La psicopatia "come struttura" é caratterizzata da
1 Bassa emotività negativa (bassa paura, ansia, rimorso, colpa, solitudine, imbarazzo… L'unica eccezione sembra essere la propensione alla noia)
2 Incapacità di amare e fidarsi nel senso chimico del termine (l'amore per loro é un investimento piú che un sentimento, e questo é dovuto a differenze nel modo in cui processano l'ossitocina)
3 Tendenza a non provare l'empatia come contagio (non sentono sulla propria pelle le emozioni degli altri, perché i loro neuroni specchio non sparano, ma le riconoscono e capiscono: hanno empatia cognitiva)
4 Conseguenze delle caratteristiche precedenti (immagine di sé positiva; scarso bisogno di validazione esterna; alto bisogno di stimolazione per via del fatto che le risorse cognitive non sono occupate dall'individuazione e dalla gestione di minacce nell'ambiente; tendenza alla manipolazione anche perché, non provando molte emozioni negative ma vedendole attorno a sé tutto il tempo, credono che vengano manifestate per ottenere qualcosa, e che manipolare sia quindi la regola del gioco; carisma; scarsa inclinazione alla dipendenza e alla compulsività; tendenza ad agire piuttosto che a rimurginare o procrastinare o farsi scrupoli)
5 Caratteristiche comportamentali, non necessariamente presenti, conseguenza anche questi dei tratti precedenti (tendenza a scegliere una fast living strategy, caratterizzata da promiscuità e comportamenti rischiosi o impulsivi; bassa aggressività reattiva e alta aggressività strumentale; importanza data ai bisogni fisici e materiali; tendenza ad avere una vita di successo se é presente un buon controllo degli impulsi)
Personalmente credo che queste caratteristiche siano cause e conseguenze del loro essere naturalmente mindful, cioé presenti in modo non giudicante. Le persone non hanno presenza mentale quando imparano che il presente é insopportabile, ma una persona poco incline alla paura può restare nel presente, può essere mindful. Questo spiega:
1 L'impulsività, la scarsa considerazione delle conseguenze delle azioni e la scarsa capacità di apprendere dall'esperienza passata: il passato e il futuro non fanno parte del loro orizzonte.
2 Il carisma e la buona empatia cognitiva: le persone distorcono la realtà quando hanno paura, ma chi é poco incline alla paura può essere un buon osservatore e imparare cosa gli altri si aspettano e cosa porta il risultato desiderato (e il loro sistema dopaminergico fa sí che siano piú motivati dalla ricompensa del normale)
3 Il fatto che, se l'identità di qualcuno é in parte descrivibile come la somma delle sue paure e delle sue distorsioni cognitive ("io sono timida"=ho paura di essere giudicata e non amabile; "io sono sempre buona e amorevole"=sto tralasciando tutti gli episodi in cui non lo sono stata perché preferisco vedermi cosí), gli psicopatici, avendo poche paure e di conseguenza facendo poche distorsioni cognitive, forse non hanno davvero un'identità: anche questa é una causa-conseguenza della mindfulness, essere completamente adattabili a quello che la situazione richiede, disposti a cambiare idea e progetto. La maggior parte di noi si aggrappa a un'idea ("i carboidrati fanno male", "i politici fanno schifo", "sono un bravo scrittore", "sono un fallito") perché é rassicurante, ma queste idee spesso sono zavorra e ci condannano a ripetere il passato, perché ci rendono meno flessibili e aperti a nuove informazioni. Alcuni chiamano questa abilità di adattarsi in ambito sociale una "maschera": diventare ciò che l'altro vuole, ciò che porta maggior beneficio; del resto se, non avendo empatia come contagio, non si chiedono "questo mio interlocutore cosa sente?", possono chiedersi invece, anche proiettando il loro modo strumentale di vedere le cose, "questo mio interlocutore cosa vuole?" E recitare per gioco e per interesse la parte richiesta sul palcoscenico
4 La loro incapacità di amare: l'amore buddista (il buddismo é stata la culla della mindfulness) é una scelta piú che un bisogno, e il suo oggetto é intercambiabile (i buddisti almeno in teoria amano… tutti gli esseri viventi, e li amano di un amore "cognitivo": decisamente diverso dal bacio hollywoodiano sotto la pioggia all'interno di una relazione esclusiva). Come si può amare in modo chimico, in fondo, se non si ha paura, ci si sente connessi a se stessi e non si distorce la realtà? Secondo Siegel la mindfulness é uno stato in cui si é sintonizzati e in relazione con se stessi, integrati (=liberi da conflitti, capaci di abitare il proprio corpo, di riconoscere i bisogni del corpo come i propri. Il contrario di scissione e dissociazione). Questo significa che attraverso la mindfulness si raggiunge un senso di connessione e intimità simile a quello che si raggiunge nelle relazioni significative con gli altri. Il bisogno di connessione sarebbe quindi universale, e credo che gli psicopatici non lo sentano perché é un bisogno che soddisfano sentendosi connessi… a se stessi.
5 La scarsa vulnerabilità alle pressioni sociali.
Se intendiamo la psicopatia in questo modo, abbiamo qualcosa da imparare dagli psicopatici. Nel buddismo si dice di mantenere una mente fredda-fresca-controllata-rilassata ("cool mind". Traduco fredda perché non controllata dalla emozioni; fresca come quella di un principiante, cioé non aggrappata al passato; controllata perché consapevole, rilassata perché senza paura) e un cuore caldo (warm heart). Si dice anche che l'illuminazione é mangiare quando si ha fame e dormire quando si ha sonno. Gli psicopatici hanno naturalmente questa cool mind, questa bassa emotività che permette loro di mangiare quando hanno fame (e non quando sono stati lasciati dal partner) e dormire quando hanno sonno (senza rigirarsi insonni per ore) e che li rende capaci di apprezzare la vita e di considerarla un gioco (del resto, come si fa a danneggiare qualcuno per il proprio interesse, cioé ad avere aggressività strumentale, se non si considera la vita una cosa da non prendere troppo sul serio? Piú che immorali possono essere quindi amorali).
Forse possiamo imparare ad avere la loro mente fresca e la loro capacità di giocare mantenendo un cuore caldo. Cuore caldo di empatia o di compassione? Per empatia facciamo morire in agonia persone a cui per compassione dovremmo dare l'eutanasia. Dopotutto sembra che la mancanza di empatia (e di paura! Ottimi chirurghi, ottimi pompieri grazie alle peculiarità della loro risposta fisiologica allo stress che li rende cool under pressure) degli psicopatici possa avere a volte conseguenze positive per la società, e che una forma di warm heart sia disponibile anche per loro… Sempre che la cosa importi loro. Purchè essere compassionevoli li stimoli insomma, li diverta, sia in linea con l'idea positiva che hanno di sé, o li aiuti a ottenere ciò che vogliono. Le emozioni turbinose dei non psicopatici possono far desiderare vendetta quando a uno psicopatico non fregherebbe nulla di vendicarsi: l'aggressività reattiva, in parole povere, non è che renda i non psicopatici proprio dei santi.
