POST SERIO Fratelli

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Nonostante io sia ormai noto per essere estremamente blackpillato, shitpostante, basato e cinico e sboccato, questo è un post serio: ma sempre blackpillato.

Fin da piccoli, io e mio fratello maggiore eravamo un po' strani: non autistici, perchè quella è una condizione specifica tirata in ballo spesso e volentieri a casaccio; ma nevrotici. Entrambi high iq, con famiglia normie che ci ha fatti studiare. Ma lui fin da piccolo era piu looksato di me, sia bambine che bambini che adulti lo trattavano meglio.
Il fatto che lui fosse piu grande di me, piu looksato di me, e quindi piu avanti di me in ogni cosa e io dovessi rincorrerlo mi ha SEMPRE messo di fronte alla realtà della selezione sessuale, della legge del piu forte, del nazismo, della superiorita razziale di certi maschi su altri, della dura realta ,perfino mia mamma lo trattava meglio di come trattava me, non nel senso che a me mi tratta da schifo, anzi ora che sa che sono in difficolta mi aiuta in tante cose, ma a lui lo ha sempre trattato meglio nel senso che lo vedeva come piu alpha: diciamo le cose come stanno.

Quando vedevo che anche quando io avevo un hobby mio singolo - non dico cosa perchè non voglio dire troppo sulla mia vita - anche lui un giorno fece l'imprevedibile, e fece lo stesso, mi venne la tendenza che ancora oggi mi porto dietro a volere fare tante cose contemporaneamente, sia nello sport che nello studio. Tipo oggi faccio gia due sport e vorrei aggiungerne altri. Il motivo inconscio è che temo che se faccio uno sport solo lui me lo rubi, mentre se ne faccio tanti sarò piu "protetto", e idem per lo studio

Long story short, piano piano le nostre strane tendenze nevrotiche, miste alle alte aspettative genitoriali che però erano dirette a lavori da betabuxxing tipo il medico, mentre noi avevamo frainteso e avevamo alte aspirazioni, si sono viste frustrate, e intanto entrambi normie apolitici e pseudo-radical chic come tutti gli altri ragazzi della nostra età, ci siamo separati. Il drift è stato bilaterale, ma maggiormente mio, dato che penso a causa del looks che mi rendeva sempre meno facile essere un normie dato che almeno lui un po' di approvazione femminile l'aveva, stavo diventando sempre meno "normie", quindi interesandomi a cose come i pesi, la palestra, la virilità. QUindi in casa si parla sempre meno, come stranieri in casa propria; da piccolissimi, tipo elementari, c'era poco poco di rapporto, ma c'era gia qualcosa di strano, era tutto flebile e fragile; specialmente quando lui mi trattava in modo aggressivo, forse per replicare l'aggressività verbale di nostro padre. E siccome io non ho mai rispettato l'aggressività, ha contribuito anche questo.

Quando lui se ne va per l'uni, inizia ad avere problemi non con gli studi, ma con la vita generale. So che inizia ad AGARE (e su questo torneremo dopo). Ci vediamo solo quando i miei lo obbligano a tornare a casa col senso di colpa, con riunioni familiari che diventano sempre piu silenziose con dialoghi scarni e forzati. Col covid lo obbligano a tornare dalla sua fuorisede e lì i problemi familairi esplodono, io mi chiudo nel silenzio dato che avevo gia capito che certe cose non le puoi risolvere, con i normie non puoi risolvere e ragionare, meglio sopportare in silenzio, chiudersi e allenarsi a non farsi uccidere dalle bufere di strilla e urla. Questa è stata la geniale idea dei miei genitori: durante il lockdown fare tornare anche il quarto membro della famiglia per obbligarci a esplodere di continuo.
Era il primo anno di lockdown, ultimo anno di liceo, e siccome sapevo che non so quale politico disse che avrebbero promosso tutti, non studiavo, e quindi un giorno, con quella cazzo di agenda elettronica orwelliana di merda aperta, mi fanno una sessione di sfuriata collettiva contro di me, il capro espiatorio: come se prendendo tutti 8 la famiglia sarebbe stata felice. Mio fratello borbotta qualcosa tipo "se dici ancora qualcosa ti picchio" e io li taglio i rapporti: mai piu una parola, fino a quando infatti non ripartirà per l'uni e poi non ci si incrocierà mai piu per 4 anni, dato che quando torna lui dai miei io non ci vado. Non sento proprio il bisogno di dialogare in generale con le persone, e neanche con lui: ho sempre avuto un istinto biologico debole, infatti non ho mai voluto chissa che bene ai nonni. Coi miei genitori è un po' diverso, tipo mia mamma nonostante le sue follie da foid mi ha voluto e vuole bene come mai un foid non biologicamente correlato mi vorrà. Dopo quell'aneddoto dei voti, smisi anche di mangiare assieme a loro, mangiavo separatamente dopo, come un animale: non ho voglia di stare a un tavolo con persone che mi dicono che mi vogliono picchiare solo perchè vogliono un capro espiatorio dicendo che ho voti bassi; oltre che ormai inutili tentativi di riassestare una famiglia distrutta e che quindi è meglio lasciare disgregare.

