Iscriversi a medicina e chirurgia oppure odontoiatria a 27 anni dopo una laurea in economia e un posto fisso

Dopo una laurea in economia sto pensando di lasciare il posto in banca per andare a insegnare, per lavorare meno e guadagnare quasi uguale. Vedo che chi fa carriera è raccomandato e in generale il settore è morto del tutto. Lo scopo del mio lavoro è di appioppate investimenti ed assicurazioni con pressioni commerciali estreme.
Chiunque non fosse minorato oggi può acquistare ETF con commissioni bassissime invece che dilapidare grandi percentuali del capitale col risparmio gestito dalla banca . Inoltre è sostanzialmente un lavoro di solo vendita, serviamo a portare ricavi soprattutto attraverso persone vecchie e poco colte. Penso che il settore abbia gli anni contati, tipo 7 o massimo 10 e poi la regolamentazione più stringente non andrà più a permettere cose tipo MiFID fatte apposta per vendere e le persone un po' piano piano si renderanno conto. Vedo il mio futuro a vendere polizze nelle case (offerta fuori sede) a 55 anni per due spicci in giro con la macchina, se non è finito proprio il lavoro.

Io pensavo di stoppare questo lavoro mentre stavo a scuola ed usare permessi veri presenti nel pubblico per fare una laurea in medicina oppure odontoiatria e finalmente migliorare la mia condizione economica e anche sociale. A mio avviso odontoiatria è un po' meno lunga e magari anche riconoscessero idoneità inglese, qualche esame a scelta e informatica significa che un primo metro nella lunga "escursione" sarebbe fatto.

Ditemi la vostra, considerando che a scuola avrò una miriade di permessi e che comunque ho una capacità di memorizzazione e di studio fuori dal comune.
 
Secondo me stai un po' limitando le possibilità, visto la laurea. Sono d'accordo che la tua mansione attuale è abbastanza squalificante. In pochi lo farebbero se avessero alternative. Hai considerato altra mansione o dipartimento nella banca? Ad esempio il private banking è una cosa vicina ma altro mondo rispetto a fregare le nonne.
 
Dopo una laurea in economia sto pensando di lasciare il posto in banca per andare a insegnare, per lavorare meno e guadagnare quasi uguale. Vedo che chi fa carriera è raccomandato e in generale il settore è morto del tutto. Lo scopo del mio lavoro è di appioppate investimenti ed assicurazioni con pressioni commerciali estreme.
Chiunque non fosse minorato oggi può acquistare ETF con commissioni bassissime invece che dilapidare grandi percentuali del capitale col risparmio gestito dalla banca . Inoltre è sostanzialmente un lavoro di solo vendita, serviamo a portare ricavi soprattutto attraverso persone vecchie e poco colte. Penso che il settore abbia gli anni contati, tipo 7 o massimo 10 e poi la regolamentazione più stringente non andrà più a permettere cose tipo MiFID fatte apposta per vendere e le persone un po' piano piano si renderanno conto. Vedo il mio futuro a vendere polizze nelle case (offerta fuori sede) a 55 anni per due spicci in giro con la macchina, se non è finito proprio il lavoro.

Io pensavo di stoppare questo lavoro mentre stavo a scuola ed usare permessi veri presenti nel pubblico per fare una laurea in medicina oppure odontoiatria e finalmente migliorare la mia condizione economica e anche sociale. A mio avviso odontoiatria è un po' meno lunga e magari anche riconoscessero idoneità inglese, qualche esame a scelta e informatica significa che un primo metro nella lunga "escursione" sarebbe fatto.

Ditemi la vostra, considerando che a scuola avrò una miriade di permessi e che comunque ho una capacità di memorizzazione e di studio fuori dal comune.
Da figlio di due dentisti che odontoiatria non è più il bengodi, già da tempo. Finiresti a fare il "manovale" sottopagato per i vari centri odontoiatrici gestiti da un imprenditore.
 
Se te la senti di studiare, vedi che hai le capacità e la voglia, la concentrazione, tenta!
 
Secondo me stai un po' limitando le possibilità, visto la laurea. Sono d'accordo che la tua mansione attuale è abbastanza squalificante. In pochi lo farebbero se avessero alternative. Hai considerato altra mansione o dipartimento nella banca? Ad esempio il private banking è una cosa vicina ma altro mondo rispetto a fregare le nonne.
Guarda che gli altri sono finiti a a fare il lavoro mio senza posto fisso ma a parcella, o a fare gli amministrativi per 28 k di RAL in aziende fuori regione pagando l'affitto, o nello studio commerciale del padre o a fare finta di lavorare facendo i freelance nel marketing.
Io con 2 k da dipendente sto meglio della media e di tanto.
 
