(Racconto surreale)
Siamo sempre in Paradiso, passò una settimana da quando io assieme a mia moglie Mitsuri e ai nostri figli lasciammo dei fiori sulla statua del leggendario Yoriichi Tsugikuni, il Redpillato più forte di sempre, a volte sia io che mia moglie mentre ci guardavamo dei film nel salotto in casa nostra assieme ai nostri figli, pensavamo alla storia dell'uomo che per poco non sconfisse il progenitore dei demoni chad, e ci domandavamo se Michikatsu, il fratello gemello maggiore di Yoriichi non lo avesse tradito e si fosse unito a lui per affrontare il chad.
Una domenica, ci rechiamo ad un museo per vedere opere d'arte e antichi reperti storici, per gustarci appieno il museo, accompagnammo i nostri figli ad un area giochi per bambini vicina al museo per farli divertire evitando di poterli far annoiare. Lasciati i nostri figli, entriamo nel museo e iniziamo ad esplorarlo senza trascurare ogni quadro/scultura, mentre ci dirigiamo verso la sala successiva, c'era un quadro particolare che attirò la nostra attenzione. Questo quadro raffigurava due persone, rispettivamente un uomo e una donna, vicini l'un l'altro in fin di vita a seguito di una battaglia estremamente feroce e prolungata.
Un dettaglio che notammo subito fu che le persone raffigurate non avevano un volto e la cosa ci fece venire dei dubbi, però, avvicinandoci per vedere meglio il quadro, questo misteriosamente iniziò ad emanare una luce abbagliante e quando finì, le persone del quadro avevano assunto le nostre fattezze, sia io che mia moglie spalanchiamo gli occhi per lo stupore e ci lanciamo un occhiata reciproca. Continuando a guardare il misterioso quadro, improvvisamente appare una specie di portale che ci risucchia catapultandoci dentro il quadro.
Ci ritroviamo nuovamente in Giappone ma nel periodo Taisho, ovvero circa 100 anni fa, negli anni 20'. La prima cosa che facciamo io e mia moglie una volta dopo essere stati risucchiati nel quadro fu domandarci contemporaneamente "Stai bene?", ci accorgiamo che non abbiamo le fedi nuziali e non siamo sposati, ma bensì fidanzati, inoltre, indossavamo degli abiti completamente diversi rispetto a quand'eravamo nel museo. Lei indossava una versione femminile color prugna scuro dell'uniforme dei Redpillati insieme ad un semplice haori bianco che le avevo regalato tempo addietro, a causa del suo corpo formoso e prosperoso e dei vestiti attillati, lasciava in parte sbottonata la parte superiore della giacca e al posto dei tradizionali pantaloni indossava una minigonna a pieghe, delle lunghe calze verdi fino alle cosce e un paio di zōri bianchi con cinturini rosa legati e fissati con un fiocco sul davanti.
Io indossavo la classica uniforme dei Redpillati, una giacca gakuran marrone scuro, una cintura bianca, pantaloni larghi chocho zubon che si estendono fino a formare calzini tabi, un paio di zōri con cinturini rossi e fasce di stoffa bianca avvolte strettamente, il tutto sotto il mio haori azzurro.
Mentre esaminiamo i nostri nuovi abiti, sentiamo dei passi e vediamo un ragazzo col viso pieno di cicatrici e coi capelli grigi rizzati in aria chiederci perché non raggiungevamo gli altri nostri compagni al quartier generale dei Redpillati e insieme a lui c'incamminiamo per raggiungere la destinazione. Una volta arrivati, i Redpillati di rango inferiori ci salutano chinando la testa e dicono "Bentornati Pilastri", Mitsuri è il Pilastro dell'Amore, il ragazzo coi capelli grigi rivelò di chiamarsi Sanemi Shinazugawa e di essere il Pilastro del Vento, mentre io venni a sapere di essere il Pilastro dell'Imprevedibilità, tra gli altri Pilastri ce n'era uno che aveva un volto familiare, si trattava di Free Soul, neo Pilastro della Sciorda. Ci sediamo sulle postazioni a noi assegnate e mentre eravamo occupati di parlare della Redpill assieme agli altri Pilastri, ci fu un improvvisa esplosione provenire dall'altra parte del quartier generale, immediatamente tutti noi Pilastri ci rechiamo correndo più veloce che possiamo per vedere di che si tratta e vediamo che c'è un uomo in piedi rimasto sfigurato per via dell'esplosione, era il progenitore dei demoni chad, Kibutsuji Muzan venuto fin qua per ammazzare il nostro capo e capofamiglia Kagaya Ubuyashiki e assorbire la sorella di un nostro compagno Redpillato in quanto demone immune al sole, accanto a Muzan c'era la np del racconto precedente, Tamayo che gli iniettò un siero per indebolirlo, Ubuyashiki assieme alla moglie, si fece esplodere per ferire gravemente Muzan in modo che tutti noi potessimo ucciderlo.
