La maternità non è un valore condiviso

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Cesare Orgia

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Una società dove impera la religione consumistica ed edonistica del tutto subito, senza conseguenze e solo per se stessi non può certamente avere a cuore valori come la maternità, che presuppongono un investimento a lungo termine e un'assunzione di responsabilità totali, dove ci si sacrifica per chi verrà dopo come chi è esistito prima di noi ha fatto per noi che siamo sulla Terra oggi.

L'accettazione della maternità e della riproduzione significa che come esseri umani siamo consapevoli di essere di passaggio e di non essere il centro del mondo e significa soprattutto rispettare il ciclo della vita e la natura per quello che sono.

Fa ridere pensare come una cosa naturale e fondamentale per la società come la maternità sia non solo sottovalutata ma apertamente disprezzata da gran parte della popolazione, ma questa è la realtà dei fatti. Basta un'innocua statua a far andare su tutte le furie molte persone, in particolar modo le donne.

Quando qualcuno vi parlerà del declino demografico e magari vi chiederà per quale motivo non si fanno più figli, rispondete che il motivo non è economico, neanche culturale, bensì spirituale.
 
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