Buongiorno a tutti, sono un nuovo utente, scrivo qui per la prima volta. Ho letto qui e li il blog e vorrei raccontarvi anch'io episodi della mia vita da brutto, e questa diciamo condensa alcune caratteristiche comuni, come l'esclusione, la frustrazione, la disparità di trattamento. Non saprei dirvi quanto sono brutto perché non ho ancora imparato a padroneggiare i metodi di valutazione, ma benché non lo sia eccessivamente, ho una combinazione di proporzioni,forme del cranio , postura , unito ad una voce "fessa" e nasale che mi rendono particolarmente sgradevole. Calvizie precoci e una fotogenia sotto zero (cosa che non sempre va di pari passo con la bruttura)
Cominciamo:
Avevo circa 30 anni, e decisi di partecipare ad un corso di approfondimento sulle atrocità compiute da una certa nazione mittel europea durante la seconda guerra mondiale, ai danni di una certa confessione religiosa che , ironia della sorte proprio ora sta perpetrando un genocidio contro un popolo che lei stessa definisce brutto (e perciò cattivo), ma questa è una altra storia.
Intraprendere questo percorso formativo mi avrebbe portato insieme ad altri , su un mezzo di trasporto su rotaia, ragazzi soprattutto, a visitare per alcuni giorni, in gennaio, i luoghi dove si sono verificati gli eventi. Questo corso era finalizzato ad entrare a fare parte del team di accompagnatori che avrebbero dovuto seguire i ragazzi e ragazze, liceali, in visita. Avevo due amici, belli, che erano già dentro da anni, e in questa settimana di "svago" in Polonia ne approfittano per approcciarsi (loro si con facilità) alle giovani e ingenue ragazze dei gruppi.. con limonare già in viaggio e soddisfacenti scopate nelle stanze di hotel.. sempre con ragazzine che cadevano ai loro piedi. Speravo all'epoca di poter raccogliere anch'io qualcosina da tutta quella abbondanza, ma i miei sogni si sono infranti al colloquio finale, quello che doveva validare la mia capacità di poter essere ammesso a questa attività, non retribuita naturalmente.
Il mio ultimo colloquio lo avrei sostenuto davanti ad una ragazza suppergiu della mie era. Mi accoglie già visibilmente seccata, e dopo avermi fatto una domanda, e per tutto il tempo successivo durante le mie risposte (che dopotutto erano articolare e motivate da un vero interesse) lei in maniera estremamente maleducata e ininterrotta, ha dedicato il suo tempo a grattare con l' unghia una macchia dallo schermo del suo smartphone.. senza pressoché mai guardarmi in faccia. Alternava questa attività con giocare compulsivamente col cordoncino del medesimo, guardando o il tavolo o dietro di me. Finita la mia esposizione, mi ha liquidato dicendo che era molto difficile che io fossi ammesso, perché c'erano altri candidati e i posti pochi. Non ebbi mai più notizie. Qualche giorno dopo ripassai con i suddetti amici e vidi che lei accoglieva loro con estrema cordialità, con baci e abbracci. Vidi poi che il team degli accompagnatori era formato soprattutto da bellocci e comunque persone molto in sintonia tra loro. Ho realizzato dopo che questa bella squadra era formata da persone che venivano accomunate dal desiderio di fare festa, di uscire la sera per bere e soprattutto per interessarsi alle ragazze.. tanto gli scolari erano comunque accompagnati dai loro insegnanti. Loro erano lì principalmente come supervisori.
In conclusione: ho visto come i miei amici, decisamente affascinanti, erano ottimamente accolti nonostante non avessero nessuna competenza particolare. Ho visto come io fossi stato snobbato, mi fosse stata negata questa esperienza palesemente perché sarei stato una macchia in questa bella comitiva. Sostanzialmente avrei fatto il mio lavoro rompendo l'equilibrio che si era formato.
