Ferragosto a Capalbio

Vomitorio

Well-known member
(racconto surreale incel del Vate)

Oggi, impenitente e propositivo, mi alzavo presto alle 4:00 per compiere la mia missione estiva memorabile in una nota spiaggia frequentata da sinistri, Capalbio, un covo sinistroide manovrato da poteri forti nelle mani dei soliti pupazzi servi di Soros...
Scendevo dal letto animato dai migliori propositi, inforcando gli infradito cinesi rosa comprati in offelta per 1 euro al paio dal cinese muso giallo sotto casa che puzza di aglio di Guangdong e topini neonati fritti.
Mi avviavo verso il cesso, completamente ignudo, perché sono come voi, povery, e non ho aria condizionata a parte quando scorreggio ed avendo le gambe sudate sento la "frescura" passeggera ed effimera, come la fedeltà di una np femminista dai capelli fucsia quando vede un chaddone in strada.
Ero quasi arrivato al cesso che li avvenne il fattaccio, presagio nefasto, ovvero iniziai a sciordarmi addosso ad un metro dalla tazza, tanto era potente la botta di gas per aver bevuto la sera prima 1.5 litri di limoncello dell'Eurospin con 2 litri della loro Cola "leggermente" gassata, sebbene avessi scorreggiato per tutta la notte finendo per strappare anche le lenzuola ad ogni bomba che tiravo.
E niente, mi sono cagato addosso e quindi poi dopo aver pulito il pavimento alla meglio col mocio, in quanto non dispongo di tecnologie speciali quali la segatura o tanta carta igienica e colla vinilica... mi lavavo , docciandomi tutto con bagno schiuma economico cinese "Vento di lose" , scritto proprio così, per coglionare gli acquirenti italioti, che però avevo acquistato a buon prezzo, a soli 30 centesimi sempre dal fidato cinese puzzolente cing chong che ogni tanto mette queste offerte lampo, nel senso che sarebbe da pisciargli in faccia ma, noi povery, siamo abituati a soffrire e comprare le peggio cose, pur di sopravvivere.
Mi vestivo della amata tuta gold, sebbene sia Agosto, porca troia, e faccia un caldo tale da squagliare anche l'asfalto delle strade già alle 6 di mattina, ma non avevo altro di pulito e non sciordato di fresco con aromi pungenti inadatti a frequentare materiale rotabile senza essere notati. Mettevo la mitica catenazza di oro finto comprata dal napoletano in stazione centrale a Milano, poi immolavo il mio porcello salvadanaio a Thor, dio del tuono, in ossequio alle scorregge della notte prima... ed ivi trovavo la fantasmagorica somma di euro 14, tutta salute. Di fatto avevo già i biglietti per i treni, preparati da mesi e mesi, come in una operazione militare speciale con la Z, che ti coglie di sorpresa alle spalle e te lo butta, quando meno te lo aspetti.
Uscivo, transitando nel portone senza incontrare anima viva e mi dirigevo alla stazione per prendere il treno.
La città di notte appare in tutta la sua vera essenza di fogna noir, con zoccole, di ambo i tipi, spacciatori, negrume vario e delinquenti, meltingpot all'italiana in salsa sinistra purulenta, dato che io non vivo in ZTL e vedo queste forme oscure nella notte, anzi di alcuni vedo solo occhi e denti, perché sono negri e si confondono con le tenebre...
