Pezzottato
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Origini
Narciso era il figlio del dio fluviale Cefiso e della ninfa Liriope. Fin da giovane, la sua bellezza era racconto che tutti si innamoravano di lui, ma Narciso rifiutava costantemente le attenzioni e l'amore di chiunque.
La profezia di Tiresia
Un giorno, la madre di Narciso chiese al famoso indovino Tiresia se il figlio avrebbe vissuto a lungo. Tiresia rispose che Narciso avrebbe avuto una lunga vita, a patto che non aveva mai conosciuto se stesso.
L'incontro con Eco
Eco era una ninfa innamorata di Narciso, ma, a causa di una maledizione di Era, poteva solo ripetere le ultime parole che le venivano dette. Quando dichiarò il suo amore a Narciso, questi la respinse con durezza. Eco, disperata, si ritirò in una grotta e alla fine svanì, lasciando solo la sua voce.
Il destino di Narciso
Un giorno, mentre vagava nei boschi, Narciso si avvicinò a una fonte e vide la propria immagine riflessa nell'acqua. Innamoratosi perdutamente di questo riflesso, rimase incantato e incapace di allontanarsi. Incapace di consumare l'amore per se stesso, Narciso si lascia morire di fame e sete.
La metamorfosi
Dopo la sua morte, gli dei, mossi a pietà, lo trasformarono in un fiore che da allora porta il suo nome: il narciso. Il fiore cresce spesso vicino alle acque, riflettendo la sua storia.
Temi del Mito
Il mito di Narciso esplora diversi temi, tra cui:
1. **L'amore per se stessi* *: Narciso rappresenta l'eccesso di autostima e l'incapacità di amare gli altri.
2. **Il riflesso e l'identità **: La sua incapacità di riconoscere la propria immagine rappresenta una metafora del non comprendere se stessi e gli effetti delle proprie azioni.
3. **La vanità e la solitudine **: Il mito mostra come l'eccessiva vanità e il disprezzo per gli altri possono portare alla solitudine e alla rovina.
Il mito di Narciso è stato fonte di ispirazione per numerose opere d'arte, letteratura e psicologia, dove il termine "narcisismo" è utilizzato per descrivere una personalità eccessivamente concentrata su se stessa e bisognosa di ammirazione.
Narciso era il figlio del dio fluviale Cefiso e della ninfa Liriope. Fin da giovane, la sua bellezza era racconto che tutti si innamoravano di lui, ma Narciso rifiutava costantemente le attenzioni e l'amore di chiunque.
La profezia di Tiresia
Un giorno, la madre di Narciso chiese al famoso indovino Tiresia se il figlio avrebbe vissuto a lungo. Tiresia rispose che Narciso avrebbe avuto una lunga vita, a patto che non aveva mai conosciuto se stesso.
L'incontro con Eco
Eco era una ninfa innamorata di Narciso, ma, a causa di una maledizione di Era, poteva solo ripetere le ultime parole che le venivano dette. Quando dichiarò il suo amore a Narciso, questi la respinse con durezza. Eco, disperata, si ritirò in una grotta e alla fine svanì, lasciando solo la sua voce.
Il destino di Narciso
Un giorno, mentre vagava nei boschi, Narciso si avvicinò a una fonte e vide la propria immagine riflessa nell'acqua. Innamoratosi perdutamente di questo riflesso, rimase incantato e incapace di allontanarsi. Incapace di consumare l'amore per se stesso, Narciso si lascia morire di fame e sete.
La metamorfosi
Dopo la sua morte, gli dei, mossi a pietà, lo trasformarono in un fiore che da allora porta il suo nome: il narciso. Il fiore cresce spesso vicino alle acque, riflettendo la sua storia.
Temi del Mito
Il mito di Narciso esplora diversi temi, tra cui:
1. **L'amore per se stessi* *: Narciso rappresenta l'eccesso di autostima e l'incapacità di amare gli altri.
2. **Il riflesso e l'identità **: La sua incapacità di riconoscere la propria immagine rappresenta una metafora del non comprendere se stessi e gli effetti delle proprie azioni.
3. **La vanità e la solitudine **: Il mito mostra come l'eccessiva vanità e il disprezzo per gli altri possono portare alla solitudine e alla rovina.
Il mito di Narciso è stato fonte di ispirazione per numerose opere d'arte, letteratura e psicologia, dove il termine "narcisismo" è utilizzato per descrivere una personalità eccessivamente concentrata su se stessa e bisognosa di ammirazione.