Tuttavia, poco prima che tutti noi Pilastri attacchiamo Muzan, quest'ultimo ridacchiando richiama una sua sottoposta np e ci fa teletrasportare in un luogo immenso e senza fine, il Castello dell'Infinito, noi Pilastri eravamo sparpagliati lungo questo posto sconfinato. Fortunatamente mi ritrovai assieme a Mitsuri e iniziamo ad ammazzare i demoni che incontriamo sperando di beccare Muzan mentre questo si è rinchiuso in un bozzolo di carne per rigenerarsi e guarire nel frattempo uccide Tamayo.
Mentre io e Mitsuri ci facciamo strada ammazzando demoni, veniamo a sapere tramite i corvi inviati dai figli di Ubuyashiki che alcuni nostri compagni Pilastri purtroppo persero la vita contro le Lune Crescenti rimaste in vita per sconfiggerle, tra i quali Shinobu Kocho, Pilastro degli Insetti e Muichiro Tokito, Pilastro della Nebbia.
La notizia delle loro morti ci fecero vacillare per il dispiacere, però dovevamo continuare a combattere per trovare e sconfiggere Muzan una volta per tutte, continuando a farci strada, vediamo con orrore che Muzan si è già ripreso uccidendo tutti i Redpillati di infimo rango e ha cambiato aspetto, adesso porta i capelli lunghi bianchi, ha numerose bocche sparse su mani, braccia e gambe, delle fruste d'osso dietro la schiena e, come se non bastasse, è anche in grado di allungare a dismisura le proprie braccia come le fruste della schiena, aumentando a dismisura il suo raggio d'attacco.
Tramite i corvi, riceviamo l'ordine di aspettare che tutti noi altri Pilastri ci riuniamo per attaccare Muzan per avere maggiori possibilità di sconfiggerlo, all'inizio siamo io e Mitsuri, poi arrivano Tanjiro e Giyu Tomioka, ma ancora non siamo abbastanza forti per uccidere Muzan, Tanjiro non appena vide Muzan in quanto unico responsabile della morte della sua famiglia, s'incazzò e caricò contro Muzan, ma questo con un colpo di frusta gli cavò un occhio, poco prima di ucciderlo, batto le mani scambiandoli di posto salvando Tanjiro, Muzan è confuso e disorientato, non ha mai visto una cosa simile e gli faccio un sorrisetto compiaciuto perculandolo, mentre aspettiamo l'arrivo degli altri Pilastri, il castello collassò perché la np che ci trasportò qui venne uccisa e dunque ritorniamo sulla terraferma.
Ora siamo spawnati in città ed emergo senza troppe difficoltà dai calcinacci dovuti al crollo del Castello dell'Infinito, subito dopo, tiro fuori delicatamente Mitsuri dalle macerie e sento delle voci "Aiutateci, siamo rimasti intrappolati e non riusciamo ad uscire!" mi reco sul posto e vedo che sono Tanjiro, Giyu e Obanai, li aiuto ad uscire, i primi due mi ringraziano, Obanai prima mi squadra, poi mi ringrazia guardando da un'altra parte, poco dopo sentiamo un boato assordante, Muzan è riemerso dai detriti e innervosito ci fa "Suppongo vogliate tenermi qui fino al sorgere del sole vero? Allora provateci!" e inizia ad attaccarci con grande ferocia, Tanjiro mentre cerca di mettersi in salvo, tutto d'un tratto vomita sangue e cade, Muzan con un sorrisetto dice "Vedete? Prima lo colpì in un occhio con una delle mie fruste, sappiate che ad ogni colpo andato a segno, inietto parte del mio sangue su di voi, essendo umani, il mio sangue è un veleno mortale, e in questo momento, Tanjiro sta per morire!".
