Lo zio putativo di Lara

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me la ricordavo questa scena
si, è cruda ma è molto veritiera, l'autore del libro sapeva bene come gira il mondo, ed è così...
ci sono i puri, gli idealisti (pochi) e poi ci sono i furbi ma direi anche i pragmatici

i primi vivono di illusioni, ideali appunto, si nutrono di sogni
i secondi vivono la vita reale, terrena, materiale e, quindi, si nutrono di cose reali, la scopata, una mangiata, fare soldi, figliare ecc.

i primi sono anche più spesso poeti, come Leopardi, che spesso sono sconfitti dalla vita e finiscono nella depressione (pessimismo cosmico) o affogano nell'alcol e nelle droghe la loro disillusione nel mondo terreno, es. Poe, Baudelaire ecc.

i secondi sono anche più spesso romanzieri, come Dostoevskij, Dickens, Hugo, Manzoni, Kafka, Nabokov ecc. ed appunto Pasternak...

la poesia è come un bel quadro, non è reale, è bella da leggere/vedere ma non è reale, è una bella illusione ; i romanzi sono vita reale, vita degli autori, in qualche modo vissuta, anche quando le trame sono inventate, perché lo scopo dei romanzi, anche di quelli di fantascienza o di fantasy è quello di essere verosimili, cioè di rappresentare l'animo umano per come è e non per come dovrebbe essere...
 
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