Le donne vittime non hanno voce, oggi come nell’Ottocento

mcanrew

Well-known member
Tra le carte dell’archivio di Stato di Roma ci sono gli atti di alcuni processi per stupro. È incredibile come le parole delle donne siano state sempre sepolte dall’indecenza di chi, per secoli, le ha costrette al silenzio. È una storia di porte chiuse, mani che violano il corpo e l’anima. Ed è successo a tutte, almeno una volta nella vita

"Mi si fecero addosso come lupi, buttandomi a terra supina, mentre due mi tenevano forte le spalle, e alle braccia, uno di essi mi alzò le vesti e volle per forza avere carnale commercio, e lo stesso fecero poi gli altri tre, uno dopo l’altro". Così racconta Maddalena Corvi, una ragazza romana di 21 anni, vittima di uno stupro di gruppo alla metà dell’Ottocento. I suoi aggressori sono ragazzi giovanissimi come lei, e vengono subito arrestati dai gendarmi pontifici (Roma è ancora la città del papa re). Ma quando Maddalena si presenta davanti alle autorità per ottenere giustizia, i giudici non le credono: la ragazza vive alla meglio, è una figlia di nessuno, e per campare si è persino prostituita.

Al coro delle vittime senza voce si aggiunge Domenica Palombini: abbandonata dal fidanzato ha fatto l’errore di cedere alle lusinghe di un altro corteggiatore che prima le ha promesso di sposarla e poi l’ha violentata. Il tribunale ha così deciso: la colpa di quanto accaduto è della fanciulla che si è fatta vedere in compagnia del suo aggressore, frequentando osterie, e che «visitata dal chirurgo per accertare l’avvenuta deflorazione, non ha neppure provato rossore».

Ma voi non dicevate che prima del 68 queste cose non esistevano? ... le case chiuse, il fenomeno incel inesistente, l'ipergamia fenomeno contemporaneo… È la storia a ricordarci che la cultura maschile del dominio e del potere sulle donne, non ha tempo.
 
Io non ho mai negato che queste cose prima non accadessero.
Non nego pure che ipergamia e incel ci fossero pure prima, è che le guerre, la maggiore mortalità nei luoghi di lavoro, nel caso italiano pure l' emigrazione che riguardava prevalentemente i maschi, sfoltivano la concorrenza.
 
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Le donne vittime non hanno voce, oggi come nell’Ottocento​

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Ma che frase è? "Non hanno voce." Ogni giorno parlano di ste robe in TV da quando ho 0 anni.
 
Le donne che non hanno voce............ok, infatti basta che dicano in giro che tu le abbia palpeggiate o stalkerate in qualche modo e riescono a farti vedere come un mostro dalla società e farti licenziare da qualsiasi occupazione tu abbia, ti fanno perdere gli sponsor e le pubblicità, ti fanno marchiare a vita come un maniaco violento e NESSUNO che chiede loro le prove di quello che dicono e sono sempre credute sulla parola, le donne che si inventano qualche stronzata per divorziare e pretendono casa, mantenimento, figli, TUTTO, che gli viene concesso prontamente.... oggi in TV si parla SOLO di donne, sono ovunque in ogni programma a parlare di stronzate.... le donne che possono picchiare un uomo e questi se reagisce passa dalla parte del torto.... sì poverine, non hanno proprio voce 🤡 🤡 🤡
 
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Tra le carte dell’archivio di Stato di Roma ci sono gli atti di alcuni processi per stupro. È incredibile come le parole delle donne siano state sempre sepolte dall’indecenza di chi, per secoli, le ha costrette al silenzio. È una storia di porte chiuse, mani che violano il corpo e l’anima. Ed è successo a tutte, almeno una volta nella vita

"Mi si fecero addosso come lupi, buttandomi a terra supina, mentre due mi tenevano forte le spalle, e alle braccia, uno di essi mi alzò le vesti e volle per forza avere carnale commercio, e lo stesso fecero poi gli altri tre, uno dopo l’altro". Così racconta Maddalena Corvi, una ragazza romana di 21 anni, vittima di uno stupro di gruppo alla metà dell’Ottocento. I suoi aggressori sono ragazzi giovanissimi come lei, e vengono subito arrestati dai gendarmi pontifici (Roma è ancora la città del papa re). Ma quando Maddalena si presenta davanti alle autorità per ottenere giustizia, i giudici non le credono: la ragazza vive alla meglio, è una figlia di nessuno, e per campare si è persino prostituita.

Al coro delle vittime senza voce si aggiunge Domenica Palombini: abbandonata dal fidanzato ha fatto l’errore di cedere alle lusinghe di un altro corteggiatore che prima le ha promesso di sposarla e poi l’ha violentata. Il tribunale ha così deciso: la colpa di quanto accaduto è della fanciulla che si è fatta vedere in compagnia del suo aggressore, frequentando osterie, e che «visitata dal chirurgo per accertare l’avvenuta deflorazione, non ha neppure provato rossore».

Ma voi non dicevate che prima del 68 queste cose non esistevano? ... le case chiuse, il fenomeno incel inesistente, l'ipergamia fenomeno contemporaneo… È la storia a ricordarci che la cultura maschile del dominio e del potere sulle donne, non ha tempo.
All epoca i pezzi di m venivano fatti fuori esecuzione pubblica
 
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