Concludo dicendo che uno dei miei due amici ha richiesto espressamente, con modi scherzosi e affabili, alla tizia del colloquio, che venisse ammessa a partecipare una bella ragazza che lui aveva già addocchiato prima.. cosa che poi si è verificata. Provo solo ad immaginare che piega avrebbe preso la situazione se fossi andato io a chiedere una cosa del genere.. immagino lo squallore con cui mi avrebbero guardato.. come a dire " come ti permetti tu, brutto,!"
Grazie per l'attenzione
Cominciamo:
Avevo circa 30 anni, e decisi di partecipare ad un corso di approfondimento sulle atrocità compiute da una certa nazione mittel europea durante la seconda guerra mondiale, ai danni di una certa confessione religiosa che , ironia della sorte proprio ora sta perpetrando un genocidio contro un popolo che lei stessa definisce brutto (e perciò cattivo), ma questa è una altra storia.
Intraprendere questo percorso formativo mi avrebbe portato insieme ad altri , su un mezzo di trasporto su rotaia, ragazzi soprattutto, a visitare per alcuni giorni, in gennaio, i luoghi dove si sono verificati gli eventi. Questo corso era finalizzato ad entrare a fare parte del team di accompagnatori che avrebbero dovuto seguire i ragazzi e ragazze, liceali, in visita. Avevo due amici, belli, che erano già dentro da anni, e in questa settimana di "svago" in Polonia ne approfittano per approcciarsi (loro si con facilità) alle giovani e ingenue ragazze dei gruppi.. con limonare già in viaggio e soddisfacenti scopate nelle stanze di hotel.. sempre con ragazzine che cadevano ai loro piedi. Speravo all'epoca di poter raccogliere anch'io qualcosina da tutta quella abbondanza, ma i miei sogni si sono infranti al colloquio finale, quello che doveva validare la mia capacità di poter essere ammesso a questa attività, non retribuita naturalmente.
Il mio ultimo colloquio lo avrei sostenuto davanti ad una ragazza suppergiu della mie era. Mi accoglie già visibilmente seccata, e dopo avermi fatto una domanda, e per tutto il tempo successivo durante le mie risposte (che dopotutto erano articolare e motivate da un vero interesse) lei in maniera estremamente maleducata e ininterrotta, ha dedicato il suo tempo a grattare con l' unghia una macchia dallo schermo del suo smartphone.. senza pressoché mai guardarmi in faccia. Alternava questa attività con giocare compulsivamente col cordoncino del medesimo, guardando o il tavolo o dietro di me. Finita la mia esposizione, mi ha liquidato dicendo che era molto difficile che io fossi ammesso, perché c'erano altri candidati e i posti pochi. Non ebbi mai più notizie. Qualche giorno dopo ripassai con i suddetti amici e vidi che lei accoglieva loro con estrema cordialità, con baci e abbracci. Vidi poi che il team degli accompagnatori era formato soprattutto da bellocci e comunque persone molto in sintonia tra loro. Ho realizzato dopo che questa bella squadra era formata da persone che venivano accomunate dal desiderio di fare festa, di uscire la sera per bere e soprattutto per interessarsi alle ragazze.. tanto gli scolari erano comunque accompagnati dai loro insegnanti. Loro erano lì principalmente come supervisori.
In conclusione: ho visto come i miei amici, decisamente affascinanti, erano ottimamente accolti nonostante non avessero nessuna competenza particolare. Ho visto come io fossi stato snobbato, mi fosse stata negata questa esperienza palesemente perché sarei stato una macchia in questa bella comitiva. Sostanzialmente avrei fatto il mio lavoro rompendo l'equilibrio che si era formato.
Concludo dicendo che uno dei miei due amici ha richiesto espressamente, con modi scherzosi e affabili, alla tizia del colloquio, che venisse ammessa a partecipare una bella ragazza che lui aveva già addocchiato prima.. cosa che poi si è verificata. Provo solo ad immaginare che piega avrebbe preso la situazione se fossi andato io a chiedere una cosa del genere.. immagino lo squallore con cui mi avrebbero guardato.. come a dire " come ti permetti tu, brutto,!"
Grazie per l'attenzione
