Pornostar e pentimento post carriera

UberVoid

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È recentemente uscita fuori la notizia del pentimento della pornostar italiana Malena nei confronti della sua attività lavorativa nel mondo del porno, adducendo non precisate motivazioni a questo suo ripensamento morale.
Facendo qualche ricerca online noterete come questo sia uno schema ricorrente, molte pornostar prima si dicono entusiaste e poi dopo aver chiuso col lavoro sputano merda su un business che le ha fatte arricchire.
Perché questo atteggiamento?
 
Principalmente quella di Malena è tutta pubblicità per non cadere nel dimenticatoio, si attende il suo OF visto che i tempi attuali lo permettono. Ma in passato, praticamente era una costante nel mondo del porno (Moana Pozzi, Cicciolina, Lana Rhoades, Bonnie Rotten ed altre decine di casi noti) che può essere applicabile anche alla vita stessa: ti sei divertita, hai fatto quello che ti pareva ed adesso al di fuori di quell'ambiente non vieni più considerata, è il prezzo da pagare per la teoria fallace della finta libertà che quel mondo comunica. Si ricade sempre nelle leggi di natura ovvero che determinati comportamenti e scelte, per la biologia, sono poco convenienti e ricrearti una seconda verginità è praticamente impossibile. Un attore pornografico abbastanza famoso, Francesco Malcom, in una sua intervista aveva affermato che una volta entrati in quel mondo si era marchiati a vita, disse che per limitare i danni si sarebbe potuto fidanzare soltanto con una donna che avesse fatto la sua stessa professione affinché le due solitudini avessero potuto capirsi. L'istintività nell'aderire al porno purtroppo ha le sue conseguenze e la stessa istintività nel condannarlo ha soltanto il sapore della beffa.
 
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