Incontro con l'amico dottore di ricerca

Bruciato

Well-known member
In un mondo lontano lontano del Sud di una penisola lontana lontana, in una città dalla squadra di calcio molto rinomata, vado a trovare un amico che dopo aver già avuto la pazza idea di affrontare un dottorato di ricerca, ha avuto anni fa anche la brillante idea di andare avanti per 6 anni ad assegni di ricerca, salvo poi finire col fondoschiena per terra e vivere di lavori precari.
"Allora come ti butta Tizio?"
"Diciamo. E a te?".
"Faccio normalmente schifo come al solito, zero donne, zero appagamento dal lavoro e noto che non hai nemmeno una tanica di benzina con la quale potresti darmi fuoco?"
"Allora ci prendiamo un caffè?"
"Ok, ma mettiamoci dentro pure un pò di sambuca".
Inizia dunque una lunga digressione delle sua misavventure in campo accademico, con racconti di raccomandazioni e affini da far ridere o piangere a seconda dei punti di vista.
"Ma tu hai capito che roba?"
"Tizio, io ho capito, ma fossi in te farei il minimo indispensabile e di pomeriggio praticherei uno sport e di sera andrei nei locali fino a farmi venire a prendere da un carro attrezzi"
"Ma io questo lavoro lo facevo con passione"
"Senti, non prendiamoci in giro, agli occhi di molti siamo dei falliti senza famiglia e senza niente, se potessi emigrerei ma non so quanto questo poi non sia un modo per scappare dai problemi piuttosto che risolverli"
"Abbiamo sbagliato tutto"
"Tizio, abbiamo sbagliato a nascere. Poi abbiamo accumulato errori a non finire. Troppo tempo dedicato al lavoro, ora vivremo da soli; nel migliore dei casi dobbiamo sperare di venire mandati al fronte in un'ipotetica terza guerra mondiale altrimenti preparati al peggio. Stammi a sentire, vivi vicinissimo ad una zona piena di locali, hai soldi, hai il lavoro, lascia perdere le stronxate della ricerca e trovati una femmina"
L'amico ride per un cinque minuti buoni poi dopo una serie di racconti di vicissitudini varie mi saluta dicendo "ciao bell'uomo"
"A tuo fratello", rispondo io.
Fine di un discorso tra disagiati mentali senza un futuro.
 
Più che altro gli conveniva sfruttare il periodo del dottorato di ricerca per andare a festini ogni venerdì sabato e domenica. Poteva farcela. Ora non gli resta che piangere per il tempo perso (come noi del resto).
 
Indietro
Top