Schivando le profferte generose di pusher e mignotte arrivo in stazione alle 5:30 e prendo il treno. Appena salgo è già pieno di maranza, zoccolette dei centri sociali, tossichelle varie, vecchi rincoglioniti e tutto uno stuolo di marmaglia sinistra, di un noto , quanto inutile ed autoreferenziale, sindacato dei compagni, si, insomma, quelli che fingono di curare gli interessi dei lavoratori per metterglielo al culo ottenendo vantaggi personali come non lavorare, andare in pensione con la pensione del sindacato, farsi il giro sociale, avere ambizioni politiche, chiavarsi qualche extracomunitaria ecc. cioè , si, sto parlando della merda del mondo, in salsa sinistra estremista barricadera contro il governo, se di destra. E proprio tra questi finti compagnucci avevo il posto, in mezzo a loro, posto finestrino, circondato da una laida vecchiarda coi capelli rossi tipo strega di biancaneve affianco, poi un lardone di merda barbuto tipica faccia da ottenebrato sinistro ed una più giovane che avevo di fronte, con piercing al naso ed alle orecchie e tatuata ovunque, che mi sarei pure sbattuto li nel vagone perché sicuramente troia ma che, alla vista, mi dava ribrezzo per il volume di sinistrume condensato in quella popputa nasona sinistra, sicuramente figlia di papà di qualche borghese del cazzo e finita ad occupare case dopo essere stata catturata nell'orbita di qualche centro sociale ripieno di spaccini.
Stavo sulle mie mentre il treno partiva e questi parlavano fra di loro di "diritti", di ricchionazzi, di lesbiche, di atleti froci delle olimpiadi ecc. ecc. e mi ero portato pure le cuffiette che stavo per mettere quando la zoccola di fianco mi fa: "E tu, compagno, non ti ho mai visto alla sede del sindacato, da quanto sei iscritto ?" Li faticavo a spiegare di non essere iscritto alla loro merda di sindacato finto ipocrita mercantile e patetico e anche accennando al fatto che l'unica volta che c'ero capitato per sbaglio avevo trovato 12 cingalesi prima di me a cui stavano facendo le carte false per fargli avere il reddito di fannullanza... Solo che, circondato da sinistri, in numero soverchiante, in pratica un vagone pieno di rossi invasati, non potevo uscirne vivo se avessi cominciato a parlare di quanto è ridicolo e tossico il femminismo, di come si dovrebbe tornare subito al patriarcato e che gli atleti froci no grazie, gli facessero la visita per vedere se hanno la figa o una mazza da 30cm, e vaffanculo al politically correct.
Tuttavia lo spirito di sopravvivenza ha prevalso, per cui poi dico fingendo un accento del centro italia "Sono un compagno di Roma, sono stato qui in vacanza ed ora vado a Capalbio per il ferragosto, da bravo compagno, appena arriviamo a Roma prenderò un Fuckbus per andare direttamente li spendendo poco, che, sapete, sono un povero metalmeccanico proletario tartassato sfruttato, compagni, non posso permettermi l'aereo per andarci e mi tocca il Fuckbus, che è per noi del popolo...".
A quel punto i sinistri si sciolsero ed iniziarono a trattarmi benissimo, offrendo cibi e bevande e, cosa alquanto miracolosa, la tossica tatuata mignotta, di nome Chiara, coi piercing mi faceva pure occhioni dolci...
Tutta una tirata fino a Roma con questi che dovevano andare ad una manifestazione contro la violenza di genere ed io che li perculavo es. quando mi dicevano "Compagno, non pensi che per lo stupro ci dovrebbe essere l'ergastolo basandosi sulla sola testimonianza della sola donna ?" e li mi scatenavo rispondendo assurdità del tipo "Compagni, ma scherziamo ? L'ergastolo è poco, alla prima denuncia bisogna castrarli con le tenaglie che si usano per le tagliare le catene! Zac e lo stupratore uomo tossico figlio del patriarcato medievale non potrà più nuocere!"
Vedevo Chiara, pensando che fossi un cuck obbediente femministo zerbino e gli altri due compiaciuti, sia il cuckone barbuto (sicuramente depallato a 12 anni, cioè eunuco) che la strega del mare coi capelli rosso brambillo e che usava sempre il femminile per declinare sindaca, presidenta, avvocata, ingegnera... e li il sangue mi ribolliva come lava dell'Etna in eruzione, come se mi stessero pungendo mille scorpioni ad ogni frasetta woke loro, ad ogni termine insulso, meschino e vandalo della lingua italiana come "intersessuale"...
Intanto mangiavamo e bevevamo, mi hanno offerto panini con frittata, con porchetta, con prosciutto, financo una cheesecake pesantissima che aveva preparato la strega del mare e che era contenuta in un coso di plastica con l'emblema del sindacato loro, che evidentemente usano per portarsi il cibo, dato che gli piace il magna magna a questi infami mangia pane a tradimento...