Appena Muzan finisce di parlare, viene assalito dalle spalle da Sanemi, il quale prima lo cosparge di liquido infiammabile, poi gli da fuoco lanciandogli un fiammifero acceso, Muzan s'incazza e gli fa "Giochi sporco eh?" e Sanemi "Già, adatto per i bastardi come te", nel frattempo arrivano anche Gyomei e Free Soul e finalmente possiamo attaccare Muzan, lui però è decisamente troppo forte e a causa del veleno delle fruste e del loro raggio d'azione vasto, abbiamo difficoltà nell'avvicinarci per colpirlo con le spade.
Fortunatamente per noi, il siero che Tamayo gli iniettò iniziò a fare effetto e Muzan lentamente cominciava a sentirsi affaticato, aveva il fiatone e non riusciva ad essere preciso con gli attachi come prima e ne approfittamo per tagliargli le braccia con le spade, però gli arti mozzati gli ricrescevano all'istante e la cosa ci lasciò increduli, Muzan allora scuote violentemente le braccia e le fruste della schiena e, con una scossa d'assestamento fece volare quasi tutti ferendoli. Battendo le mani per scambiarmi di posto con dei detriti mi salvai dall'attacco, sentì dei gemiti di dolore, era Mitsuri che era stata ferita a mi precipitai per vedere in che condizioni è, accanto a lei c'erano due Redpillati di rango basso e gli dico dandogli delle fiale contenenti l'antidoto per il veleno di Muzan "Curatela, lei vale più di voi due messi assieme, poi curate anche Tanjiro", Mitsuri vede che mi allontano e fa "No aspetta Dark, non lasciarmi qui, posso ancora rendermi utile!", mi avvicino nuovamente e le rispondo poggiando dolcemente una mano sulla sua fronte "No, hai fatto abbastanza, recupera e tieniti a distanza da Muzan", mi rialzo e mentre mi allontano per dirigermi verso Muzan con intenti omicidi, sento Mitsuri continuare a supplicarmi di aspettarla, ignorando le sue suppliche mi concentro stringendo l'impugnatura della mia spada più forte che potevo, lentamente il colore della lama si tramutò in rosso e sulla mia guancia dx apparve il Marchio del Pilastro dell'Imprevedibilità.
Siamo sempre in Paradiso, passò una settimana da quando io assieme a mia moglie Mitsuri e ai nostri figli lasciammo dei fiori sulla statua del leggendario Yoriichi Tsugikuni, il Redpillato più forte di sempre, a volte sia io che mia moglie mentre ci guardavamo dei film nel salotto in casa nostra assieme ai nostri figli, pensavamo alla storia dell'uomo che per poco non sconfisse il progenitore dei demoni chad, e ci domandavamo se Michikatsu, il fratello gemello maggiore di Yoriichi non lo avesse tradito e si fosse unito a lui per affrontare il chad.
Una domenica, ci rechiamo ad un museo per vedere opere d'arte e antichi reperti storici, per gustarci appieno il museo, accompagnammo i nostri figli ad un area giochi per bambini vicina al museo per farli divertire evitando di poterli far annoiare. Lasciati i nostri figli, entriamo nel museo e iniziamo ad esplorarlo senza trascurare ogni quadro/scultura, mentre ci dirigiamo verso la sala successiva, c'era un quadro particolare che attirò la nostra attenzione. Questo quadro raffigurava due persone, rispettivamente un uomo e una donna, vicini l'un l'altro in fin di vita a seguito di una battaglia estremamente feroce e prolungata.
Un dettaglio che notammo subito fu che le persone raffigurate non avevano un volto e la cosa ci fece venire dei dubbi, però, avvicinandoci per vedere meglio il quadro, questo misteriosamente iniziò ad emanare una luce abbagliante e quando finì, le persone del quadro avevano assunto le nostre fattezze, sia io che mia moglie spalanchiamo gli occhi per lo stupore e ci lanciamo un occhiata reciproca. Continuando a guardare il misterioso quadro, improvvisamente appare una specie di portale che ci risucchia catapultandoci dentro il quadro.
