Quanta responsabilità date a voi stessi per la situazione in cui vi trovate?

BelloDeZia

Well-known member
Voglio fare poche premesse. Si, sappiamo tutti quanto l'ambiente, l'estetica, una personalità acerba che ancora si deve formare, influenzano il modo in cui ci trattano gli altri, e il modo in cui ci trattano gli altri influenza la nostra opinione di noi stessi che poi si riflette col nostro comportamento che condiziona come gli altri ci trattano e così via in un loop infinito.

Secondo me arriva un certo punto nella vita di ognuno in cui si prende consapevolezza di questo e si comincia a capire cosa è (o è sempre stato) sotto nostro controllo e cosa invece no. E da questa consapevolezza si può cominciare ad agire per "accettare" noi stessi e fare quello che vogliamo senza più influenze esterne.

Detto questo, vi chiedo, quanta è stata vostra responsabilità per la condizione in cui vi trovate in questo momento?

Personalmente io mi sono accorto di avere dei problemi da tempo che invece di risolverli li ho lasciati crescere negli anni, mentre continuavo a vivere la mia vita con il risentimento, problemi d'ansia e con continue rimuginazioni. E adesso negli ultimi mesi mi sono accorto che guardandomi a ritroso se invece di tutto questo risentimento mi fossi dato da fare per migliorare me stesso, e con migliorare non intendo looksmaxxare momeymaxxare e cose simili, ma crearmi uno stile di vita che mi desse soddisfazione; ecco allora starei molto meglio oggi. E voi?
 
Zero responsabilita', solo tanta sfiga. Ho smesso di andare all' univerista' giusto nel 2007 o 2008, quando era diventato impossibile trovare un lavoro decente. Essere un morto di fame dai 25 ai 30 anni e avere uno stipendio molto basso dai 30 ai 35 ha influenzato le mie possibilita' che avevo con le ragazze. CHe se ne fa una ragazza di uno di 30 anni che e' disoccupato a senza macchina. Per due volte andavo in palestra. Facevo anche altri sport ma sempre con risultati pessimi con le ragazze.
 
Non saprei se ritenermi responsabile o meno: diciamo che io ho voluto intraprendere un determinato percorso perché era nella mie corde, perciò non ho avuto grossi problemi a concludere gli studi, ma purtroppo non sono stato ripagato in termini lavorativi dato che mi ritrovo ancora disoccupato ad oltre un anno dal conseguimento della laurea. Per cui sì, è vero che se avessi preso decisioni diverse, a quest ora starei lavorando già da un bel pezzo, e infatti ho dei gran bei rimpianti a riguardo, ma d'altro canto io, da ragazzino ingenuo che ero allora, mai immaginavo di come fosse spietato ed esclusivo il mondo del lavoro odierno, perciò scelsi soltanto di fare ciò che mi sentivo di fare, non so se darmene una colpa.
Per quanto riguarda la figa, non ho avuto grosse occasioni siccome non mi sono mai ritrovato in contesti favorevoli nei quali interagire e fare conoscenze, per cui non ho ancora esperienze vissute sotto questo aspetto, per ora.
 
Voglio fare poche premesse. Si, sappiamo tutti quanto l'ambiente, l'estetica, una personalità acerba che ancora si deve formare, influenzano il modo in cui ci trattano gli altri, e il modo in cui ci trattano gli altri influenza la nostra opinione di noi stessi che poi si riflette col nostro comportamento che condiziona come gli altri ci trattano e così via in un loop infinito.

Secondo me arriva un certo punto nella vita di ognuno in cui si prende consapevolezza di questo e si comincia a capire cosa è (o è sempre stato) sotto nostro controllo e cosa invece no. E da questa consapevolezza si può cominciare ad agire per "accettare" noi stessi e fare quello che vogliamo senza più influenze esterne.

Detto questo, vi chiedo, quanta è stata vostra responsabilità per la condizione in cui vi trovate in questo momento?

Personalmente io mi sono accorto di avere dei problemi da tempo che invece di risolverli li ho lasciati crescere negli anni, mentre continuavo a vivere la mia vita con il risentimento, problemi d'ansia e con continue rimuginazioni. E adesso negli ultimi mesi mi sono accorto che guardandomi a ritroso se invece di tutto questo risentimento mi fossi dato da fare per migliorare me stesso, e con migliorare non intendo looksmaxxare momeymaxxare e cose simili, ma crearmi uno stile di vita che mi desse soddisfazione; ecco allora starei molto meglio oggi. E voi?
Beh sì anche io ho buttato molti anni della mia vita, purtroppo è così in tutto, studio, lavoro, e anche relazioni e crescita personale.
Ma inutile guardare con rimpianti, tanto più o meno tutti fanno errori, è normale fare sbagli, credo l'importante sia cosa capisci e come poi provi a migliorarti, in qualunque settore sia.
 