Il tutto innaffiato di birra Moretti, in onore di un loro idolo... tipo che me ne hanno offerte un paio di litri...
Alla fine arriviamo a Roma, la tossica, Chiara, è talmente invaghita che mi chiede se può venire con me a Capalbio col Fuckbus, al che io, meravigliato, le dico di si, mentre gli altri due sinistri ridacchiano ed io presagendo che può scapparci qualcosa di losco e trasgressivo, tentato dalle zinne sinistre e dal suo culo che pare duro come l'inverno sovietico nei gulag, e che quelle merde di Fuckbus non li vuole usare nessuno davvero, la gente li evita, sono scomodi, puzzano loro, puzzano i passeggeri e puzza pure il cesso chimico e quindi penso che troverà posto e potremo stare vicini, vicini abbanstanza per approfondimenti culturali su Marx e per mostrargli il mio Capitale...
E così lei saluta il tricheco barbuto con camicia rossa e la strega del mare e viene via con me, conquistata dal mio eloquio da infiltrato di potere operaio e lettore avido de "il Manifesto"...perché, ebbene si, sono un genio del mimetismo ed i camaleonti mi fanno un baffo al cazzo, col ricciolo.
 
Arriviamo al Fuckbus e ci sono posti, per cui lei, da vera femministella insiste per pagarsi il biglietto, anche se io mi ero offerto, pure avendo solo 14 euro ma senza dirglielo che le mie finanze sono così esigue, dunque alla fine paga, da femminista italiota incoerente, il suo biglietto, come se fosse una femminista vera ! Sono stupito, shokkato, quasi terrorizzato ma fingo indifferenza, per non farmi sgamare...
Saliamo sul Fuckbus e ci sediamo affianco in fondo, con file semi deserte. Una volta partiti lei comincia a pomiciarmi e strusciare le poppe e mi viene un cazzo lungo in mutande come dice Bello Figo, che quasi mi strappa la tuta gold e poi la faccenda si complica perché mi cala la tuta gold e comincia a spompinarmi proprio li, sui sedili del Fuckbus, mentre dalle file avanti qualcuno si gira e devo fingere indifferenza e che non sta succedendo niente, anche se Chiara mi sta rigando la cappella coi dentoni per la troppa foga. Diciamo che per una mezz'ora sudo freddo perché rischiamo di farci buttare giù dal Fuckbus dai controllori che cominciano a nutrire sospetti, perché qualcuno non si fa i cazzi suoi. Così dopo aver sborrato la tizia in faccia ed il sedile di fronte le dico di ricomporsi e quindi prende un fazzolettino e si pulisce alla meglio per poi andare al cesso...
Li però sono colto da un raptus e la seguo in quel puzzume e ci infiliamo in due nel cesso del Fuckbus e, una volta dentro, la metto a pecora in quello spazio angusto e comincio a montarla stile muflone in calore mentre ad ogni curva rischiamo che lei finisca con la faccia nel cesso come nei più classici film di Rocco...
La tizia viene un paio di volte e poi la sborro dentro a rischio di produrre futuri comunistoidi arrichhionati servi di Soros...
ma c'è poco spazio e non ho fatto in tempo a sfilarlo che praticamente l'ho farcita come un bignè.
Insomma, ci ricomponiamo, pure perché fa un caldo del cazzo e c'è puzza di merda e roba chimica e poi usciamo fingendo indifferenza mentre due negri passeggeri ci osservano ridacchiando e dicendo "Mbonbo kata nganga" e mimando gesti con braccio come a dire che l'avevo pompata bene...forse perché si sentiva lei che ansimava e godeva da dentro al cesso, o forse, semplicemente, i due negroni sono abbastanza evoluti da capire che uno ed una entrano insieme in un cesso sporco per scopare, anche se dubito che siano mai entrati in una discoteca nello Zambia.
