Manuale economico per non figli di papà

nocibogourmet

Well-known member
Il manuale parte da 18 anni, perché prima secondo me non si ha la capacità di fare scelte consapevoli.
Il manuale si rivolge a tutti quelli che sono brutti e poveri e ha lo scopo di evitare precarietà, povertà, ed anzi fare un po' di patrimonio. La soglia oltre la quale questa guida non e' dedicata è chi ha la famiglia con un totale di asset patrimoniale pari o superiore a 2,5 milioni ed un reddito pari o superiore a 10 k euro al mese. Insomma mi rivolgo al ceto medio-basso e basso.

Quando si hanno 18 anni e sta per finire il quinto anno occorre avere le idee chiare. Per chi ha pochi soldi andare in giro all'università significa essere poveri, umiliarsi quando gli altri possono fare dottorati, aperitivi e invece al poveraccio malcapitato tocca stare a secco e a guardare se la famiglia non può permetterselo (come è successo a me).

Un 18 enne non abbiente può iscriversi a informatica, medicina, fisioterapia, odontoiatria e dedicare tutto il tempo a ciò, sono gli unici casi in cui è concesso. Va evitata infermieristica perché si lavora, ma si avrà uno stipendio pressappoco identico tutta la vita e si lavora pure di notte.

Negli altri casi occorre se ha abilità manuali imparare presto un mestiere manuale, come meccanico, idraulico, elettricista e mettersi in testa che lo deve fare mentre gli altri si divertono e con la testa, cioè risparmiando e non bevendo birre a fine turno. Occorre anche mettere via per tentare una carriera autonoma sennò si rimane operai a vita.

Nei casi in cui l'amico Fritz non ha né la capacità per fare lavori manuali, né le università sopra elencate deve andare a fare un lavoro operativo come call center, supermercato per versare tutti i contributi e fare un università qualsiasi solo "triennale" (anche se non si dice perché solo lauree comunque secondo l'ordinamento) per fare i concorsi pubblici senza frequentare, tipo scienze politiche, economia, giurisprudenza, per provare a entrare all'INPS, o all'ade in età precoce e quindi fare pure carriera dentro. Entro 25 anni bisogna stare fuori dal supermercato o dal call center ed entro 30 bisogna avere fatto il primo step di carriera.

Imperativo: se si lavora sempre investire in ETF con costanza, senza commissioni, tenere giusto la liquidità per le cose necessarie. Non avere vizi.

Altro imperativo: no voli pindarici, no lavori autonomi tipo freelance di sto cavolo, no cercare lavoro in azienda e pagare trasferimenti a buffo.
 
Io la faccio ancora più facile: EMIGRARE

Questo è un paese fallito, non è normale che per avere un minimo di stabilità devi avere una triennale minimo e ambire alla fissità di posto nel pubblico.
Parlo spesso con ragazzi da UK, Germania, Francia, Spagna e anche oltreoceano, ogni volta che gli racconto qualcosa di merdalia (tipo i concorsi con certe domande di cultura generale, spazzini ingegneri, etc.) rimangono increduli, pensano che io li stia prendendo per il culo. Siamo letteralmente il Paese dei Balocchi.
 
Parlo spesso con ragazzi da UK, Germania, Francia, Spagna e anche oltreoceano
in effetti all'estero c'è molto più libero mercato e un buon lavoro (ma buono sul serio) se sei in gamba lo trovi, poche storie, e ti pagano il giusto.
In italia ormai anche se hai santi in paradiso e hai un impiego devi pregare in cinese che non vada lo stesso tutto a puttane da un momento all'altro.
 
Io la faccio ancora più facile: EMIGRARE

Questo è un paese fallito, non è normale che per avere un minimo di stabilità devi avere una triennale minimo e ambire alla fissità di posto nel pubblico.
Parlo spesso con ragazzi da UK, Germania, Francia, Spagna e anche oltreoceano, ogni volta che gli racconto qualcosa di merdalia (tipo i concorsi con certe domande di cultura generale, spazzini ingegneri, etc.) rimangono increduli, pensano che io li stia prendendo per il culo. Siamo letteralmente il Paese dei Balocchi.
anche nei paesi da te elencati ormai la crisi è nera, occhio con l'esterofilia che oggi il mondo è globalizzato e il capitalismo si sta mangiando tutto il ceto medio del mondo occidentale.
 
Il manuale parte da 18 anni, perché prima secondo me non si ha la capacità di fare scelte consapevoli.
Il manuale si rivolge a tutti quelli che sono brutti e poveri e ha lo scopo di evitare precarietà, povertà, ed anzi fare un po' di patrimonio. La soglia oltre la quale questa guida non e' dedicata è chi ha la famiglia con un totale di asset patrimoniale pari o superiore a 2,5 milioni ed un reddito pari o superiore a 10 k euro al mese. Insomma mi rivolgo al ceto medio-basso e basso.

Quando si hanno 18 anni e sta per finire il quinto anno occorre avere le idee chiare. Per chi ha pochi soldi andare in giro all'università significa essere poveri, umiliarsi quando gli altri possono fare dottorati, aperitivi e invece al poveraccio malcapitato tocca stare a secco e a guardare se la famiglia non può permetterselo (come è successo a me).