99% E non mi dispiace, scelte mie.
Anche quando ho sbagliato come con la mia ex ho pensato che un futuro insieme non ci sarebbe stato prima o poi qualcosa sì sarebbe rotto. Insomma se mi ritrovo nella mia condizione attuale è praticamente solo " colpa" mia ma non sono triste ad ammetterlo.
 
Voglio fare poche premesse. Si, sappiamo tutti quanto l'ambiente, l'estetica, una personalità acerba che ancora si deve formare, influenzano il modo in cui ci trattano gli altri, e il modo in cui ci trattano gli altri influenza la nostra opinione di noi stessi che poi si riflette col nostro comportamento che condiziona come gli altri ci trattano e così via in un loop infinito.

Secondo me arriva un certo punto nella vita di ognuno in cui si prende consapevolezza di questo e si comincia a capire cosa è (o è sempre stato) sotto nostro controllo e cosa invece no. E da questa consapevolezza si può cominciare ad agire per "accettare" noi stessi e fare quello che vogliamo senza più influenze esterne.

Detto questo, vi chiedo, quanta è stata vostra responsabilità per la condizione in cui vi trovate in questo momento?

Personalmente io mi sono accorto di avere dei problemi da tempo che invece di risolverli li ho lasciati crescere negli anni, mentre continuavo a vivere la mia vita con il risentimento, problemi d'ansia e con continue rimuginazioni. E adesso negli ultimi mesi mi sono accorto che guardandomi a ritroso se invece di tutto questo risentimento mi fossi dato da fare per migliorare me stesso, e con migliorare non intendo looksmaxxare momeymaxxare e cose simili, ma crearmi uno stile di vita che mi desse soddisfazione; ecco allora starei molto meglio oggi. E voi?
un buon 90% lo do a me,che non ho ascoltato mai chi mi voleva bene e adesso sto in sto casino
 
Mi alleno da tempo in palestra, e non per vanesia, ma per sbloccarmi meglio caratterialmente, per avere più grinta ed aumentare l’autostima, ergo non stare a girarmi i pollici.

Mi piace molto studiare.
Solitamente i contesti in cui mi sento a mio agio sono quelli più “morbidi”, dove c’è un ben livello più alto di educazione e civiltà comune.
In non pochi contesti mi sento un pesce fuori d’acqua tentando quindi ad isolarmi, ma ogni tanto faccio uno step successivo per affrontare anche qualche ostacolo. Secondo una graduale crescita personale.
 
Nessuna, sono dell'idea che siamo in balia del caso, chi dice che non esiste ne il caso ne la fortuna ne altri contesti è solo un bluepillato, io sono soltanto il risultato di eventi che non sono andati a buon fine, accetto la vita così com'è e non mi faccio problemi perché per ogni cosa che mi è capitata c'è un perché che si chiama redpill e tutto quello che segue che non sto ad elencare
 
non si tratta di vivere la vita perfetta o senza errori manpagare gli errori degli altri
Stai parlando con uno il cui padre è scappato di casa ma in ogni caso se mi guardo alle spalle mi rendo conto di aver commesso una marea di errori.
E ti potrei fare una lista infinita di errori che hanno commesso nei miei confronti o di responsabilità altrui che mi sono accollato io ma in ogni caso mi infastidiscono molto di più gli errori commessi da me.
 
Sicuramente ho la mia parte di colpa.
Ho sempre avuto un carattere ribelle, questo mi ha portato a 15/20 anni a isolarmi dalla massa di depensanti in camicia bianca e mocassini che popolano la mia città. Ho sempre frequentato punk, tossici, nerd, emarginati, insomma, i reietti coi quali mi sentivo in famiglia.
Le volte che uscivo con la gente"normale" si mi passavo anche una bella serata magari, ma finiva lì. Non mi sono mai sentito al mio posto in mezzo a quelle persone.
Non ho mai imparato davvero a socializzare, se non appunto con gente come me. E la gente come me, non arriva di certo a realizzarsi bene nella vita.
Anche con le ragazze sicuramente ho le mie colpe. Invece che mettermi camicia bianca e mocassini e andare per figa stavo a fare il nerd con due canne in bocca.
Oggi ne ho 35, e non so come approcciare, quando lo faccio va sempre male e a volte mi deprimo pure.
Non ho tutte le colpe, ma qualcuna si.
 
