La ricerca di lavoro stanca

Dr.Caligari

Well-known member
Ragazzi, ma che schifo 'sta situazione col lavoro. Ho 36 anni, non sono più di primo pelo, ma neanche da buttare (poi vedo tante teste di c** che lavorano), eppure trovare un impiego è diventata un’impresa. A che mi è servito concludere giurisprudenza?
A dicembre ho fatto un concorso in PA e sono risultato idoneo, solo che sono 199° in graduatoria, quindi penso che l'assunzione resterà un sogno. Sto inviando curriculum da inizio anno, ma nemmeno una risposta. Con le curatele editoriali ci guadagno una miseria. Qualcun altro qui nella stessa barca sfondata e a remi rotti? Che fate per non impazzire? Passo giorni sempre uguali...
 
Ragazzi, ma che schifo 'sta situazione col lavoro. Ho 36 anni, non sono più di primo pelo, ma neanche da buttare (poi vedo tante teste di c** che lavorano), eppure trovare un impiego è diventata un’impresa. A che mi è servito concludere giurisprudenza?
A dicembre ho fatto un concorso in PA e sono risultato idoneo, solo che sono 199° in graduatoria, quindi penso che l'assunzione resterà un sogno. Sto inviando curriculum da inizio anno, ma nemmeno una risposta. Con le curatele editoriali ci guadagno una miseria. Qualcun altro qui nella stessa barca sfondata e a remi rotti? Che fate per non impazzire? Passo giorni sempre uguali...
Carissimo Dr.Caligari, io ti scrivo da disoccupato cronico, che per anni mandò curriculum e fece domande a destra e a manca, andò a selezioni, ottenendo nulla come risultato.
Allora, in Italia il mondo del lavoro è blindato, per cui per entrare a lavorare in molti ambienti è necessario conoscere qualcuno od avere accozzi politici. I concorsi pubblici, soprattutto quelli per esami, sono taroccati al 90%, per cui è consigliabile partecipare ai concorsi senza esami, quelli per titoli e colloquio o solo per titoli, perché ci sono delle graduatorie per cui non c'è molto per far saltare la fila, è che conta l' ISEE.
Guarda, per non impazzire pensa alle persone che stanno tutto il giorno fino a sera tardi, in un ufficio, in un magazzino, sotto pressioni, con ritmi alti, tra colleghi coglioni e superiori rompiscatole, stavo sentendo da mia sorella e mio cognato che in ambito tecnico-intelletuale e pure medico-sanitario in molti assumono droge illegali per reggere i ritmi e per poter poi uscire di notte dopo giornate di lavoro pesanti. Pensi che fare la routine sveglia all' alba, traffico, la giornata in ufficio e rientrare alle 19:00 a casa o anche più tardi renda ogni giornata diversa?
Pensa che a seconda del lavoro che fai non hai libertà di espressione, non puoi copare andando il sabato al raduno dei no-vax o scrivere su facebook contro il business dell' eolico, o scrivere frasi non conformi sui fascismi, per esempio.
Pensa al fatto che qui ci sono utenti, molti, che hanno un lavoro regolare ma con le donne non combinano nulla nonostante lavorino, vivano da soli e guadagnino pure bene.
La disoccupazione, è una scocciatura riguardo le donne, perché ci rende meno attrativi, per come stanno ancora impostate le relazioni uomo-donna, per il resto possiamo fregarcene. Per ravivare le giornate, i modi per essere impegnati si trovano, specialmente se abitiamo in paesi.
Adesso sto puntando a cercare selezioni pubbliche senza esami per posti tipo addetto alla manutenzione del verde, operaio generico per riparare strade, ponti, dighe, impiegato amministrativo in comune (che spesso fa cose all' aperto in realtà), cose così che non siano grosse rotture insomma. E' che in genere qua da me tali selezioni riguardano comuni lontani e sperduti.
 
D
A volte nelle selezioni pubbliche c'è una quota di donne da assumere, oppure a parità di punteggio, la precedenza è delle donne.
Devo dissentire. I bandi non riportano alcuna di queste preferenze a parità di punteggio né alcuna quota rosa. Sfido a riportarmi un bando
(ne ho letti parecchi) che mi smentisca.
 
Guarda che è esattamente il contrario. Ad essere taroccati sono quelli solo per titoli o titoli e colloquio in quanto se vogliono agevolare qualcuno faranno un bando ad hoc con i titoli specifici che possiede soltanto quella persona e perché sulla valutazione di un orale può esserci discrezionalità della commissione.
Tutti i concorsi pubblici hanno una prova preselettiva a crocette svolta e corretta in modalità informatica. Nelle prove non vi è riportato il nome del candidato. Ad ogni candidato viene attribuito un codice numerico.
Se non superi la preselettiva e gli scritti con le tue forze, non hai possibilità. L'unica possibilità di raccomandazione ce l'hai se mai riesci ad arrivare all'orale. Ribadisco, con le tue forze.

Anche io pensavo ci volesse una spinta prima di vincere un concorso.
Siete rimasti agli anni 90
Quando feci il concorso io ci fu la figlia di un dirigente di quello stesso Ente che non superò gli scritti.
 
Le donne sono favoreggiate pure in questo
é vero che alcune donne possono essere avvantaggiate, come anche alcuni uomini...ma dipende dalle circostanze. Ad esempio ci sono datori di lavoro che preferirebbero assumere donne di bell'aspetto piuttosto che uomini competenti. Ma succede anche viceversa... Datori che assumono uomini piuttosto che donne più competenti per fattori come la maternità ecc.. Ecco perchè c'è la quota di donne da assumere.
Ad esempio, d'estate mi è capitato di lavorare in un bar dove il datore era uomo. Molti portarono il curriculum, tra cui ragazzi con esperienza ma prese me pur non avendo alcuna esperienza e pur facendo molto male il mio lavoro perchè non mi piaceva per niente. Ovviamente scelse di prendere una donna perchè avrei potuto ""attirare"" più clienti e anche lui stesso poi ci provò con me... quindi dipende purtroppo dai datori e dall'ambiente di lavoro
 
Beh sei messo male amico, da quando ti sei laureato hai mai lavorato?
Quando stavo all'università ho lavorato come receptionist d'albergo, da stagionale. Dopo la laurea ho lavorato, sottopagato, per un commercialista (poi pensionatosi), svolgendo mansioni di consulente del lavoro, ma aprire uno studio o un CAF tutto mio, non avendo grosse conoscenze in paese (ed essendo timido e un po' impacciato), non fa per me. Ora sto lavorando in modalità smart working per alcune case editrici come traduttore ed editor freelance, prendendo però una miseria a pubblicazione.
 
Cmq purtroppo l'unica vera soluzione è l'estero, a me dispiace dirlo perchè sotto molti aspetti sono innamorata dell'Italia ma lavorativamente parlando è una merda assoluta
 
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