A questi non gli basta mai: dopo aver lavorato dovete andare ad addestrarvi. Siamo al cittadino-lavoratore-soldato. Vogliono trasformare l’intero Occidente in una Grande Israele. Altro che dal fiume al mare. La Grande Israele sarà dalla California ai Carpazi.
Vogliono una società con pochi Bezos a giocare sulla Terra e su Marte e una sterminata plebe buona al servizio dei Bezos e della guerra.
Siamo tornati alla società antica, greco-romana. Le dinamiche sono identiche.
E noi come quella plebe di allora dobbiamo promuovere nuove secessioni. Andarcene. Disertare i loro eserciti, boicottare le fabbriche, smettere di portargli il cibo e i pacchi a casa.
In questo progetto di società militarizzata ci sono differenze tra destra e sinistra, ma sono entrambe contro di noi.
Come nel mondo antico serve ritrovare un’autonomia sociale per poi, ma solo poi, ricercare alleanze coi pezzi di sinistra disponibili a servire la Plebe invece del Senato.
I nostri primi nemici, quelli più immediatamente vicini e contro di noi, sono i politici europei. Onore a chi, come Sanchez, si smarca. Quello deve essere il minimo, non possiamo più permetterci di fare sconti a nessuno.
Come nei periodi più bui in Europa ora si saldano la razionalità e la follia: da una parte i potentissimi interessi della finanza e del comparto militare-industriale (che detiene il quasi monopolio dell’informazione) e dall’altra il delirio della volontà di potenza occidentale che non accetta il declino.
Nei prossimi mesi e anni saremo subissati da propaganda di costruzione del nemico e del pericolo. Polizia ed esercito sono sempre più presenti nelle scuole. Molti che consideriamo amici e compagni sono già implotonati, già convinti dalla costruzione del nemico, perché hanno bisogno di un nemico, ieri Berlusconi oggi Putin, per riempire il loro vuoto politico ed esistenziale.
Sarà durissima e serviranno tragedie.