francescom
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Ciao a tutti, voglio lasciarvi qui in la mia presentazione scritta in un giorno in cui mi sento particolarmente frustrato. (Scriverò d'impulso senza badare troppo a questioni di forma, non so neanche se questo post mi possa aiutare in quanto mi aspetto insulti o altro ma penso di aver bisogno di comunicare ed in questo l'anonimato mi può aiutare, chiedo inoltre già scusa se la storia possa non risultare scorrevole ma lascio il mio corpo parlare sperando di far capire le mie emozioni)
Sono un ragazzo di 19 anni, ed attualmente studio ing. Ho sempre vissuto in un paese di poche migliaia di persone, dunque sono lontano dalle dinamiche e dalla vita di città. Sin da piccolo sono sempre stato estroverso non appena acquista un minimo di conoscenza, giocato a calcio per tutta la vita, sempre molto bravo a scuola specialmente in mate e fisica (dove ho anche raggiunto importanti traguardi a livello nazionale). Sono probabilmente il ragazzo una delle persone più buone del mondo, non esiste che non aiuto un amico o una persona in difficoltà mettendo da parte me stesso,(anche persone che mi hanno mancato di rispetto ho cercato di capirle e valutate presa coscienza della loro mediocrità),e probabilmente è sempre stato questo mio essere troppo buono -> soggetto -> quello è un po' strano ed è fatto così, che mi ha impedito di avere relazioni. Per quanto riguarda l'aspetto fisico sono 1,79/1,8 pieno magro ma non riesco a piacermi di faccia ,non ce la faccio. In vita mia mi sono innamorato veramente solo due volte alle medie (non ricambiato) ed al liceo con stesso esito, tuttavia non sono una di quelle persone che avrebbe rifiutato rapporti occasionali in attesa della "persona perfetta"... 19 anni mai baciato mai fatto sesso.
Nonostante io non sia affatto quello stereotipo di ragazzo secchione chiuso tutto il giorno a studiare come ho detto ho sempre fatto sport ed ho una grandissima cerchia di amici che sono praticamente fratelli per me, però penso che questa mio modo di essere mi abbia etichettato come il ragazzo "bravo a scuola un po' strano". Però forse riflettendoci meglio non è questo il problema... Vi racconto di più sulla mia situazione familiare, ho una madre che è una santa e mio padre che lo è metà del tempo, in passato ci sono stati dei momenti dove perdeva la testa iniziando ad urlare facendo scenate di matto, una volta ha persino alzato le mani a mia madre in mia presenza, oppure mi un' altra volta mi ha urlato "pippa" dagli spalti di fronte a tutti i miei amici quando avrò avuto circa 6-7 anni (no non era ironico era uno di quei giorni dove era arrabbiato con tutti) ed è da quando sono piccolo che con il passare di questi episodi di instabilità sia nato dentro di me un timore inconscio di mio padre che ancora oggi nonostante questi episodi siano diminuiti ma non del tutto mi porto dietro. Non so come descriverlo ma è un tremore allo stomaco, simil ad un misto tra ansia distaccamento quando sono in sua presenza anche se è molto buono con me io non riesco ad esserlo con lui e quindi fingo. Ho notato che questa sensazione di ansia ed inadeguatezza l'ho riversata nel mondo esterno, ed ancora oggi spesso soffro d'ansia perché non mi sento mai all' altezza ed inferiore quando mi rapporto con una qualsiasi persona, ad esempio non mi sento abbastanza bello per quelle ragazze che trovo attraenti, abbastanza sciolto o di carattere abbastanza forte per farle stare bene dato che il far stare bene per me significa far sentire al meglio la persona che ho accanto. Tuttavia quando mi devo confrontare con la realtà le cose diventano più complesse, ad esempio per quanto riguarda i miei amici sono praticamente l'unico del gruppo a non aver mai fatto nulla ed è questa la mia sofferenza maggiore oggi, mi ha dato sempre prova di inadeguatezza il fatto che praticamente ogni amico mio sia piaciuto in primis alle ragazze in questione prima di provarci andando così a "colpo sicuro", queste sono sensazioni che non ho mai provato ed il fatto di non averle mai provate mi sta facendo pensare che avrò una cicatrice permanente nella mia mente che mi porterà ad una vita infelice. (L'unica ragazza che si sia fatta avanti con me è una ragazzina 5 anni più piccola probabilmente in preda alla cottarella del "ragazzo più grande", ma non è quello che cerco io e per rispetto anche suo non ho voglia di usare una persona a maggior ragione se una ragazzina).
