Archangel 95
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Un dubbio che mi sto portando dietro da un po' di tempo. E' pazzesco ma, guardando alla situazione attuale ( dal punto di vista sociale, culturale ecc...), la storia passata sembra fantascienza ( farò ragionamenti logici, non complottisti)
Ad esempio, oggi si dice appunto "sarebbe da fare una rivoluzione, però c'è troppo benessere"; oppure "mi rivolterei ma tanto poi la massa non mi seguirebbe". Secondo questa logica allora, che mette prima l'interesse personale e l'individualismo, a scapito di solidarietà collettiva e idealismo, non si sarebbero fatte né la rivoluzione francese né quella russa, per non parlare di tutte le rivolte contadine del medioevo o dell'ottocento cinese.
Pensateci: contadini ignoranti e ( almeno teoricamente) brainwashati da chiesa e propaganda di regimi dittatoriali si ribellavano a un potere distopico, mentre noi stiamo a farci inculare allegramente. Stesso discorso per la rivoluzione francese, dove anzi molti dei partecipanti non erano poi nemmeno così poveri, eppure hanno affrontato la morte lo stesso.
Persino nel medioevo c'erano rivolte e la gente prendeva per il culo i Potenti ( vedesi il ruolo dei giullari, la nascita del carnevale ecc...) mentre oggi la gente è triste e rassegnata in partenza.
Ancora più emblematico per me è poi il decadimento culturale e delle maestrie a cui assistiamo al giorno d'oggi. L'uomo medio infatti è ignorante e non ha voglia di fare un cazzo. Dunque, gli sforzi di un Michelangelo o un Leonardo da Vinci, sia pratici che culturali, oggi sembrano davvero opera di alieni, per non parlare poi di filosofi o grandi pensatori tipo Platone ecc... Tutta roba che appunto sembrerebbe uscita da un film di fantascienza, tanto è magnifica rispetto al degrado attuale.
Inoltre tante altre cose sono davvero pazzesche, come il grado di invidia e maldicenza dei nostri tempi, così come l'assoluta stagnazione culturale e l'odio verso chi sa fare qualcosa e si eleva rispetto agli altri. Nell'ottocento, chi scriveva un bel romanzo veniva giustamente premiato e glorificato, così come in tanti altri campi del mondo della cultura nel passare dei secoli, oggi invece se uno è bravo e crea qualcosa di bello viene immediatamente attaccato, diffamato, sputtanato e gli altri mediocri cercano di trascinarlo all'inferno assieme a loro. E' vero che già Schopenhauer affermava concetti simili, però se questa è sempre stata indole dell'uomo, oggi è di certo molto peggiorata
Potrei andare avanti ancora, ma vorrei intanto leggere dei vostri pareri a riguardo. Grazie
Ad esempio, oggi si dice appunto "sarebbe da fare una rivoluzione, però c'è troppo benessere"; oppure "mi rivolterei ma tanto poi la massa non mi seguirebbe". Secondo questa logica allora, che mette prima l'interesse personale e l'individualismo, a scapito di solidarietà collettiva e idealismo, non si sarebbero fatte né la rivoluzione francese né quella russa, per non parlare di tutte le rivolte contadine del medioevo o dell'ottocento cinese.
Pensateci: contadini ignoranti e ( almeno teoricamente) brainwashati da chiesa e propaganda di regimi dittatoriali si ribellavano a un potere distopico, mentre noi stiamo a farci inculare allegramente. Stesso discorso per la rivoluzione francese, dove anzi molti dei partecipanti non erano poi nemmeno così poveri, eppure hanno affrontato la morte lo stesso.
Persino nel medioevo c'erano rivolte e la gente prendeva per il culo i Potenti ( vedesi il ruolo dei giullari, la nascita del carnevale ecc...) mentre oggi la gente è triste e rassegnata in partenza.
Ancora più emblematico per me è poi il decadimento culturale e delle maestrie a cui assistiamo al giorno d'oggi. L'uomo medio infatti è ignorante e non ha voglia di fare un cazzo. Dunque, gli sforzi di un Michelangelo o un Leonardo da Vinci, sia pratici che culturali, oggi sembrano davvero opera di alieni, per non parlare poi di filosofi o grandi pensatori tipo Platone ecc... Tutta roba che appunto sembrerebbe uscita da un film di fantascienza, tanto è magnifica rispetto al degrado attuale.
Inoltre tante altre cose sono davvero pazzesche, come il grado di invidia e maldicenza dei nostri tempi, così come l'assoluta stagnazione culturale e l'odio verso chi sa fare qualcosa e si eleva rispetto agli altri. Nell'ottocento, chi scriveva un bel romanzo veniva giustamente premiato e glorificato, così come in tanti altri campi del mondo della cultura nel passare dei secoli, oggi invece se uno è bravo e crea qualcosa di bello viene immediatamente attaccato, diffamato, sputtanato e gli altri mediocri cercano di trascinarlo all'inferno assieme a loro. E' vero che già Schopenhauer affermava concetti simili, però se questa è sempre stata indole dell'uomo, oggi è di certo molto peggiorata
Potrei andare avanti ancora, ma vorrei intanto leggere dei vostri pareri a riguardo. Grazie