Lettera aperta a Beatrice Petrella

Giovi

New member
Vorrei chiedere alla Dott.ssa Beatrice Petrella alcune cose. Lei ha perfettamente ragione: la misoginia e l'odio esistono e sono ingiustificati e irrazionali. Resta, però, il fatto che il podcast dice delle cose errate.

1) Non tutti gli incel sono misogini, violenti e assassini. Non è vero che tutti gli incel non fanno nulla per migliorarsi fisicamente o in termini di abilità sociali. Non si può fare di tutta l'erba un fascio.

2) Qual era l'obiettivo del podcast? Fare informazione imparziale o propaganda femminista sulla violenza di genere? Voleva davvero indagare il fenomeno in maniera obiettiva? Perché allora non ha intervistato nessuno degli incel di quel gruppo o di altri? Molti sono disponibili a farsi intervistare (vedi il servizio de Le Iene o quello di Nemo su Rai 2).
Perché non intervistare anche un esperto come Marco Crepaldi, che da anni studia il fenomeno, lavora in psicoanalisi con molti incel e ha persino scritto un libro sull'argomento? Oppure, perché non coinvolgere il Redpilatore.org , che da anni offre una spiegazione sociologica e scientifica sulla redpill? Il Redpilatore ha sempre sottolineato che la misoginia è irrazionale, che la violenza va condannata e che la redpill non deve essere usata come scusa per non migliorarsi, bensì per comprendere le dinamiche relazionali.
Inoltre, è possibile che ancora si confonda lo status di incel con la redpill? L'inceldom non è un'ideologia! Si è incel anche senza conoscere la redpill o partecipare a gruppi e forum. Ma non perché si è misogini, ma perché si ha difficoltà ad accoppiarsi per varie ragioni (si stima un 10% della popolazione, senza considerare il 48% di single).
I celibi involontari includono disabili, persone con disturbi psichiatrici o altri problemi, non solo persone esteticamente brutte che odiano le donne! Inoltre, essere incel non significa necessariamente non fare sesso: alcuni riescono a farlo. La difficoltà, semmai, è nelle relazioni stabili.

3) Perché nel podcast non è stata inserita l'intervista che hai fatto ad Aldo ( essere uomo.it ), ma è stata censurata? Forse perché non ti dava le informazioni che avresti voluto?

4) Il podcast dimostra assenza di empatia. Molti incel soffrono di disturbi psichiatrici, solitudine (hikikomori), traumi, rifiuti e, in alcuni casi, si suicidano. Perché non hai parlato di loro? Gli incel non sono suprematisti bianchi. Nessuno prova rancore in maniera gratuita: quel rancore nasce da una sofferenza, da una mancanza.
Sai che esistono anche donne cattive, che trattano male gli uomini, soprattutto i più indifesi, deridendoli per il loro aspetto fisico? Sai che esistono anche molte donne che si riconoscono nella teoria redpill? Le femcel, ad esempio: donne che hanno difficoltà a relazionarsi con l'altro sesso.
Il tuo podcast trasmette un'idea sbagliata a chi lo ascolta senza approfondire l'argomento. Dove sarebbero questi potenziali violenti? Chi sono realmente le vittime di questa società?
Le statistiche sui femminicidi dimostrano che la violenza avviene principalmente tra le mura domestiche, per mano di partner o ex partner: persone che non hanno avuto difficoltà a trovare una compagna.

5) Quando si potrà parlare in maniera oggettiva delle dinamiche relazionali? Discutere sui fondamenti dell'attrazione uomo-donna? Parlare della psicologia evoluzionistica di Buss?
Uomini e donne sono biologicamente diversi, e questo non è un'opinione: è scienza! Bisogna studiare di più, cara Petrella! Non è certo tutta colpa delle donne, ci mancherebbe, ma almeno evitiamo ipocrisie e smettiamola con questo politicamente corretto.
Se un uomo non vi piace esteticamente, semplicemente non ci state, così come facciamo noi uomini. Ammetterlo sarebbe sufficiente, e forse tutta questa rabbia nei vostri confronti sfumerebbe. Ci pensi, cara Petrella, ci pensi!
 
2) Qual era l'obiettivo del podcast? Fare informazione imparziale o propaganda femminista sulla violenza di genere? Voleva davvero indagare il fenomeno in maniera obiettiva? Perché allora non ha intervistato nessuno degli incel di quel gruppo o di altri? Molti sono disponibili a farsi intervistare (vedi il servizio de Le Iene o quello di Nemo su Rai 2).
Perché non intervistare anche un esperto come Marco Crepaldi, che da anni studia il fenomeno, lavora in psicoanalisi con molti incel e ha persino scritto un libro sull'argomento?

Solo così l'hai asfaltata, spero legga e si corregga.
 
Perché non intervistare anche un esperto come Marco Crepaldi
Io peró ho postato due video di Crepaldi e la gente ha risposto solo "dice solo cazzate" indi per cui andateci molto piano quando fate il nome di Crepaldi perché se lo nominate poi dategli anche ascolto su quello che dice senza fare cherry picking solo quando vi fa comodo.

