Il giorno in cui mi innamorai era una domenica di dicembre, avevo 20 anni e non avevo mai sperimentato simili emozioni. Ero di ritorno dalla messa della domenica, celebrata alla chiesa del mio paesino, dove svolgevo anche volontariato, e vedendo le bancarelle natalizie decisi di fermarmi a fare acquisti. Non sono mai stata amante dello shopping, come non ho mai viaggiato o usato social network, ma volevo acquistare qualche oggetto natalizio per la mia cara famiglia.
Fu li che lo vidi, almeno una volta che la folla che popolava i mercatini si diradò.
Fino a quel punto era nascosto da una marea di persone che lo sovrastavano, infatti nonostante le sue scarpe rialzate, il suo metro e 60 non lo faceva svettare. Appena lo vidi fui investita da una luce accecante, erano i raggi solari che si riflettevano sulla sua testa agata NW7 in quella fredda giornata invernale. Mi innamorai all'istante di quella visione, di quella genetica perfetta, di quel capolavoro della biologia umana.
Mi avvicinai per parlargli, ma ero intimidita dal suo aspetto maestoso, la sua retrusione mi faceva eccitare come mai era avvenuto prima. Lo fissai negli occhi marroni e strabici, il canthal tilt negativo era davvero inebriante.
Quella sera uscimmo e lo portai a cena, infatti lui non lavorava e non aveva nemmeno la patente. Gli raccontai tutta la mia vita, lui ascoltò in silenzio, e visibilmente imbarazzato guardò il pavimento per tutta la sera. Mi disse solamente di essere KHV e di aver lavorato in passato solo qualche giorno in discoteca, dove si occupava di pulire il lurido cesso del locale la domenica mattina. Alla fine pagai una stanza di albergo e persi con lui la mia verginità, feci con lui l'amore tutta la notte, il suo pene di 8 cm era inarrestabile e venne dopo 7,5 secondi. Voglio sposarlo, avere tanti bambini e vivere nella nostra casetta in campagna, lontano dalla frenesia della vita moderna e dedicare la mia vita a lui, ai nostri figli e al focolare domestico, da qui fino alla morte.
Fu li che lo vidi, almeno una volta che la folla che popolava i mercatini si diradò.
Fino a quel punto era nascosto da una marea di persone che lo sovrastavano, infatti nonostante le sue scarpe rialzate, il suo metro e 60 non lo faceva svettare. Appena lo vidi fui investita da una luce accecante, erano i raggi solari che si riflettevano sulla sua testa agata NW7 in quella fredda giornata invernale. Mi innamorai all'istante di quella visione, di quella genetica perfetta, di quel capolavoro della biologia umana.
Mi avvicinai per parlargli, ma ero intimidita dal suo aspetto maestoso, la sua retrusione mi faceva eccitare come mai era avvenuto prima. Lo fissai negli occhi marroni e strabici, il canthal tilt negativo era davvero inebriante.
Quella sera uscimmo e lo portai a cena, infatti lui non lavorava e non aveva nemmeno la patente. Gli raccontai tutta la mia vita, lui ascoltò in silenzio, e visibilmente imbarazzato guardò il pavimento per tutta la sera. Mi disse solamente di essere KHV e di aver lavorato in passato solo qualche giorno in discoteca, dove si occupava di pulire il lurido cesso del locale la domenica mattina. Alla fine pagai una stanza di albergo e persi con lui la mia verginità, feci con lui l'amore tutta la notte, il suo pene di 8 cm era inarrestabile e venne dopo 7,5 secondi. Voglio sposarlo, avere tanti bambini e vivere nella nostra casetta in campagna, lontano dalla frenesia della vita moderna e dedicare la mia vita a lui, ai nostri figli e al focolare domestico, da qui fino alla morte.