È tutta questione di priorità personali, attinenze individuali, passione interna che spinge al cambiamento e tempo da dedicare, tutto ciò unito però da collante ad un ambiente marcio e saturo, tipico dell'università italiana che si fonda ancora su prerogative baronali ed ultimi raschiamenti del barile per accaparrarsi le ultime risorse disponibili. Ora, tornando a noi, è sostanzialmente questione di doversi turare il naso se ancora si ha un minimo di morale e di etica e chiudere gli occhi di fronte alle solite crudezze sociali che l'ambiente della medicina ti pone di fronte, uno un minimo intelligente e predisposto riesce a completarla a prezzo del tempo, della fatica individuale da dedicare allo studio e un minimo di pensiero critico come malta all'impalcatura. C'è anche da aggiungere che rispetto ad una decina di anni fa la difficoltà richiesta dal corpo docenti per il passaggio degli esami si è notevolmente abbassata per questioni puramente economiche e di attrattattiva, detto brutalmente, puoi anche evitare di farti il culo agli esami e passarli lo stesso, anche con voti alti, le bocciature sono sempre più rare per mantenere la patina pelosa di efficienza fittizia ovvero "siamo tanto bravi, nessuno viene più bocciato, quindi dateci i soldi di finanziamento europeo" con buona pace della preparazione (serpente che si mangia la coda: i docenti si impegnano di meno nella didattica e se ne fregano, gli studenti che vorrebbero imparare si derealizzano e si demotivano vedendo il giocattolo del menefreghismo e la preparazione finale è fortemente inficiata). Le strutture sanitarie sono poi quello che sono dopo vent'anni di tagli e chi ci lavora dentro o è schizzato dallo stress oppure se ne frega altamente, soltanto una minoranza silenziosa regge la baracca con dedizione e disinteresse, persone cui si dovrebbe dedicare un monumento collettivo in mezzo a questo schifo. Per quanto riguarda il fattore economico non credere che sia più come in passato, il 90% dei laureati lavora nel sistema sanitario nazionale con stipendi superiori alla media (con l'anzianità puoi arrivare fino a 3500-4000 euro) ma devi reggere lo stress ed i turni, oltre alla sequela mediatica che ti considera "eroe" al tiggì delle 20 e poi ti lascia completamente allo sbando per il resto della stagione. C'è anche da considerare che il mercato andrà in saturazione nei prossimi anni secondo le statistiche: per molto tempo hanno voluto creare una "casta" simile a quella dei notai ovvero pochi medici laureati, poi si sono resi conto della cazzata e per non far collassare il sistema hanno cercato di metterci una pezza aumentando i numeri della formazione ma non adeguando le strutture ad esse, se nel 2004 erano formati circa 7000 medici all'anno nel 2024 i numeri ne comprendevano circa 22000, con l'aggravante che i presidi ospedalieri ed i posti letto sono stati tagliati in venti anni. Risultato: solita impreparazione per il tirocinio medico, competizione tra studenti per poter apprendere, professori e tutor che se ne sbattono le palle. Venendo a te, dopo tutto questo ben preambolo: ti consiglio di pensarci bene prima di intraprendere una simile scelta, se hai una passione per la materia smisurata e forza di volontà e pelo sullo stomaco (il concetto di umanesimo, su cui in questi tempi ci cagano sopra) hai la strada spianata e puoi tentare. In caso contrario, lascia perdere, ti faresti solamente il fegato amaro nel digerire lo schifo morale (anche se da quel frangente dovresti essere corazzato proveniendo dall'ambito economico), i soldi li fai a prezzo di sacrifici e stress ma non sono minimamente paragonabili alle cifre che sparano i mass media, in parole povere non ci compri lo yacht e la Lamborghini e nemmeno le puttane e lo champagne, ci campi però senza preoccupazioni ed oggi come oggi è un lusso. Avrai anche acquisito le conoscenze teoriche per autoproteggerti da condizioni patologiche quindi se il miglior alleato di te stesso considerando che gli specialisti se ne sbattono se non cacci soldi contanti. Altre considerazioni pratiche: durante il percorso scordati di lavorare a tempo pieno e con permessi, c'è l'obbligo di frequenza e firma alle lezioni quindi o studi o lavori, potresti lavorare solamente nei weekend nei classici lavori come cameriere, per intenderci, ma per il resto ti assorbirà totalmente. Se hai una sede universitaria nella tua città e vivi con i tuoi ti saranno risparmiate molte fatiche accessorie, potranno camparti con la promessa di un avvenire migliore. Punti di vantaggio per te: sei ancora giovane e presumibilmente in forze. In caso contrario a quanto detto, potresti cercare altri sbocchi nel tuo mondo professionale, io non li conosco dato che è un mondo che non mi è mai interessato e che tendo a vedere come disumanizzante talvolta e quindi dovresti anche dover adattare un mindset e conoscenze teoriche nuove, dovresti praticamente resettare e ricostruirti anche come persona. Purtroppo è difficile condensare tutto quanto e me ne rendo conto in poco spazio ma se hai qualche domanda specifica chiedi pure.
 
Indietro
Top