Ci ritroviamo nuovamente in Giappone ma nel periodo Taisho, ovvero circa 100 anni fa, negli anni 20'. La prima cosa che facciamo io e mia moglie una volta dopo essere stati risucchiati nel quadro fu domandarci contemporaneamente "Stai bene?", ci accorgiamo che non abbiamo le fedi nuziali e non siamo sposati, ma bensì fidanzati, inoltre, indossavamo degli abiti completamente diversi rispetto a quand'eravamo nel museo. Lei indossava una versione femminile color prugna scuro dell'uniforme dei Redpillati insieme ad un semplice haori bianco che le avevo regalato tempo addietro, a causa del suo corpo formoso e prosperoso e dei vestiti attillati, lasciava in parte sbottonata la parte superiore della giacca e al posto dei tradizionali pantaloni indossava una minigonna a pieghe, delle lunghe calze verdi fino alle cosce e un paio di zōri bianchi con cinturini rosa legati e fissati con un fiocco sul davanti.
Io indossavo la classica uniforme dei Redpillati, una giacca gakuran marrone scuro, una cintura bianca, pantaloni larghi chocho zubon che si estendono fino a formare calzini tabi, un paio di zōri con cinturini rossi e fasce di stoffa bianca avvolte strettamente, il tutto sotto il mio haori azzurro.
Mentre esaminiamo i nostri nuovi abiti, sentiamo dei passi e vediamo un ragazzo col viso pieno di cicatrici e coi capelli grigi rizzati in aria chiederci perché non raggiungevamo gli altri nostri compagni al quartier generale dei Redpillati e insieme a lui c'incamminiamo per raggiungere la destinazione. Una volta arrivati, i Redpillati di rango inferiori ci salutano chinando la testa e dicono "Bentornati Pilastri", Mitsuri è il Pilastro dell'Amore, il ragazzo coi capelli grigi rivelò di chiamarsi Sanemi Shinazugawa e di essere il Pilastro del Vento, mentre io venni a sapere di essere il Pilastro dell'Imprevedibilità, tra gli altri Pilastri ce n'era uno che aveva un volto familiare, si trattava di Free Soul, neo Pilastro della Sciorda. Ci sediamo sulle postazioni a noi assegnate e mentre eravamo occupati di parlare della Redpill assieme agli altri Pilastri, ci fu un improvvisa esplosione provenire dall'altra parte del quartier generale, immediatamente tutti noi Pilastri ci rechiamo correndo più veloce che possiamo per vedere di che si tratta e vediamo che c'è un uomo in piedi rimasto sfigurato per via dell'esplosione, era il progenitore dei demoni chad, Kibutsuji Muzan venuto fin qua per ammazzare il nostro capo e capofamiglia Kagaya Ubuyashiki e assorbire la sorella di un nostro compagno Redpillato in quanto demone immune al sole, accanto a Muzan c'era la np del racconto precedente, Tamayo che gli iniettò un siero per indebolirlo, Ubuyashiki assieme alla moglie, si fece esplodere per ferire gravemente Muzan in modo che tutti noi potessimo ucciderlo.
Tuttavia, poco prima che tutti noi Pilastri attacchiamo Muzan, quest'ultimo ridacchiando richiama una sua sottoposta np e ci fa teletrasportare in un luogo immenso e senza fine, il Castello dell'Infinito, noi Pilastri eravamo sparpagliati lungo questo posto sconfinato. Fortunatamente mi ritrovai assieme a Mitsuri e iniziamo ad ammazzare i demoni che incontriamo sperando di beccare Muzan mentre questo si è rinchiuso in un bozzolo di carne per rigenerarsi e guarire nel frattempo uccide Tamayo.
Mentre io e Mitsuri ci facciamo strada ammazzando demoni, veniamo a sapere tramite i corvi inviati dai figli di Ubuyashiki che alcuni nostri compagni Pilastri purtroppo persero la vita contro le Lune Crescenti rimaste in vita per sconfiggerle, tra i quali Shinobu Kocho, Pilastro degli Insetti e Muichiro Tokito, Pilastro della Nebbia.
La notizia delle loro morti ci fecero vacillare per il dispiacere, però dovevamo continuare a combattere per trovare e sconfiggere Muzan una volta per tutte, continuando a farci strada, vediamo con orrore che Muzan si è già ripreso uccidendo tutti i Redpillati di infimo rango e ha cambiato aspetto, adesso porta i capelli lunghi bianchi, ha numerose bocche sparse su mani, braccia e gambe, delle fruste d'osso dietro la schiena e, come se non bastasse, è anche in grado di allungare a dismisura le proprie braccia come le fruste della schiena, aumentando a dismisura il suo raggio d'attacco.
