disagiato
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Salve a tutti, ho sui 25, KV, non-neurotipico e sono tipo sotto il 5. La mia vita è una merda ho passato l'adolescenza e la mia giovinezza fin'ora praticamente in solitudine, mai andato a feste, in vacanza con amici, mai conosciuto una donna... niente. Schifato da tutti e tutto perché brutto. A dare il colpo di grazia ci pensa l'aga che arrivò tra i 17-18 anni, ancor prima di poter prendere legalmente farmaci. Quindi ogni possibilità di rimettermi sui binari dopo il liceo sparì.
Tutto sommato ho copato abbastanza bene con la questione. Copato, fino a poco tempo fa, quando ho avuto una specie di crollo mentale, come una diga che improvvisamente cede lasciando cadere il suo carico d'acqua a valle, guardandomi allo specchio ho realizzato che per me non ci sono più speranze, ho realizzato che l'ultimo lustro e passa mi è andato perso e non lo riavrò più, non proverò mai l'amore adolescenziale, non proverò mai lo spirito di fratellanza con un gruppo di giovani amici in viaggio e non proverò mai un sacco di altre cose. E questa cosa mi ha distrutto e mi ha fatto cominciare a piangere, cosa che va avanti da giorni. Come se non bastasse il mio cervello ha riportato in superficie il ricordo di una ragazza non neurotipica che conobbi al primo anno dell'uni (poi andò fuori corso e non la vidi più), al tempo un po' la schifavo perché non volevo essere associato agli strambi del corso, ma ora mi rendo conto che era la mia unica possibilità di uscire da questo inferno, sarebbe stata una probabilità meno del 5% ma almeno una possibilità con una cifra decimale... invece son qua, solo come un cane, lo so non fa bene pensare queste cose ma non riesco a smettere, c'è tipo qualche nuovo collegamento elettrico nel cervello che mi riporta questi pensieri in primo piano quotidianamente.
Non è colpa mia se i miei geni fanno schifo e sembro un manifesto nazista che ritrae un subumano, cazzo. Scusate il delirio sconnesso ma avevo bisogno di sfogarmi su qualcosa di getto.
Tutto sommato ho copato abbastanza bene con la questione. Copato, fino a poco tempo fa, quando ho avuto una specie di crollo mentale, come una diga che improvvisamente cede lasciando cadere il suo carico d'acqua a valle, guardandomi allo specchio ho realizzato che per me non ci sono più speranze, ho realizzato che l'ultimo lustro e passa mi è andato perso e non lo riavrò più, non proverò mai l'amore adolescenziale, non proverò mai lo spirito di fratellanza con un gruppo di giovani amici in viaggio e non proverò mai un sacco di altre cose. E questa cosa mi ha distrutto e mi ha fatto cominciare a piangere, cosa che va avanti da giorni. Come se non bastasse il mio cervello ha riportato in superficie il ricordo di una ragazza non neurotipica che conobbi al primo anno dell'uni (poi andò fuori corso e non la vidi più), al tempo un po' la schifavo perché non volevo essere associato agli strambi del corso, ma ora mi rendo conto che era la mia unica possibilità di uscire da questo inferno, sarebbe stata una probabilità meno del 5% ma almeno una possibilità con una cifra decimale... invece son qua, solo come un cane, lo so non fa bene pensare queste cose ma non riesco a smettere, c'è tipo qualche nuovo collegamento elettrico nel cervello che mi riporta questi pensieri in primo piano quotidianamente.
Non è colpa mia se i miei geni fanno schifo e sembro un manifesto nazista che ritrae un subumano, cazzo. Scusate il delirio sconnesso ma avevo bisogno di sfogarmi su qualcosa di getto.