Ad esempio se avessi preso fina e minoxidil magari ora non sarei calvo. Se avessi fatto piu sport sarei meglio fisicamente e via dicendo.
Ti sbagli, se sei destinato a diventare un subumano lo diventi, sport, medicinali sono solo cope e bluepillate per dare speranza al povero ma non ti cambiano la vita, io ho sempre fatto sport per esempio fino ai 15, dopo palestra a 19 per 1 anno, mai cambiato nulla se non pochissimo, devi accettarti così come sei perché il destino della tua genetica non lo cambi.
Quelli che vedi fisicati prendono integratori e steroidi anche se non lo ammetteranno mai, il depresso sta bene perché manda giu farmaci per essere felici e affrontare la vita giornaliera, io di certo non mi abbasserò mai a questo solo per piacere alla società o a quelle troie di np, mi accetto come sono e amen tanto il destino non lo cambi con le escamotage
 
Sicuramente ho la mia parte di colpa.
Ho sempre avuto un carattere ribelle, questo mi ha portato a 15/20 anni a isolarmi dalla massa di depensanti in camicia bianca e mocassini che popolano la mia città. Ho sempre frequentato punk, tossici, nerd, emarginati, insomma, i reietti coi quali mi sentivo in famiglia.
Le volte che uscivo con la gente"normale" si mi passavo anche una bella serata magari, ma finiva lì. Non mi sono mai sentito al mio posto in mezzo a quelle persone.
Non ho mai imparato davvero a socializzare, se non appunto con gente come me. E la gente come me, non arriva di certo a realizzarsi bene nella vita.
Anche con le ragazze sicuramente ho le mie colpe. Invece che mettermi camicia bianca e mocassini e andare per figa stavo a fare il nerd con due canne in bocca.
Oggi ne ho 35, e non so come approcciare, quando lo faccio va sempre male e a volte mi deprimo pure.
Non ho tutte le colpe, ma qualcuna si.
La tua storia ha caratteristiche in comune con la mia.
Sei un forumista davvero interessante, fatti leggere più spesso.
 
Allora, veniamo a me.
In parte è colpa degli altri, della sfortuna, in parte mia. Ognuno di questi fattori vale 1/3.

Non ho beneficiato di contesti favorevoli, i miei genitori hanno sbagliato cercando di impormi cose non consoni a me (a volte ci provano ancora); al tempo stesso ho un carattere asociale e anticonformista, ho l' istinto di andare contro per spirito di contraddizione, mi piace fare come piace a me e sono molto restio ad adattarmi alle cose che non mi piacciono. Forse fossi stato un pò flessibile e paziente avrei sfruttato meglio le mie potenzialità, ma non ne sono tanto sicuro.
Tendenzialmente ho avuto la tendenza a frequentare non persone normali, ma mezzo-delinquenti, neofascisti, ragazze con gravissimi problemi e casini, incel in età avanzata, ultimamente i no-vax (pieno di incel), perché mi divertivo di più e trovavo qualcosa in comune. Paradossalmente una parte di queste persone è andata avanti, per l' aspetto sessuale-sentimentale o anche in altri ambiti, o era andata avanti se adulti, altri invece rimasti o tornati nella merda.
Di una cosa resto orgoglioso e fiero, malgrado mi possa avere danneggiato: la coerenza, la mia riluttanza a scendere a compromessi.
 
0 responsabilità perchè tutto ciò che ho fatto è stato condizionato da vari fattori esterni.
Se avessi saputo delle conseguenze delle mie azioni, avrei agito diversamente.

Per esempio ho sempre avuto attenzioni femminili (da estranee, non ho mai avuto amiche), arrivato ad un certo punto iniziai a pretendere attenzioni da ragazze che io giudico più attraenti(senza mai riceverle), di conseguenza non ho sfruttato le opportunità che avevo perchè pensavo le avrei avute anche in futuro.
Adesso sono arrivato ad un punto dove non ricevo attenzioni/parlo con una femmina da più di 1 anno, eppure non sono diventato più brutto e anzi sono diventato più socievole rispetto a prima.
Sicuramente avrei coltivato quelle occasioni se avessi avuto consapevolezza del mio futuro ma la sfiga mi perseguita sempre.

Inoltre il mio autismo non mi ha mai permesso di socializzare, quindi sono rimasto solo per tutta la vita tranne per un gruppetto di amici.
 
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