Archangel 95
Well-known member
Ovviamente, meglio specificarlo, con il presente post non sto giustificando in alcun modo né istigando alcuna forma di violenza verso le donne
Questa storia però é emblematica del fatto che ci sia una disparità di trattamento enorme fra uomo e donna, specialmente dal punto di vista legale, dimostra che sposarsi é un suicidio per l'uomo contemporaneo e infine, parere personale, credo dovrebbe far riflettere sul grado di stress che un uomo deve sopportare in determinate situazioni, come appunto una separazione o divorzio. Citando il film Joker: "questa società farebbe impazzire chiunque". Ecco la storia:
Mia collega di lavoro, romena, classica fighettina ignorantissima sul 6/6+, sempre vestita finto Gucci, sposata con un figlio, lei cameriera e lui lavoro da operaio. Appena nasce il bambino lei mi fa "ho messo subito da parte mio marito", intendendo il lato affettivo naturalmente. Poi, per motivi che però non so, loro due divorziano: lei va in tribunale per chiedere l'affidamento totale del figlio ( contro la volontà del marito, che non voleva passare per tribunali nella separazione) e il giudice ( donna) le da tutto quello che chiede: casa, affidamento e contributi da parte del padre. Il marito però ha fatto la cazzata di non presentarsi in tribunale da quel che so. In seguito, Lei svende la casa che avevano comprato assieme per pochi soldi per andarsene in un appartamento a vivere col bambino, nel mentre suo ex deve fare 2 lavori per pagare tutte le spese e gli alimenti. Da quel che dice sta qua, ha fatto in modo che il padre non possa più vedere il bambino in quanto lei ha l'affidamento totale. Che io sappia il padre non ha precedenti penali ne niente, comunque. Ah dimenticavo: lei si é presa pure la macchina, classica Mercedes enorme da romeni. Nel mentre, se ho intuito bene, sta qua si sta già facendo sbattere da un altro romeno che cornifica così sua moglie. Per concludere, ciliegina sulla torta, sta qui mi ha detto settimana scorsa che vuole addirittura passare per l'anagrafe per cambiare il cognome a suo figlio in modo tale abbia il suo e non più quello di suo marito, che sarebbe padre biologico del bambino appunto.
Ora, una domanda davvero cruda che vi faccio: ma se sto pover'uomo sbarellasse e ammazzasse sta qui cosa ci sarebbe da dire? Se una persona viene spinta al limite ( e credo sto poveretto stia passando momenti psicologici davvero pesantissimi) come si può pretendere che su milioni di casi non ci sia nessuno che vada di matto? Una simile pressione può essere ritenuta "normale" in una società civile? La cosa tragicomica é che se sto qua, o un uomo in una condizione analoga, ammazzasse sua ex, ecco che i giornali glisserebbero bellamente tutta la storia che vi ho raccontato, ma scriverebbero solo "ennesimo femminicidio, uomini che non accettano la separazione ecc..."
A voi la parola...
Questa storia però é emblematica del fatto che ci sia una disparità di trattamento enorme fra uomo e donna, specialmente dal punto di vista legale, dimostra che sposarsi é un suicidio per l'uomo contemporaneo e infine, parere personale, credo dovrebbe far riflettere sul grado di stress che un uomo deve sopportare in determinate situazioni, come appunto una separazione o divorzio. Citando il film Joker: "questa società farebbe impazzire chiunque". Ecco la storia:
Mia collega di lavoro, romena, classica fighettina ignorantissima sul 6/6+, sempre vestita finto Gucci, sposata con un figlio, lei cameriera e lui lavoro da operaio. Appena nasce il bambino lei mi fa "ho messo subito da parte mio marito", intendendo il lato affettivo naturalmente. Poi, per motivi che però non so, loro due divorziano: lei va in tribunale per chiedere l'affidamento totale del figlio ( contro la volontà del marito, che non voleva passare per tribunali nella separazione) e il giudice ( donna) le da tutto quello che chiede: casa, affidamento e contributi da parte del padre. Il marito però ha fatto la cazzata di non presentarsi in tribunale da quel che so. In seguito, Lei svende la casa che avevano comprato assieme per pochi soldi per andarsene in un appartamento a vivere col bambino, nel mentre suo ex deve fare 2 lavori per pagare tutte le spese e gli alimenti. Da quel che dice sta qua, ha fatto in modo che il padre non possa più vedere il bambino in quanto lei ha l'affidamento totale. Che io sappia il padre non ha precedenti penali ne niente, comunque. Ah dimenticavo: lei si é presa pure la macchina, classica Mercedes enorme da romeni. Nel mentre, se ho intuito bene, sta qua si sta già facendo sbattere da un altro romeno che cornifica così sua moglie. Per concludere, ciliegina sulla torta, sta qui mi ha detto settimana scorsa che vuole addirittura passare per l'anagrafe per cambiare il cognome a suo figlio in modo tale abbia il suo e non più quello di suo marito, che sarebbe padre biologico del bambino appunto.
Ora, una domanda davvero cruda che vi faccio: ma se sto pover'uomo sbarellasse e ammazzasse sta qui cosa ci sarebbe da dire? Se una persona viene spinta al limite ( e credo sto poveretto stia passando momenti psicologici davvero pesantissimi) come si può pretendere che su milioni di casi non ci sia nessuno che vada di matto? Una simile pressione può essere ritenuta "normale" in una società civile? La cosa tragicomica é che se sto qua, o un uomo in una condizione analoga, ammazzasse sua ex, ecco che i giornali glisserebbero bellamente tutta la storia che vi ho raccontato, ma scriverebbero solo "ennesimo femminicidio, uomini che non accettano la separazione ecc..."
A voi la parola...