Intelligenza artificiale e impatto sul futuro delle nostre vite

nocibogourmet

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La giornata lavorativa almeno di 8 persone su 10 in Italia è sostanzialmente inutile. Quello che faccio io, ossia fare prestiti e investimenti in banca si può già fare da casa con commissioni più basse.
In generale pochissime professioni non sono a rischio.
Secondo me non conviene più formarsi più di tanto, sgomitare, cercare di fare carriera perché siamo in un epoca in cui il cambiamento è troppo rapido. Negli ultimi 2/3 anni è sempre più chiaro dove si sta andando.
Al momento ai giovani consiglierei di trovare il posticino fisso più sfigato che esista, tipo insegnante di storia o impiegato comunale e parallelamente se i soldi non bastano di fare un canale YouTube, ripetizioni.
Oggi gran parte di quello che fanno avvocati, ingegneri, commercialisti è già totalmente automatizzabile e sarà sempre peggio.
Ad esempio non sbaglia chi prova a costruirsi un personaggio in rete, come influencer, personal trainer.
Alla fine della fiera se fai ad esempio il docente di storia alla secondaria di secondo grado e il maestro di tennis nel tempo libero stai benissimo, fatichi poco e hai il futuro accaparrato.
Incominciamo a capire dove viviamo. Paradossalmente è meno a rischio la professione del balneare, del pizzaiolo, della gran parte degli ingegneri. La gente vive di esperienza e anche se non ha un euro mangia comunque fuori per fare la storia su Instagram infatti.

Siamo all'alba di una grande rivoluzione dalla quale uscirà un grande reddito universale per tutti in 15/20 anni. Prima di ciò gradualmente scomparirà tutto e cambierà il modello di vita. Saremo tutti una sorta di adolescenti continui e la vita sarà basata su viaggi, esperienze, serate. Già stiamo vivendo alla carlona e il lavoro non è più parte fondante nell'identità di una persona, ad una donna non cambia niente se sei cameriere o ingegnere, l'importante è che hai una bella faccia. In generale si lavora più per progetti, per passione, in po' come il cibo nel galateo, non si mangia per appetito, ma per piacere.
 
Sbagliato: la maggior parte dei lavori esistenti sono già ampiamente inutili, sono stati mantenuti per mantenere l'illusione dell'utilità del lavoro e per evitare che le persone si interroghino sul sistema in cui vivono e che chiedano un diverso stile di vita non basato sullo stipendio. Non c'è motivo di credere che le cose cambieranno nei prossimi anni, credere che gli stati si mettano a dispensare redditi di cittadinanza (con quali soldi poi?) è pura utopia.
 
La giornata lavorativa almeno di 8 persone su 10 in Italia è sostanzialmente inutile. Quello che faccio io, ossia fare prestiti e investimenti in banca si può già fare da casa con commissioni più basse.
In generale pochissime professioni non sono a rischio.
Secondo me non conviene più formarsi più di tanto, sgomitare, cercare di fare carriera perché siamo in un epoca in cui il cambiamento è troppo rapido. Negli ultimi 2/3 anni è sempre più chiaro dove si sta andando.
Al momento ai giovani consiglierei di trovare il posticino fisso più sfigato che esista, tipo insegnante di storia o impiegato comunale e parallelamente se i soldi non bastano di fare un canale YouTube, ripetizioni.
Oggi gran parte di quello che fanno avvocati, ingegneri, commercialisti è già totalmente automatizzabile e sarà sempre peggio.
Ad esempio non sbaglia chi prova a costruirsi un personaggio in rete, come influencer, personal trainer.
Alla fine della fiera se fai ad esempio il docente di storia alla secondaria di secondo grado e il maestro di tennis nel tempo libero stai benissimo, fatichi poco e hai il futuro accaparrato.
Incominciamo a capire dove viviamo. Paradossalmente è meno a rischio la professione del balneare, del pizzaiolo, della gran parte degli ingegneri. La gente vive di esperienza e anche se non ha un euro mangia comunque fuori per fare la storia su Instagram infatti.

Siamo all'alba di una grande rivoluzione dalla quale uscirà un grande reddito universale per tutti in 15/20 anni. Prima di ciò gradualmente scomparirà tutto e cambierà il modello di vita. Saremo tutti una sorta di adolescenti continui e la vita sarà basata su viaggi, esperienze, serate. Già stiamo vivendo alla carlona e il lavoro non è più parte fondante nell'identità di una persona, ad una donna non cambia niente se sei cameriere o ingegnere, l'importante è che hai una bella faccia. In generale si lavora più per progetti, per passione, in po' come il cibo nel galateo, non si mangia per appetito, ma per piacere.
Verissimo che alla donna non importa se sei cameriere o ingengnere ma importa eccome se sei capo cameriere o capo ingegnere (alpha) o in entrambe le professioni subordinato (beta), inoltre importa eccome che auto guidi (quindi in entrambi i casi oltre a capo è importante anche propriietario).
Riguardo al reddito universale, verissimo che ci sarà, ma non sarà sufficiente a coprire viaggi auto moto ma solo ed esclusivamente ciò che oggi hanno gli operai ovvero nulla a parte mangiare e dormire (ma mangiare e dormire in case vecchie e non tecnologiche)
 
Mi consento di dissentire, alla donna importa molto la posizione sociale, lo status dell'uomo e' lo specchio del suo valore nella società. Magari si fa la storiella con il cameriere carino, ma per essere mantenuta vuole un dirigente.
 
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