Detto ciò non ho ascoltato il podcast della sig.ra Petrella e manco mi interessa ma è chiaro che tanti esterni che possono leggere il forum, che ricordo essere pubblico, leggendo determinati post di determinate persone (purtroppo una fetta molto grande) si possono fare determinate idee.

Secondo voi una persona normale se legge della gente chiamare di continuo le donne "non-persone" che idea potrai mai farsi di sta gente?

Attivate anche il cervello e fatevi anche un serio autoesame di coscienza su quello che è il forum nella maggior parte dei post e di cosa facciano trapelare determinati utenti a chi li legge.

Che poi uno voglia dire ho il diritto di essere misogino e di odiare le donne e di chiamarle non persone, va benissimo, che lo faccia, probabilmente ne ha diritto, ma si prenda anche la responsabilità delle reazioni alle proprie azioni (terza legge di newton).

Così come la Petrella, qualora abbia fatto accuse infondate che ripeto non lo so perché non l'ho ascoltata, si prenderà le eventuali conseguenze del caso, non ultimo magari il non venire presa sul serio eventualmente.
 
Vorrei chiedere alla Dott.ssa Beatrice Petrella alcune cose. Lei ha perfettamente ragione: la misoginia e l'odio esistono e sono ingiustificati e irrazionali. Resta, però, il fatto che il podcast dice delle cose errate.

1) Non tutti gli incel sono misogini, violenti e assassini. Non è vero che tutti gli incel non fanno nulla per migliorarsi fisicamente o in termini di abilità sociali. Non si può fare di tutta l'erba un fascio.

2) Qual era l'obiettivo del podcast? Fare informazione imparziale o propaganda femminista sulla violenza di genere? Voleva davvero indagare il fenomeno in maniera obiettiva? Perché allora non ha intervistato nessuno degli incel di quel gruppo o di altri? Molti sono disponibili a farsi intervistare (vedi il servizio de Le Iene o quello di Nemo su Rai 2).
Perché non intervistare anche un esperto come Marco Crepaldi, che da anni studia il fenomeno, lavora in psicoanalisi con molti incel e ha persino scritto un libro sull'argomento? Oppure, perché non coinvolgere il Redpilatore.org , che da anni offre una spiegazione sociologica e scientifica sulla redpill? Il Redpilatore ha sempre sottolineato che la misoginia è irrazionale, che la violenza va condannata e che la redpill non deve essere usata come scusa per non migliorarsi, bensì per comprendere le dinamiche relazionali.
Inoltre, è possibile che ancora si confonda lo status di incel con la redpill? L'inceldom non è un'ideologia! Si è incel anche senza conoscere la redpill o partecipare a gruppi e forum. Ma non perché si è misogini, ma perché si ha difficoltà ad accoppiarsi per varie ragioni (si stima un 10% della popolazione, senza considerare il 48% di single).
I celibi involontari includono disabili, persone con disturbi psichiatrici o altri problemi, non solo persone esteticamente brutte che odiano le donne! Inoltre, essere incel non significa necessariamente non fare sesso: alcuni riescono a farlo. La difficoltà, semmai, è nelle relazioni stabili.

3) Perché nel podcast non è stata inserita l'intervista che hai fatto ad Aldo ( essere uomo.it ), ma è stata censurata? Forse perché non ti dava le informazioni che avresti voluto?

4) Il podcast dimostra assenza di empatia. Molti incel soffrono di disturbi psichiatrici, solitudine (hikikomori), traumi, rifiuti e, in alcuni casi, si suicidano. Perché non hai parlato di loro? Gli incel non sono suprematisti bianchi. Nessuno prova rancore in maniera gratuita: quel rancore nasce da una sofferenza, da una mancanza.
Sai che esistono anche donne cattive, che trattano male gli uomini, soprattutto i più indifesi, deridendoli per il loro aspetto fisico? Sai che esistono anche molte donne che si riconoscono nella teoria redpill? Le femcel, ad esempio: donne che hanno difficoltà a relazionarsi con l'altro sesso.
Il tuo podcast trasmette un'idea sbagliata a chi lo ascolta senza approfondire l'argomento. Dove sarebbero questi potenziali violenti? Chi sono realmente le vittime di questa società?
Le statistiche sui femminicidi dimostrano che la violenza avviene principalmente tra le mura domestiche, per mano di partner o ex partner: persone che non hanno avuto difficoltà a trovare una compagna.

5) Quando si potrà parlare in maniera oggettiva delle dinamiche relazionali? Discutere sui fondamenti dell'attrazione uomo-donna? Parlare della psicologia evoluzionistica di Buss?
Uomini e donne sono biologicamente diversi, e questo non è un'opinione: è scienza! Bisogna studiare di più, cara Petrella! Non è certo tutta colpa delle donne, ci mancherebbe, ma almeno evitiamo ipocrisie e smettiamola con questo politicamente corretto.
Se un uomo non vi piace esteticamente, semplicemente non ci state, così come facciamo noi uomini. Ammetterlo sarebbe sufficiente, e forse tutta questa rabbia nei vostri confronti sfumerebbe. Ci pensi, cara Petrella, ci pensi!
Ma tu chi cazzo sei che senza un messaggio scrivi sta roba? Sicuro è qualche doppio account. @LeopardPill
 
Ho scritto una lettera a Marco Crepaldi per chiedere cosa ne pensa del podcast e se può fare un video di risposta alle balle raccontate dalla Petrella
 
Vorrei chiedere alla Dott.ssa Beatrice Petrella alcune cose. Lei ha perfettamente ragione: la misoginia e l'odio esistono e sono ingiustificati e irrazionali. Resta, però, il fatto che il podcast dice delle cose errate.