Comunque, torniamo in fondo al Fuckbus ed alla fine ci addormentiamo, che il viaggio è lungo. Ci risvegliamo a Capalbio, davanti alla spiaggia e quindi scendiamo portandoci dietro le poche cose che abbiamo, tra cui i miei teli mare, che mi ero portato assieme al costume, lei ha un bikini nello zaino ma alla fine siamo costretti a prendere un ombrellone e due sdraio alla modica cifra di 150euro, che io non ho ma è sempre lei, la sinistra, che si offre di pagare e poi mi racconta che suo padre è un cummenda del nord pieno di soldi, che ha 4 case intestate, una mercedes e tre schiav... ehm domestiche filippine che le sbrigano le faccende.
Al che però io le contesto che non è da compagneri avere la servitù ma interviene un noto politico dall'ombrellone affianco e dice : "Ma quello lo diciamo in TV per i beoti, su questa spiaggia tutti i compagni hanno domestici che gli puliscono il bagno e sbrigano le faccende. Non penserai che delle donne forti ed emancipate poi cucinano, lavano e stirano."
Chiara sembra un poco in imbarazzo ma alla fine è già pomeriggio inoltrato, facciamo il bagno circondati dalla elité di magnoni di sinistra, ci sono pure quelli che hanno messo parenti ed amici in parlamento per guadagnare di più. Tutti li, chiudo gli occhi per astrarmi da quella visione decadente ed uso solo il tatto per tastare culo e poppe della tizia, che ormai, evidentemente, è innamorata dato che mi bacia in continuazione con la lingua davanti agli altri sinistri di tutto il mondo...
Si torna in spiaggia, solo che li succede l'imponderabile:
mi viene una mega diarrea esplosiva come una eruzione del Vesuvio e vorrei trattenermi per arrivare ai cessi ma la sabbia è a 6000 gradi celsius ed ustionerebbe anche un pigmeo del deserto e sono lontanissimi. Il mare è impraticabile perché cagando li i sinistri e la tizia noterebbero la scia ed alla fine sono attimi.
Sto scoppiando, dolori lancinanti, sento ribollire la panza come una pentola di ragù napoletano da 6 litri, non posso fare a meno che calarmi il costume e dirigere il getto verso i sinistri, cercando di evitare Chiara.
Li prendo in faccia ed è un fuggi fuggi generale con scene orribili e raccapriccianti di sinistri che svengono , sdraio imbrattate o con la sagoma bianca del sinistro che è stato appena dipinto di sciorda bollente, gente che sviene, Chiara che scappa inorridita gridando "patriarcatoh ! aiuto ! fermatelo !" mentre non si contano i "feriti", gli svenuti, gli "intossicati" di sciorda perché l'hanno beccata quando avevano la bocca aperta per parlare o stavano dormendo sulla sdraio. Le sinistre urlano "misogino ! patriarcatoh! prendetelo !!"
Li grido "Bastardi, sono un incel! Sinistroidi del cazzo, beccatevi sta merda! Non mi avrete mai !"
Dopo aver liberato 10 litri di sciorda puzzolente la spiaggia è diventata un deserto, solo gli svenuti ed i feriti che si lamentano sono ancora fra gli ombrelloni. Le elitè sono sconfitte ma al prezzo che Chiara si è resa conto che non appartengo al suo mondo e quindi fine delle palpate e scopate selvagge sul Fuckbus...
Si avviciano bagnini inferociti e polizia locale che cercano di prendermi ma sguscio via come un serpente ed entro in acqua ed a nuoto fuggo.
Non vi racconterò delle peripezie per tornare a casa con addosso solo il costume ma quando rientro il giorno dopo al mio palazzo trovo la "portiera" (un trans) che mi fa:
"Hai visto ? A Capalbio un pericoloso incel ha fatto un attentato a quelli della sinistra smerdandoli!" e rispondo : "Ma figurati! saranno le solite esagerazioni estive dei giornali, che non hanno notizie e non vendono se no! Tu continua a scopare che vai benissimo..." (indicando le scale)
Entro in casa, sono esausto, ho ancora il costume sciordato ma sono troppo stanco per farmi il bidet, così faccio come i mangiaranocchie, e vado a letto così. Che tanto la vita è una merda e domani si ricomincia.
 
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