Gaza
- Autore discussione Tintorera
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ramoSecco
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infatti non erano cristiani credenti
ramoSecco
Well-known member
agli americani nativi e' andato di lusso ad essere stati conquistati dall'uomo bianco. Almeno qualcuno ne e' rimasto vivo. Ed era successo centinaia di anni fa. Oggi siamo nel 2025 e c'e' ancora qualcuno (i mussulmani) che vogliono fare un genocidio (prima contro gli ebrei, dopo gli altri).
Rispondi alla domanda, metti sullo stesso piano i norvegesi e quelli dell'isis?
I mussulmani hanno avuto per secoli sotto di loro la Spagna, la Grecia, e tutto il nord Africa, non mi pare che ad oggi non esistano più spagnoli, greci o nordafricani.
Per rispondere alla tua domanda: quelli dell'isis e i norvegesi sono entrambi esseri umani, entrambi capaci di orrori indicibili se la situazione e il contesto geopolitico lo richiedesse. Gli antenati recenti degli attuali nordici scandinavi hanno commesso robette piuttosto raccapriccianti nel corso della storia. Per motivi geopolitici e puramente situazionali un norvegese non ha alcun interesse a piazzare bombe attualmente. Un membro dell'Isis sì. Questa è statisticamente tutta e sola la differenza.
ramoSecco
Well-known member
pero' sono 1400 anni che cercano di fare il genocidio degli ebrei
Alzi la mano chi non ha mai provato a sterminarli. Letteralmente chiunque. Gli antichi romani, gli assiri, gli egiziani, tutta l'Europa cristiana (che li ha accusati di ogni male, dalla peste all'usura), inglesi protestanti inclusi. Sono stati espulsi dalla Spagna, messi al rogo nelle città del sacro romano impero, sterminati dai nazisti. Gli arabi sono solo alcuni tra i tanti. E questo non ha insegnato loro nulla, appunto perché non è che ricevere odio ti renda più buono, semmai il contrario. Ora la situazione si è ribaltata, gli israeliani sono riusciti a crearsi una nazione, a mettere su un potente esercito, e ora fanno esattamente quello che gli altri hanno fatto loro. Semplicemente l'essere umano è fatto così, china la testa davanti a chi è più forte di lui, e schiaccia chi è più debole, almeno quando si ragiona a livello di popoli e geopolitica.
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