1) Non tutti gli incel sono misogini, violenti e assassini. Non è vero che tutti gli incel non fanno nulla per migliorarsi fisicamente o in termini di abilità sociali. Non si può fare di tutta l'erba un fascio.

2) Qual era l'obiettivo del podcast? Fare informazione imparziale o propaganda femminista sulla violenza di genere? Voleva davvero indagare il fenomeno in maniera obiettiva? Perché allora non ha intervistato nessuno degli incel di quel gruppo o di altri? Molti sono disponibili a farsi intervistare (vedi il servizio de Le Iene o quello di Nemo su Rai 2).
Perché non intervistare anche un esperto come Marco Crepaldi, che da anni studia il fenomeno, lavora in psicoanalisi con molti incel e ha persino scritto un libro sull'argomento? Oppure, perché non coinvolgere il Redpilatore.org , che da anni offre una spiegazione sociologica e scientifica sulla redpill? Il Redpilatore ha sempre sottolineato che la misoginia è irrazionale, che la violenza va condannata e che la redpill non deve essere usata come scusa per non migliorarsi, bensì per comprendere le dinamiche relazionali.
Inoltre, è possibile che ancora si confonda lo status di incel con la redpill? L'inceldom non è un'ideologia! Si è incel anche senza conoscere la redpill o partecipare a gruppi e forum. Ma non perché si è misogini, ma perché si ha difficoltà ad accoppiarsi per varie ragioni (si stima un 10% della popolazione, senza considerare il 48% di single).
I celibi involontari includono disabili, persone con disturbi psichiatrici o altri problemi, non solo persone esteticamente brutte che odiano le donne! Inoltre, essere incel non significa necessariamente non fare sesso: alcuni riescono a farlo. La difficoltà, semmai, è nelle relazioni stabili.

3) Perché nel podcast non è stata inserita l'intervista che hai fatto ad Aldo ( essere uomo.it ), ma è stata censurata? Forse perché non ti dava le informazioni che avresti voluto?

4) Il podcast dimostra assenza di empatia. Molti incel soffrono di disturbi psichiatrici, solitudine (hikikomori), traumi, rifiuti e, in alcuni casi, si suicidano. Perché non hai parlato di loro? Gli incel non sono suprematisti bianchi. Nessuno prova rancore in maniera gratuita: quel rancore nasce da una sofferenza, da una mancanza.
Sai che esistono anche donne cattive, che trattano male gli uomini, soprattutto i più indifesi, deridendoli per il loro aspetto fisico? Sai che esistono anche molte donne che si riconoscono nella teoria redpill? Le femcel, ad esempio: donne che hanno difficoltà a relazionarsi con l'altro sesso.
Il tuo podcast trasmette un'idea sbagliata a chi lo ascolta senza approfondire l'argomento. Dove sarebbero questi potenziali violenti? Chi sono realmente le vittime di questa società?
Le statistiche sui femminicidi dimostrano che la violenza avviene principalmente tra le mura domestiche, per mano di partner o ex partner: persone che non hanno avuto difficoltà a trovare una compagna.

5) Quando si potrà parlare in maniera oggettiva delle dinamiche relazionali? Discutere sui fondamenti dell'attrazione uomo-donna? Parlare della psicologia evoluzionistica di Buss?
Uomini e donne sono biologicamente diversi, e questo non è un'opinione: è scienza! Bisogna studiare di più, cara Petrella! Non è certo tutta colpa delle donne, ci mancherebbe, ma almeno evitiamo ipocrisie e smettiamola con questo politicamente corretto.
Se un uomo non vi piace esteticamente, semplicemente non ci state, così come facciamo noi uomini. Ammetterlo sarebbe sufficiente, e forse tutta questa rabbia nei vostri confronti sfumerebbe. Ci pensi, cara Petrella, ci pensi!
È inutile scrivere una lettera a quella. O ignorerà tutto o darà risposte non nel merito della questione.
 
È inutile scrivere una lettera a quella. O ignorerà tutto o darà risposte non nel merito della questione.
Ma sicuramente! Non miro neanche a scontrarmi con lei, era uno solo uno sfogo per tutte le falsità dette. Spero però che qualcuno la contrasti mediaticamente, tipo un Crepaldi, se lo meriterebbe..
 
È inutile scrivere una lettera a quella. O ignorerà tutto o darà risposte non nel merito della questione.
è impegnata a saltare sul prepuzio di Chadrone, non penso le mid-beckys come lei stiano tra l'altro a leggere le lettere aperte
there is no open letter for our bones
 
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