tutto, perché al tutto si punta senza esclusione. Ad alcuni la competizione fine a sé stessa motiva ad altri logora, l'importante è cercare di adeguarsi.
Caro Maiale se ti posso chiamare così ahahah.
Sai qual è il fatto? L'insicurezza.
Alla fine tutti si riduce a li, se fossi sicuro di ogni cosa ma soprattutto di me al 100% sento che niente mi preoccuperebbe più, ma è davvero così? Lo scoprirò vivendo
 
Se consideri che fino a 100 anni fa (e meno) le diatribe tra uomini si risolvevano a duello con la spada (Mussolini stesso, non proprio un cuor di leone come ben sappiamo, ne vinse diversi), capiamo benissimo come questa società si sia femminilizzata a tempo di record. Sempre reagire alle angherie ragazzi, in un modo o nell'altro. A meno che ovviamente non mettiate a repentaglio la vostra vita
 
Se consideri che fino a 100 anni fa (e meno) le diatribe tra uomini si risolvevano a duello con la spada (Mussolini stesso, non proprio un cuor di leone come ben sappiamo, ne vinse diversi), capiamo benissimo come questa società si sia femminilizzata a tempo di record. Sempre reagire alle angherie ragazzi, in un modo o nell'altro. A meno che ovviamente non mettiate a repentaglio la vostra vita
Più che femminilizzata, la società si è imborghesita. Risolvere le cose con i tribunali invece che con la spada è da borghesi.
 
Più che femminilizzata, la società si è imborghesita. Risolvere le cose con i tribunali invece che con la spada è da borghesi.
Dissento. Il duello è un modo nobile di dirimere le questioni, non erano certo i contadini a farlo. Il borghese aspira sempre a scimmiottare chi gli sta sopra sulla scala gerarchica. Il problema è che chi gli sta sopra adesso sono una manica di plebei arricchiti senza spina dorsale e femminei
 
Caro Maiale se ti posso chiamare così ahahah.
Sai qual è il fatto? L'insicurezza.
Alla fine tutti si riduce a li, se fossi sicuro di ogni cosa ma soprattutto di me al 100% sento che niente mi preoccuperebbe più, ma è davvero così? Lo scoprirò vivendo
Tutti sono insicuri. Persino il più grande campione di boxe di tutti i tempi, Mohamed Alì, doveva fare la sua scenata nei confronti dell'avversario prima di ogni incontro spalleggiato dalla sua crew, chiara insicurezza mascherata dalla recitazione. Alla fine la vita stessa è una commedia od una tragedia a seconda di come vogliamo vederla e recitarla. Si è soltanto sicuri della morte, uno può evitare azioni che portino verso di lei soltanto perché è l'unica condizione sicura che conosciamo. Ma per il resto tocca buttarsi nell'ignoto, se uno vuol farlo.
 
Penso sia un simbolo del decadimento della nostra società finta.
Il fatto che un maschio si difenda da altri maschi aggressivi, e venga immediatamente punito perché non è con il conflitto che si risolvono le cose, e da una parte ci sta, ma allo stesso tempo non sono mai intervenute le maestre per insegnare ai bulletti a non essere aggressivi, se da una parte difendersi è sbagliato, perché puoi recare un danno, dall'altra parte aggredire anche verbalmente è sbagliato, ma allora perché non vogliono che il maschio sia mascolino,.ma allo stesso tempo il maschio mascolino bulletto attrae?

Perché uno è sbagliato e l'altro no? Purtroppo le punizioni che mi hanno dato, non volendo sono diventate un trauma, e da piccolo me né fregava poco (come giusto che sia) ma ora invece anche rispondendo a tono ho paura di avere delle ripercussioni di ogni tipo.
Quanto vorrei riuscire a mandare affanculo chi se lo merita, potete aiutarmi?
Questo è il gioco dei poteri forti, levare la forza al popolino, quindi "non dovete difendervi o farvi giustizia ci pensano le forze dell'ordine o noi"

Questo xche chi delinque cioè chi ha il potere (sono delinquenti tutti quelli al potere ricordatevelo) si tutela dal un popolo forte ed autoritario....

Immagina che se violentano tua figlia e la tagliano a pezzi e tu li trovi sul fatto e li ammazzi tutti, ti fai 20 anni di carcere e ti scontanto forse 5 anni per le attenuanti....
Invece di aiutarti ti puniscono, anche se il fatto è conclamato...

Dobbiamo capire che una società che ti vieta di difenderti o cercare giustizia è una società malata, è vero che nn possiamo farci giustizia da soli per uno che ruba un'auto, ma un bullo che ti picchia se lo picchi tu poi vieni punito è normale.. eppure viene punito fatevi due domande...
 
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