Tramite i corvi, riceviamo l'ordine di aspettare che tutti noi altri Pilastri ci riuniamo per attaccare Muzan per avere maggiori possibilità di sconfiggerlo, all'inizio siamo io e Mitsuri, poi arrivano Tanjiro e Giyu Tomioka, ma ancora non siamo abbastanza forti per uccidere Muzan, Tanjiro non appena vide Muzan in quanto unico responsabile della morte della sua famiglia, s'incazzò e caricò contro Muzan, ma questo con un colpo di frusta gli cavò un occhio, poco prima di ucciderlo, batto le mani scambiandoli di posto salvando Tanjiro, Muzan è confuso e disorientato, non ha mai visto una cosa simile e gli faccio un sorrisetto compiaciuto perculandolo, mentre aspettiamo l'arrivo degli altri Pilastri, il castello collassò perché la np che ci trasportò qui venne uccisa e dunque ritorniamo sulla terraferma.
Ora siamo spawnati in città ed emergo senza troppe difficoltà dai calcinacci dovuti al crollo del Castello dell'Infinito, subito dopo, tiro fuori delicatamente Mitsuri dalle macerie e sento delle voci "Aiutateci, siamo rimasti intrappolati e non riusciamo ad uscire!" mi reco sul posto e vedo che sono Tanjiro, Giyu e Obanai, li aiuto ad uscire, i primi due mi ringraziano, Obanai prima mi squadra, poi mi ringrazia guardando da un'altra parte, poco dopo sentiamo un boato assordante, Muzan è riemerso dai detriti e innervosito ci fa "Suppongo vogliate tenermi qui fino al sorgere del sole vero? Allora provateci!" e inizia ad attaccarci con grande ferocia, Tanjiro mentre cerca di mettersi in salvo, tutto d'un tratto vomita sangue e cade, Muzan con un sorrisetto dice "Vedete? Prima lo colpì in un occhio con una delle mie fruste, sappiate che ad ogni colpo andato a segno, inietto parte del mio sangue su di voi, essendo umani, il mio sangue è un veleno mortale, e in questo momento, Tanjiro sta per morire!".
Appena Muzan finisce di parlare, viene assalito dalle spalle da Sanemi, il quale prima lo cosparge di liquido infiammabile, poi gli da fuoco lanciandogli un fiammifero acceso, Muzan s'incazza e gli fa "Giochi sporco eh?" e Sanemi "Già, adatto per i bastardi come te", nel frattempo arrivano anche Gyomei e Free Soul e finalmente possiamo attaccare Muzan, lui però è decisamente troppo forte e a causa del veleno delle fruste e del loro raggio d'azione vasto, abbiamo difficoltà nell'avvicinarci per colpirlo con le spade.
Fortunatamente per noi, il siero che Tamayo gli iniettò iniziò a fare effetto e Muzan lentamente cominciava a sentirsi affaticato, aveva il fiatone e non riusciva ad essere preciso con gli attachi come prima e ne approfittamo per tagliargli le braccia con le spade, però gli arti mozzati gli ricrescevano all'istante e la cosa ci lasciò increduli, Muzan allora scuote violentemente le braccia e le fruste della schiena e, con una scossa d'assestamento fece volare quasi tutti ferendoli. Battendo le mani per scambiarmi di posto con dei detriti mi salvai dall'attacco, sentì dei gemiti di dolore, era Mitsuri che era stata ferita a mi precipitai per vedere in che condizioni è, accanto a lei c'erano due Redpillati di rango basso e gli dico dandogli delle fiale contenenti l'antidoto per il veleno di Muzan "Curatela, lei vale più di voi due messi assieme, poi curate anche Tanjiro", Mitsuri vede che mi allontano e fa "No aspetta Dark, non lasciarmi qui, posso ancora rendermi utile!", mi avvicino nuovamente e le rispondo poggiando dolcemente una mano sulla sua fronte "No, hai fatto abbastanza, recupera e tieniti a distanza da Muzan", mi rialzo e mentre mi allontano per dirigermi verso Muzan con intenti omicidi, sento Mitsuri continuare a supplicarmi di aspettarla, ignorando le sue suppliche mi concentro stringendo l'impugnatura della mia spada più forte che potevo, lentamente il colore della lama si tramutò in rosso e sulla mia guancia dx apparve il Marchio del Pilastro dell'Imprevedibilità.
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