La scomparsa del padre e la criminalizzazione del maschio, e dunque di ogni autorità e valore, è il presupposto fondativo dell’ideologia woke indagata dal gio
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Woke: la nuova religione ‘politicamente corretta’?
La scomparsa del padre e la criminalizzazione del maschio, e dunque di ogni autorità e valore, è il presupposto fondativo dell’ideologia woke indagata dal giornalista Alessandro Chetta nel recente saggio
Woke i nuovi bigotti. È il politicamente corretto, una nuova «forma di bigottismo secolare» e «laicismo correttista» che rifiuta ogni verità.
«I woke - “gli svegli, i non dormienti”- che, dalle società angloamericane, si sono negli ultimi anni estesi anche all’Europa, inseguono un sogno disperato, beffardamente a servizio della perversione: vegliare sul presente e insieme redimere il passato, con la sostituzione delle cose come sono andate con le cose come sarebbero dovute andare». sarebbe in soldoni??
La cultura woke genera diversi paradossi. In primo luogo il fatto che «di discriminazione meno ce n’è rispetto al passato e più la si problematizza». In secondo luogo «il correttismo woke dà vita a una chiusura identitaria che
cercando il massimo consenso crea conformismo». C’è dunque un capitalismo woke sposato dalle grandi multinazionali
“queer baiting”
Woke" (dal verbo inglese "to wake", svegliare) significa essere
consapevoli e attenti alle ingiustizie sociali, al razzismo, alle disuguaglianze di genere e alle discriminazioni, ma il termine ha acquisito anche un'accezione negativa, usato sarcasticamente per criticare un eccesso di sensibilità politica o un attivismo performativo. Originario della comunità afroamericana per indicare la vigilanza contro il razzismo, oggi viene spesso usato per deridere chi si impegna in temi sociali progressisti.
Significato Originario (Positivo)
- Coscienza Sociale: Essere "woke" significa avere una "coscienza" sviluppata delle ingiustizie sistemiche, come il razzismo, le disparità economiche e le discriminazioni.
- Vigilanza: Originariamente significava "restare svegli", non farsi ingannare dal sistema e mantenere un'attenzione attiva contro le ingiustizie.
Uso Contemporaneo (Spesso Negativo)
- Critica all'Attivismo: Viene usato da chi critica le istanze progressiste, accusando l'attivismo di essere ipocrita, performativo o moralizzante ("politicamente corretto").
- Sarcasmo: Spesso usato in modo sarcastico per etichettare chi è troppo sensibile ai temi sociali o chi critica lo status quo.
In Sintesi:
"Woke" descrive la consapevolezza delle ingiustizie sociali, ma il suo significato si è polarizzato, passando da un termine di auto-identificazione positiva a un'etichetta critica verso l'eccesso di politicamente corretto e l'attivismo.
l'ho preso da I A è corretto come concetto e tematica?'