Mio fratello si è laureato, e poi ha fatto la magistrale. E ora è in un percorso lavorativo - non dico cosa - abbastanza da colletto bianco. Non è un banchiere ebreo, tranquilli; ma non è neanche un hikikomori accasciato. Ho allora visto una sua foto in rete nel sito del posto in cui sta, all'estero...ed ha la classica barba media ma curata che aveva le ultime volte che lo vidi...ma è agato: norwood abbastanza avanzato, e quindi si rasa. Quando i suoi profili social erano ancora pubblici era ovvio che era ancora un normie, depresso e radical chic e depressoide ma sempre normie: infatti c'erano foto con tipe in erasmus.

Sapere che ha ottenuto questo almeno parziale successo lavorativo mi fa ovviamente invidia dato che era una delle cose che ho sempre temuto fin da piccolo, che continuasse a moggarmi PER SEMPRE. Specialmente dato che la laurea che ho invece perseguito io non è come la sua: dovevo fare una materia inutile che però perlomeno mi facesse venire voglia di alzarmi dal letto. Se dovessi risolvere equazioni differenziali non è che non potrei: ma è che non me ne frega niente, e mi taglierei la gola dopo 12 secondi, altro che tre anni di studio.

Però invece vederlo agato - ripeto, non è totalmente pelato, ma è un norwood ovviamente avanzato, mi ha fatto pensare a quante cose siano andate storte nel nostro non dico rapporto, perchè non c'è mai stato quasi mai rapporto, ma "trascorso". Quanto eravamo biologicamente strani e poco inclini al cameratismo biologico, quanto i binari bluepillati dei nostri genitori si sono schiantati sul fatto che eravamo troppo idealisti e non avevamo capito che i nostri volevano farci diventare dei batbuxx colletti bianchi E BASTA, non dei sognatori.
Vederlo però agato in foto - seppur con un leggero sorriso, il che mi ricorda che lui non è mentalmente distrutto come me, a lui figuriamoci se gli interessa la verità - mi ha ricordato che qualcosa in comune ce l'abbiamo. Io ho 23 anni e in realtà agato non sono, una volta arrivato in uni il primo anno mi stempiai un po' ma poi passò , e ora coi capelli lunghi sembro in realtà un tiktoker coi capelli a broccolo, quindi agato non sono. Non so cosa abbia interrotto il processo per me: dato che a lviello di stress non si può dire che io ne abbia avuto meno di lui nella vita.

E questo è quanto: una famiglia bluepillata che pensava che la natura umana non esiste e basta schiacciare dei comandi culturali sui bambini ed escono come vuoi te. Ma la natura dei due bambini non è quella prevista, la famiglia poi ha problemi, e il fratello maggiore vince: nel looks, nella vita. La sua depressione non è una vera depressione, è una depressione di moda tra i normie. Lui non sa cosa vuol dire, come mi successe mesi fa, stare sul letto a cazzeggiare e senza percepire uno stimolo in arrivo, scoppiare a piangere come un matto in un ospedale psichiatrico: chissà cosa accade nel cervello che non percepiamo. Non sa cosa vuol dire percepire la verità e volere smetttere di partecipare al mondo, non sa cosa vuol dire pensare di ERrare.

Entrambi però condividiamo forse un difetto biologico nell'attaccarci biologicamente ai familiari senza cause aggiuntive. Per questo fin da piccoli i genitori non si spiegavano perchè non volevamo andare a trovare i nonni, con i quali, come con i nostri genitori, e come tra me e lui, non c'era progressivamente di piu nulla di cui parlare. Tanto che non so nemmeno valutare quanto intenso fosse l'attaccamento che avevamo da bambini io e lui. C'è una foto nell'ufficio di mia madre in cui siamo felici, sorridiamo e guardiamo la fotocamera. Entrambi siamo carini in quella foto. Poi tutto è andato a rotoli: e non sento neanche il bisogno di risolvere la cosa dato che non ho neanche la forza di scrivere un diario, non sento di volere nulla da nessuno. non è chiaro quanto ci sia di represso verso di lui e quanto invece non ci sia mai stato: forse non lo saprò mai.

Ma questi sono i risultati in una famiglia in cui non si capisce come funziona la natura umana, come cambiano le società, come siamo tutti diversi: e come i bambini non sono robot a cui dare comandi, perchè poi accadranno cose imprreviste una dopo l'altra se si pensa che funzionino come nei libri di pedagogia.
 
2 fratelli che cui strade si sono divise: tuo fratello più coriaceo e tu inveve più sensibile. Dentro una famiglia borghese che sogna i figli facenti lavori tecnico-intellettuali senza capire che tanto saranno solo degli schiavi qualificati.
 
2 fratelli che cui strade si sono divise: tuo fratello più coriaceo e tu inveve più sensibile. Dentro una famiglia borghese che sogna i figli facenti lavori tecnico-intellettuali senza capire che tanto saranno solo degli schiavi qualificati.
In pratica la tipica noia borghese di una famiglia della Milano bene?
 
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