Dentro di me provo un po' di ingiustizia perché so che rispetto ad alcuni amici miei fidanzati con ragazze bellissime perché magari sono più belli/sciolti/ ci sanno fare più di me hanno una sorta di "status" diverso, io posso e so di essere una persona che non ha nulla da invidiare a loro a livello interiore, (Ho un amico che veramente non sa mettere due parole in croce ma è alto più di 1,9 ed ha una bella faccia che è andato con una marea di ragazze). Come detto a livello di faccia non mi piaccio affatto anche se in passato ho ricevuto complimenti da ragazze anche che non conoscessi, ma il mio problema è probabilmente caratteriale e che vengo percepito come "soggetto" o imbranato perché non ho quella scioltezza che hanno miei amici dovuta probabilmente da problemi che mi porto dentro. Non ne ho mai parlato con nessuno perché i miei amici mi direbbero quelle frasi standard che uno dice quando non sa che dire, quindi il gioco non vale la candela. Se siete arrivati a leggere questa palla fino a qui Ve ne sono molto grato e mi scuso se vi ho annoiato
Sono un ragazzo di 19 anni, ed attualmente studio ing. Ho sempre vissuto in un paese di poche migliaia di persone, dunque sono lontano dalle dinamiche e dalla vita di città. Sin da piccolo sono sempre stato estroverso non appena acquista un minimo di conoscenza, giocato a calcio per tutta la vita, sempre molto bravo a scuola specialmente in mate e fisica (dove ho anche raggiunto importanti traguardi a livello nazionale). Sono probabilmente il ragazzo una delle persone più buone del mondo, non esiste che non aiuto un amico o una persona in difficoltà mettendo da parte me stesso,(anche persone che mi hanno mancato di rispetto ho cercato di capirle e valutate presa coscienza della loro mediocrità),e probabilmente è sempre stato questo mio essere troppo buono -> soggetto -> quello è un po' strano ed è fatto così, che mi ha impedito di avere relazioni. Per quanto riguarda l'aspetto fisico sono 1,79/1,8 pieno magro ma non riesco a piacermi di faccia ,non ce la faccio. In vita mia mi sono innamorato veramente solo due volte alle medie (non ricambiato) ed al liceo con stesso esito, tuttavia non sono una di quelle persone che avrebbe rifiutato rapporti occasionali in attesa della "persona perfetta"... 19 anni mai baciato mai fatto sesso.
Nonostante io non sia affatto quello stereotipo di ragazzo secchione chiuso tutto il giorno a studiare come ho detto ho sempre fatto sport ed ho una grandissima cerchia di amici che sono praticamente fratelli per me, però penso che questa mio modo di essere mi abbia etichettato come il ragazzo "bravo a scuola un po' strano". Però forse riflettendoci meglio non è questo il problema... Vi racconto di più sulla mia situazione familiare, ho una madre che è una santa e mio padre che lo è metà del tempo, in passato ci sono stati dei momenti dove perdeva la testa iniziando ad urlare facendo scenate di matto, una volta ha persino alzato le mani a mia madre in mia presenza, oppure mi un' altra volta mi ha urlato "pippa" dagli spalti di fronte a tutti i miei amici quando avrò avuto circa 6-7 anni (no non era ironico era uno di quei giorni dove era arrabbiato con tutti) ed è da quando sono piccolo che con il passare di questi episodi di instabilità sia nato dentro di me un timore inconscio di mio padre che ancora oggi nonostante questi episodi siano diminuiti ma non del tutto mi porto dietro. Non so come descriverlo ma è un tremore allo stomaco, simil ad un misto tra ansia distaccamento quando sono in sua presenza anche se è molto buono con me io non riesco ad esserlo con lui e quindi fingo. Ho notato che questa sensazione di ansia ed inadeguatezza l'ho riversata nel mondo esterno, ed ancora oggi spesso soffro d'ansia perché non mi sento mai all' altezza ed inferiore quando mi rapporto con una qualsiasi persona, ad esempio non mi sento abbastanza bello per quelle ragazze che trovo attraenti, abbastanza sciolto o di carattere abbastanza forte per farle stare bene dato che il far stare bene per me significa far sentire al meglio la persona che ho accanto. Tuttavia quando mi devo confrontare con la realtà le cose diventano più complesse, ad esempio per quanto riguarda i miei amici sono praticamente l'unico del gruppo a non aver mai fatto nulla ed è questa la mia sofferenza maggiore oggi, mi ha dato sempre prova di inadeguatezza il fatto che praticamente ogni amico mio sia piaciuto in primis alle ragazze in questione prima di provarci andando così a "colpo sicuro", queste sono sensazioni che non ho mai provato ed il fatto di non averle mai provate mi sta facendo pensare che avrò una cicatrice permanente nella mia mente che mi porterà ad una vita infelice. (L'unica ragazza che si sia fatta avanti con me è una ragazzina 5 anni più piccola probabilmente in preda alla cottarella del "ragazzo più grande", ma non è quello che cerco io e per rispetto anche suo non ho voglia di usare una persona a maggior ragione se una ragazzina).
Dentro di me provo un po' di ingiustizia perché so che rispetto ad alcuni amici miei fidanzati con ragazze bellissime perché magari sono più belli/sciolti/ ci sanno fare più di me hanno una sorta di "status" diverso, io posso e so di essere una persona che non ha nulla da invidiare a loro a livello interiore, (Ho un amico che veramente non sa mettere due parole in croce ma è alto più di 1,9 ed ha una bella faccia che è andato con una marea di ragazze). Come detto a livello di faccia non mi piaccio affatto anche se in passato ho ricevuto complimenti da ragazze anche che non conoscessi, ma il mio problema è probabilmente caratteriale e che vengo percepito come "soggetto" o imbranato perché non ho quella scioltezza che hanno miei amici dovuta probabilmente da problemi che mi porto dentro. Non ne ho mai parlato con nessuno perché i miei amici mi direbbero quelle frasi standard che uno dice quando non sa che dire, quindi il gioco non vale la candela. Se siete arrivati a leggere questa palla fino a qui Ve ne sono molto grato e mi scuso se vi ho annoiato
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