Discussione a pranzo su problematiche incel, partendo dal passato.

Avanguardia

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A pranzo, presenti mamma, papà, sorella, cognato, si è arrivati a parlare delle problematiche incel.
Mamma e papà hanno iniziato a spiegare che 60 anni fa le famiglie non vedevano l' ora di far sposare le figlie, anche per una questione economica, cioè per non rischiare di doverle mantenere. Chi si doveva sposare doveva dimostrare di poterla mantenere.
La mamma di mia mamma, ovvero mia nonna materna che non ebbi la fortuna di conoscere, quando andava a casa delle amiche, queste le parlavano dei preparativi per il matrimonio delle figlie giovanissime, pur edi 13 anni, se anche non avevano il fidanzato ancora, e a mia nonna materna quando le chiedevano di mia mamma, rispondeva "c'è tempo", ella sosteneva che una donna si doveva prima mantenere economicamente, poi se voleva, sposarsi.
Io ho chiesto se c'erano donne allora zitelle, e si, c'erano, ad esempio, questa mia zia, sorella di nonno, sapevo che non si era sposata, mamma spiegò perché: era innamorata di un uomo povero seppur brava persona, ma la famiglia non volle così lei restò zitella. Poi mamma parlò di una zia, che conosco, di grado inferiore, che in quanto frequentava uno povero, venne rinchiusa un anno in casa, poi si sposarono. Papà passò a spiegare che oltre a queste che restavano zitelle perché le fu impedito di sposarsi con uno povero, c'erano le zitelle che divenivano tali perché avevano alte pretese, spesso sproporzionate a quello che loro erano, preteste elevate in termini di soldi e status, così finivano solo e morte di fame.
Hanno parlato di come allora ci fosse la mentalità che l' uomo deve portare i soldi, mantenere la donna, io spiegai che il patriarcato oggi si è fatto più subdolo, mascherato, e che siamo sempre dentro lo schema dell' uomo che deve dare i soldi alla donna, mamma mi ha risposto che è vero che è ancora così.
Infine a papà ho chiesto se allora erano molti gli uomini tagliati fuori, papà rispose che c'erano allora, anche se non molti, ve ne erano pure con buona posizione sociale ma che avevano perso le occasioni, un problema vivo nei paesini, dove se dopo una certa età non avevi trovato partner, mentre gli altri sistemati, divenivi tagliato fuori. Ho usato il termine incel spiegango come oggi la cosa stia suscitando allarme in alcuni paesi come l' Italia. Papà ha spiegato che ci sono sempre stati, indipendentemente da come si chiamino, oggi forse sono di più, ma al tempo stesso è più facile risolvere il problema perché è più facile spostarsi, c'è più libertà anche di movimento, non si resta più a vedere solo la gente del paesino.
 
A pranzo, presenti mamma, papà, sorella, cognato, si è arrivati a parlare delle problematiche incel.
Mamma e papà hanno iniziato a spiegare che 60 anni fa le famiglie non vedevano l' ora di far sposare le figlie, anche per una questione economica, cioè per non rischiare di doverle mantenere. Chi si doveva sposare doveva dimostrare di poterla mantenere.
La mamma di mia mamma, ovvero mia nonna materna che non ebbi la fortuna di conoscere, quando andava a casa delle amiche, queste le parlavano dei preparativi per il matrimonio delle figlie giovanissime, pur edi 13 anni, se anche non avevano il fidanzato ancora, e a mia nonna materna quando le chiedevano di mia mamma, rispondeva "c'è tempo", ella sosteneva che una donna si doveva prima mantenere economicamente, poi se voleva, sposarsi.
Io ho chiesto se c'erano donne allora zitelle, e si, c'erano, ad esempio, questa mia zia, sorella di nonno, sapevo che non si era sposata, mamma spiegò perché: era innamorata di un uomo povero seppur brava persona, ma la famiglia non volle così lei restò zitella. Poi mamma parlò di una zia, che conosco, di grado inferiore, che in quanto frequentava uno povero, venne rinchiusa un anno in casa, poi si sposarono. Papà passò a spiegare che oltre a queste che restavano zitelle perché le fu impedito di sposarsi con uno povero, c'erano le zitelle che divenivano tali perché avevano alte pretese, spesso sproporzionate a quello che loro erano, preteste elevate in termini di soldi e status, così finivano solo e morte di fame.
Hanno parlato di come allora ci fosse la mentalità che l' uomo deve portare i soldi, mantenere la donna, io spiegai che il patriarcato oggi si è fatto più subdolo, mascherato, e che siamo sempre dentro lo schema dell' uomo che deve dare i soldi alla donna, mamma mi ha risposto che è vero che è ancora così.
Infine a papà ho chiesto se allora erano molti gli uomini tagliati fuori, papà rispose che c'erano allora, anche se non molti, ve ne erano pure con buona posizione sociale ma che avevano perso le occasioni, un problema vivo nei paesini, dove se dopo una certa età non avevi trovato partner, mentre gli altri sistemati, divenivi tagliato fuori. Ho usato il termine incel spiegango come oggi la cosa stia suscitando allarme in alcuni paesi come l' Italia. Papà ha spiegato che ci sono sempre stati, indipendentemente da come si chiamino, oggi forse sono di più, ma al tempo stesso è più facile risolvere il problema perché è più facile spostarsi, c'è più libertà anche di movimento, non si resta più a vedere solo la gente del paesino.

mmm più facile non direi. 🙂

Se è più facile spostarsi, lo è magari per tutti. Quindi la concorrenza resta spietata un po’ dovunque.
Poi con i social e le app le NP possono facilmente scegliersi il ragazzo come un piatto ordinato da Just Eat
 
Da allora e' cambiato il mondo che ha dato più potere alle NP.
Divorzio, contraccezione facile, banche del seme, aborto,
lavoro per mantenersi da sole, adozione, leggi maschicide,
social per sfuggire ad ogni controllo parentale.
 
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