Bellissimo
Well-known member
Negli ambienti redpill piu propositivi sembra che agli uomini non faccia un chissà che effetto sapere come funzionano le donne, interessa solo capire i meccanismi, farseli stare bene e cercare di soddisfarli.
Invece, io ho notato in me stesso questo: che dopo avere visto questi meccanismi (ad esempio: che alla minima manifestazione di debolezza 99 donne su 100 abbandoneranno l'uomo, gli faranno le corna o inizieranno a guardarsi intorno) mi sono derealizzato: anche se domani mi svegliassi chad, con la personalità da chad e i soldi e lo status altissimi, resterei comunque schifato da quello che ho visto. Non ho cioè voglia di impegnarmi per avere a che fare con le donne se ormai sono esseri della cui natura non sono certamente impressionato, anzi disgustato. Lo farei se le rispettassi, ma se c'è da competere per una vittoria che consiste solo nel tenere a bada piu a lungo che si può qualcosa di orrendo, sinceramente mi passa la voglia.
Ovviamente sono sempre un animale, quindi se qualcuno, come ogni tanot accade, mi insulta per la mia solitudine, per la mia poca attrattività verso le donne certamente provo dolore: ma cognitivamente, invece, sono a posto - cognitivamente, non proverei nessuna soddisfazione nello svegliarmi chad ed essere circondato da donne, o nel migliorarmi per diventare una persona che scopa mediamente. Mi da fastidio non essere un alpha e sapere che anche gli altri lo sanno, ma mi da fastidio corporealmente, tutto qui. Anzi sono un po' felice di essere sgradevole alle donne: se sono loro inutile, non potranno mai abusare di me.
E voi? Se poteste, diciamo con l'impegno personale, diventare in un mese piacenti alle donne, provereste lo stesso piacere che desideravate prima di comprendere queste dinamiche o, come me, a furia di vederle dietro le quinte, ne siete rimasti cosi impressionati da esserne disgustati? Io credo che per la maggior parte di noi incel sia la seconda. Per la maggior parte di noi non sarebbe un problema impegnarci per qualcosa che non abbiamo ottenuto all'inizio semplicemente per la durezza del gioco. Ma tutt'altra storia è scoprire che si è fallito in un gioco in cui non solo è dura, ma in cui il premio è marcio dentro.
Invece, io ho notato in me stesso questo: che dopo avere visto questi meccanismi (ad esempio: che alla minima manifestazione di debolezza 99 donne su 100 abbandoneranno l'uomo, gli faranno le corna o inizieranno a guardarsi intorno) mi sono derealizzato: anche se domani mi svegliassi chad, con la personalità da chad e i soldi e lo status altissimi, resterei comunque schifato da quello che ho visto. Non ho cioè voglia di impegnarmi per avere a che fare con le donne se ormai sono esseri della cui natura non sono certamente impressionato, anzi disgustato. Lo farei se le rispettassi, ma se c'è da competere per una vittoria che consiste solo nel tenere a bada piu a lungo che si può qualcosa di orrendo, sinceramente mi passa la voglia.
Ovviamente sono sempre un animale, quindi se qualcuno, come ogni tanot accade, mi insulta per la mia solitudine, per la mia poca attrattività verso le donne certamente provo dolore: ma cognitivamente, invece, sono a posto - cognitivamente, non proverei nessuna soddisfazione nello svegliarmi chad ed essere circondato da donne, o nel migliorarmi per diventare una persona che scopa mediamente. Mi da fastidio non essere un alpha e sapere che anche gli altri lo sanno, ma mi da fastidio corporealmente, tutto qui. Anzi sono un po' felice di essere sgradevole alle donne: se sono loro inutile, non potranno mai abusare di me.
E voi? Se poteste, diciamo con l'impegno personale, diventare in un mese piacenti alle donne, provereste lo stesso piacere che desideravate prima di comprendere queste dinamiche o, come me, a furia di vederle dietro le quinte, ne siete rimasti cosi impressionati da esserne disgustati? Io credo che per la maggior parte di noi incel sia la seconda. Per la maggior parte di noi non sarebbe un problema impegnarci per qualcosa che non abbiamo ottenuto all'inizio semplicemente per la durezza del gioco. Ma tutt'altra storia è scoprire che si è fallito in un gioco in cui non solo è dura, ma in cui il premio è marcio dentro.