Gelointenso_isback
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Anche la nipote di Breznev, Ljuba, ha vuotato il sacco sulla dolce vita degli eredi della nomenklatura nel suo libro di memorie “Il mondo che mi sono lasciata alle spalle” (trad. nostra). In questo candido ritratto dell’élite sovietica, Ljuba ha messo a nudo come lei e i figli dei funzionari ricevessero posti di lavoro con poca o nessuna responsabilità e si prendessero il loro tempo per limare le unghie o scrivere poesie. “Alcuni sono andati a fare volontariato in lavori molto duri”, ha scritto, “semplicemente perché non sopportavano la noia”.