A livello di capacità intellettive la donna media è come l'uomo medio, con la differenza che non essendo accasciata per la mancanza di sesso e di validazione è più performante. Purtroppo la superiorità della donna è avallata dalla propaganda femminista e dagli intellettuali cuck come Galimberti ("I maschi sono abbastanza limitati, nel senso che hanno una sola forma di intelligenza, che è l'intelligenza logico-matematica.”), i quali la figa la vedono solamente sotto forma di pixel su xHamster. Ci viene inculcato che abbiamo un disperato bisogno di donne al potere (attraverso le quote rosa, altrimenti non riuscirebbero a ottenerlo) perché la donna possiede un'intelligenza emotiva superiore ed è portatrice di pace e cooperazione; un fulgido esempio di questa teoria è quella cagna corrotta della von der Bomben.
In realtà le donne, diversamente dagli uomini, sono delle pecore assolute, delle conformiste fino al midollo che venderebbero la propria madre pur di essere accettate socialmente. Non a caso la maggior parte di loro all'università non studia discipline che portano a mettere in discussione lo status quo o a farsi delle domande sul funzionamento del mondo circostante (es. filosofia, STEM), preferiscono diventare fuffologhe, presentarsi in un qualche dipartimento risorse umane e, grazie alla loro abilità nell'
irrumazione, essere assunte dal padroncino di turno così da poter poi giudicare dall'alto della loro posizione i poveri candidati che hanno davvero bisogno di lavorare per riuscire a sopravvivere. Non possedendo le competenze tecniche necessarie per attuare una selezione basata su criteri razionali, scarteranno l'incel plurititolato che durante il colloquio sbatte troppe volte le palpebre in quanto riterranno tale tic un segno di insicurezza, e con l'insicurezza (causata da una vita di crudezze) si pregiudica il team building; come candidato ideale sceglieranno il chad balbuziente e incapace di fare la O con il bicchiere, che verrà assunto in quattro e quattr'otto per essere portato a letto e cavalcato selvaggiamente sin dal suo primo giorno di lavoro.