Importate decine di migliaia di donne thailandesi, vietnamite, filippine, cubane, venezuelane e ucraine e fatele sposare agli italiani in cambio della cittadinanza con la clausola che in caso di divorzio nei primi 15 anni verrebbe revocata la cittadinanza.
Facciamola sta cazzo di sostituzione etnica ma al contrario e caghiamo nuovi italiani meticci e mulatti alla faccia dei conservatori e dei razzisti.
In realtà se ci fossero immigrate femmine in quantità nessuno sarebbe contrario all'immigrazione ma anche dire questo è un taboo.
l'avevo proposto nel vecchio forum
secondo me è una idea valida, però cambiando le leggi sul matrimonio/separazione/divorzio...
1) si toglie dalle palle il diritto di famiglia femminista = abolizione del divorzio ecc. ecc. nel senso che per questi matrimoni NON si applicherebbe quello ma il diritto di famiglia ante 1970
2) si importano in massa ucraine, cubane, thai ecc. CON contratto di matrimonio in mano, cioè che quella che arriva qui per permanere in Italia ed avere poi la cittadinanza si deve sposare un dato tizio, ovvio servono agenzie ecc. per mettere in contatto domanda ed offerta, come accadeva in australia con gli immigrati italiani che prendevano moglie "per posta" dall'Italia ; se la np non si vuole sposare si caccia a calci nel culo, senza complimenti, fascette ai polsi, caricata su una nave/aereo e rispedita al mittente
3) si mette freno all'immigrazione illegale, in particolare di uomini es. africani ecc. , con le cattive, cioè si catturano e si mettono nella Guantanamo a Linosa e vaffanculo... così smettono di arrivare questi che competono per la figa qui
4) le italicozze se vogliono potranno sposarsi con le leggi attuali, se trovano qualcuno che se le piglia, così non possono dire che gli si tolgono diritti e vaffanculo pure a loro
5) alle coppie che figliano si danno dei bonus sostanziosi, non mancette, con l'obiettivo es. di 2 figli per coppia (e poi stop bonus se no li farebbero per prendere i soldi) e fine della denatalità, fra 25 anni ci sarebbero un sacco di italiani nuovi, europei, civili ecc.