Raccontatemi la vostra storia

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Supermarco xp

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Facciamo come se fossimo a un seminario, parlatemi della vostra vita...

Comincio io

Sono un sognatore, da adolescente mi facevo le canne per non provare emozioni, ora ho capito che il vero senso delle canne che mi facevo non erano per provare emozioni e divertirmi, ma per attivare gli "scudi" che mi permettevano di non patire più il dolore, sì voi vi chiederete quale "dolore" ... il dolore di sentirmi un estraneo in questa vita. il dolore di non essere compreso e accettato dagli altri... di non avere nessuno al mio fianco che mi dia conforto, sicurezza, tenerezza, pace e protezione... è come se fossero tutte iene incazzate e assetate di sangue, oppure zombie che vagano senza meta... mi sento solo in mezzo agli altri, e mi sforzavo a chiudere gli occhi per non vedere quanta tristezza c'è intorno, ma sono stato costretto ad aprire gli occhi... è così la vita... nasciamo sognando e invecchiamo con gli incubi, fino a che non chiudiamo gli occhi per sempre... e puoi piangere o pregare in cinese non cambia nulla... il dolore della vita e della realtà rimane lo stesso, e se preghi è peggio vai nel fuoco... non c'è soluzione, la speranza si è estinta... la morte ha vinto... la fine è vicina... parlatemi, chissà che non ci sia qualche alieno di buon cuore in questo forum a illuminarmi con qualche parola di consolazione...

Ora tocca a voi raccontarmi la vostra storia, e il vostro punto di vista.
 
Anche io le fumavo le canne
Tu l'hai presa molto diversamente se ti aiutavano a non soffrire

A me facevano riflettere molto su ogni piccola cosa, almeno nei primi periodi,poi ti spengono diventi un vegetale, magari a questo ti riferisci...

Da bambino ero estremamente solare e socievole,riuscivo a fare amicizia con tutti ed ero sempre il capetto del gruppo, stavo sempre fuori,ero circondato dall'amore della nonna e della zia
Ricordo che già da piccolo i miei litigavano ogni giorno e mio padre era sempre ubriaco,ma la vitalità e innocenza infantile mi rendevano immune a quella realtà,non la capivo

Le cose cambiarono lentamente con la fine delle elementari,divenni pian piano più introverso
Credo fu un mix di cose,non ero bravo negli sport,non volevo farli, odiavo competere e studiare, iniziai a giocare molto ai videogiochi e nerdare su cartoni animati,la cerchia di amici si chiuse parecchio,inoltre realizzavo sempre di più la realtà della mia situazione familiare

Divenni anche uno sfigato perculato,in particolare all'oratorio ero isolato dalla maggioranza, però combattevo e reagivo

Per riassumere divenni praticamente autistico con interessi ossessivi e molto ansioso a livello sociale.

Poi dal punto di vista materiale,fisico,le cose sono migliorate piano piano dai 15 anni,e arrivai ai 19-21 anni in una fase da chadlite

Poi il mondo mi è crollato addosso fra lavoro e fine di una relazione,punto di rottura con mio padre,mancanza si speranza ed obbiettivi
Pensavo al suicidio ogni giorno

Alla fine ho lasciato alle spalle tutto e vivo quasi come un eremita da un annetto e accumulo solo soldi,mi sono accorto,che nessuno dei problemi a cui facevo caso prima ha importanza

L'unico problema reale che ho adesso, è che sono uno schiavo obbligato a lavorare.

La conclusione a cui sono arrivato, è che tanti dei problemi ed insicurezze che ci portiamo dietro sono cose immaginarie e rimasugli del passato
"Seghe mentali"(c'è anche un bel libro in merito di giulio cesare giacobbe)

In un certo senso sono grato alla mia famiglia per non essere stata la classica famiglia bluepill,e anche al me del passato disadattato, perché dato che sono una persona strana mi sono accorto della trappola e ho iniziato a darmi da fare per liberarmi
 
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