Un 18 enne non abbiente può iscriversi a informatica, medicina, fisioterapia, odontoiatria e dedicare tutto il tempo a ciò, sono gli unici casi in cui è concesso. Va evitata infermieristica perché si lavora, ma si avrà uno stipendio pressappoco identico tutta la vita e si lavora pure di notte.

Negli altri casi occorre se ha abilità manuali imparare presto un mestiere manuale, come meccanico, idraulico, elettricista e mettersi in testa che lo deve fare mentre gli altri si divertono e con la testa, cioè risparmiando e non bevendo birre a fine turno. Occorre anche mettere via per tentare una carriera autonoma sennò si rimane operai a vita.

Nei casi in cui l'amico Fritz non ha né la capacità per fare lavori manuali, né le università sopra elencate deve andare a fare un lavoro operativo come call center, supermercato per versare tutti i contributi e fare un università qualsiasi solo "triennale" (anche se non si dice perché solo lauree comunque secondo l'ordinamento) per fare i concorsi pubblici senza frequentare, tipo scienze politiche, economia, giurisprudenza, per provare a entrare all'INPS, o all'ade in età precoce e quindi fare pure carriera dentro. Entro 25 anni bisogna stare fuori dal supermercato o dal call center ed entro 30 bisogna avere fatto il primo step di carriera.

Imperativo: se si lavora sempre investire in ETF con costanza, senza commissioni, tenere giusto la liquidità per le cose necessarie. Non avere vizi.

Altro imperativo: no voli pindarici, no lavori autonomi tipo freelance di sto cavolo, no cercare lavoro in azienda e pagare trasferimenti a buffo.
Sei troppo frustrato. Ma del resto sei supplente e per di piu precario
 
Sei troppo frustrato. Ma del resto sei supplente e per di piu precario
Ho fatto questa scelta dopo aver messo da parte quasi 120 k e aver fatto tutto bene.
I soldi non mi servono più preferisco pesare sulla collettività. Purtroppo non sono ancora supplente perché non mi hanno chiamato. Sono percettore di Naspi
 
Ho fatto questa scelta dopo aver messo da parte quasi 120 k e aver fatto tutto bene.
I soldi non mi servono più preferisco pesare sulla collettività. Purtroppo non sono ancora supplente perché non mi hanno chiamato. Sono percettore di Naspi
E se hai 120 mila euro, fregatene. Apriti una pizzeria e dichiari 10 mila appena all'anno come fanno tutti. E hai diritto ugualmente a tutti i bonus
 
Sei in paranoia totale,sarà il quarto post che scrivi,direttamente o indirettamente,sulla tua situazione nelle ultime settimane.
 
Io la faccio ancora più facile: EMIGRARE

Questo è un paese fallito, non è normale che per avere un minimo di stabilità devi avere una triennale minimo e ambire alla fissità di posto nel pubblico.
Parlo spesso con ragazzi da UK, Germania, Francia, Spagna e anche oltreoceano, ogni volta che gli racconto qualcosa di merdalia (tipo i concorsi con certe domande di cultura generale, spazzini ingegneri, etc.) rimangono increduli, pensano che io li stia prendendo per il culo. Siamo letteralmente il Paese dei Balocchi.

Ma perché, i concorsi sono reali, nel senso che non si sa il "vincitore" prima?

Battute( più o meno) a parte, me lo chiedo spesso se la mia rovina derivi dall'essere, come dicevano Fibra e Nannini, "nato e morto qua"
 
Ultima modifica:
Ma perché, i concorsi sono reali, nel senso che non si sa il "vincitore" prima?
Beh sì, altrimenti a cosa servono le domande di cultura generale? Le schede dei vincitori arrivano già precompilate, loro devono passare solo a penna sulle risposte. Questa cosa è risaputa, specialmente se parliamo di concorsi militari.

L'estero è molto diverso da qua, fidati. Qui a 30 anni sei vecchio, in UK o Germania ad esempio inventarsi un mestiere o una nuova professione a quell'età è normalissimo. Non conosco la tua situazione né la tua età, ma se non hai motivi particolari per restare, just have a try.
 
anche nei paesi da te elencati ormai la crisi è nera, occhio con l'esterofilia che oggi il mondo è globalizzato e il capitalismo si sta mangiando tutto il ceto medio del mondo occidentale.
Certamente, ma in Germania non devo aspettare 6 mesi per fare le analisi con la GKV (ASL) e le scuole non cadono letteralmente a pezzi. Il lavoro lo trovi e ti pagano, anche se - giustamente - ti viene richiesto un B2 o superiore in tedesco.

Io nella migliore delle ipotesi posso avere lo stipendio che aveva mio nonno da operaio con la 3° media, e sono laureato nel settore più richiesto e pagato in Merdalia. D'altronde non esiste un piano industriale e non esistono filiere in grado di sfruttare la forza lavoro qualificata, di cosa parliamo dunque?
Aggiungo che questo paese sarà spolpato dalle banche e fondi speculativi: avere l'80% del proprio debito in mano a privati è una condanna a morte, e quel maiale di Andreotti lo sapeva bene. Come ha detto Draghi "L'Italia ha il pilota automatico", la destinazione la sappiamo già.
 
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