la frase che mi ha colpito e fatto riflettere di più è:
Come ho avuto modo di constatare più volte, le sventurate che cadono in mano agli psicanalisti
diventano definitivamente e letteralmente inutilizzabili.
Questa conseguenza non va considerata come un effetto secondario della psicanalisi, bensì come il suo scopo principale.
Con l'alibi della ricostruzione dell'io, in realtà gli psicanalisti procedono a una scandalosa demolizione dell'essere umano.
Innocenza, generosità, purezza...
tutto ciò viene rapidamente triturato dalle loro rozze mani.
Gli psicanalisti, pinguamente remunerati, supponenti e stupidi,
annientano definitivamente nei loro cosiddetti pazienti
qualunque attitudine all'amore,
sia mentale che fisico;
in pratica si comportano da veri e propri nemici dell'umanità.
Spietata scuola di egoismo,
la psicanalisi sfrutta con agghiacciante cinismo le brave figliole un po' smarrite e le trasforma in ignobili bagasce dall'egocentrismo delirante
Meschinità, egoismo, arrogante ottusità, completa assenza di senso morale, cronica incapacità di amare:
ecco il ritratto esaustivo di una donna "analizzata".
(pp. 100-101)
Riflettendo su quanto scritto dall'autore, mi sono ritornate in mente 2 mie ex che avevo alle superiori che,
proprio dopo le sedute psicologiche, divennero bestialmente disumane.
Una, sensibile e dolcissima, divenne una cagna mostruosa.
L'altra un tempo amabile e semplice, divenne via via sempre più fredda e cinica, nonché altezzosa ed egocentrica.
Oggi ancora bellissima è tuttavia sola, dopo averla amata per anni ho avuto modo di conversare insieme di recente,
la trovo sempre attraente ma non mi trasmette più niente, è come se avesse perso quella purezza che vedevo un tempo.
Non le ho mai più scritto.