Pezzottato
Well-known member
Il valore delle buone azioni!
Leggendo nello ShoutBox il gesto genuino di @Free Soul di regalare abiti usati ad una ragazza, così fa spazio nell'armadio, mi piaceva aprire un topic a riguardo.
Come in Termodinamica, ognuno di noi è un SISTEMA che reagisce con L'AMBIENTE
Teniamo presente che ognuno di noi NON è una sorgente potenzialmente infinita da cui può sempre sgorgare energia e materia. Gli input devono essere adeguatamente bilanciati dagli output. Se ad esempio io faccio un favore ad uno rimettendoci le penne… beh devo ponderare bene i calcoli prevedendo eventuali conseguenze negative.
Nel caso di FreeSoul, gesto genuinamente nobile, i suoi vestiti usati li regala con lo scopo di liberare l'armadio troppo pieno.
Anche io ad esempio i vestiti usati li metto in quel cassonetto giallo destinato ai poveri. Quindi va benissimo fare ciò da ambo le parti!
Il DO ut DES (do affinché tu dia) non sempre deve essere espresso in termini opportunistici: se ad esempio io aiuto una mia compagna universitaria, lei non sarà obbligata materialmente a darmi niente in cambio. Ma, quantomeno, gratuiti gesti quali farsi sentire ogni tanto nei messaggi sono un ottimo modo per ricambiare il mio gesto (cosa che que.lle. ingrate poppici non hanno più fatto!).
Quindi, nel momento in cui si fanno buone azioni e non si vuole avere niente in cambio, bisogna farsi bene i conti. Altrimenti si soffre, perché chi riceve potrebbe vilmente approfittarsi della propria bontà.
Ad esempio io sono libero di donare 100€ di fare una buona azione per il bene nell’umanità: ma se poi dopo soffro realmente e mi indebolisco… allora il mio è un sacrificio.
Poi con tutti i furbi che stanno in giro… bisogna stare attenti!
Leggendo nello ShoutBox il gesto genuino di @Free Soul di regalare abiti usati ad una ragazza, così fa spazio nell'armadio, mi piaceva aprire un topic a riguardo.
Come in Termodinamica, ognuno di noi è un SISTEMA che reagisce con L'AMBIENTE
Teniamo presente che ognuno di noi NON è una sorgente potenzialmente infinita da cui può sempre sgorgare energia e materia. Gli input devono essere adeguatamente bilanciati dagli output. Se ad esempio io faccio un favore ad uno rimettendoci le penne… beh devo ponderare bene i calcoli prevedendo eventuali conseguenze negative.
Nel caso di FreeSoul, gesto genuinamente nobile, i suoi vestiti usati li regala con lo scopo di liberare l'armadio troppo pieno.
Anche io ad esempio i vestiti usati li metto in quel cassonetto giallo destinato ai poveri. Quindi va benissimo fare ciò da ambo le parti!
Il DO ut DES (do affinché tu dia) non sempre deve essere espresso in termini opportunistici: se ad esempio io aiuto una mia compagna universitaria, lei non sarà obbligata materialmente a darmi niente in cambio. Ma, quantomeno, gratuiti gesti quali farsi sentire ogni tanto nei messaggi sono un ottimo modo per ricambiare il mio gesto (cosa che que.lle. ingrate poppici non hanno più fatto!).
Quindi, nel momento in cui si fanno buone azioni e non si vuole avere niente in cambio, bisogna farsi bene i conti. Altrimenti si soffre, perché chi riceve potrebbe vilmente approfittarsi della propria bontà.
Ad esempio io sono libero di donare 100€ di fare una buona azione per il bene nell’umanità: ma se poi dopo soffro realmente e mi indebolisco… allora il mio è un sacrificio.
Poi con tutti i furbi che stanno in giro… bisogna stare attenti!