Oggi è sabato, tanto atteso da molti per le questioni di sesso e amore. Altri lo attendono per fare scemenze, è per costoro il giorno in cui si sfogano le frustrazioni. Se le ragazze si stanno preparando per andare in discoteca, nei locali, se i ragazzi, gli uomini paraculati si stanno preparando per uscire con la fidanzata, o per conoscere nuove donne, Andrea, Alfredo e Gino si stanno preparando per rovinare la festa alle ragazze e ai ragazzi che hanno successo con le donne. Ah, dobbiamo aggiungere Mattia, nuovo entrato nella banda dei guastafeste, un vicino di Alfredo, di 19 anni; è alle superiori, bocciato 3 volte, alto poco più di 1.60, capelli disordinati, magro, spara-cazzate a ripetizione, l' unica cosa che sa fare è reperire fumo ed erba.
Andrea finalmente ha con cui uscire il sabato ma i suoi genitori sono più scontenti di quando stava a casa: benché il suo rendimento scolastico sia paradossalmente migliorato, non possono accettare che il loro figlio faccia comunella con disagiati semi-analfabeti. Andrea è di statura media, ha occhiali, capelli neri mossi e legge spesso il forum più famoso degli uomini soli: il Forum dei Brutti. Tra l' altro Andrea si lava sempre meno: in autobus, lui e Gino, Alfredo, godono a far sentire la loro puzza alle ragazze, e si tolgono le scarpe per sommergerle con una puzza da cui non possono scappare. Godono nel vederle, profumate ed eleganti, a turarsi il naso, col volto sofferente. Ricordiamo che Andrea è liceale, Gino e Alfredo stanno concludendo un corso professionale.
Neppure i genitori di Alfredo sono contenti di lui, questo ragazzo di quasi 30 anni che non frequenta i suoi coetanei, ma se sono con la compagna, spesso con figli, pure se sbagliarono, che volete che abbia da frequentare? I suoi coetanei rimasti senza donna invece stanno in comunità, alla Caritas, in prigione, in ospedale psichiatrico.
Sta facendo le commissioni, e vede la gente, lui si sente un pesce fuor d' acqua in una realtà dove tutti paiono avere successo nella vita e rispettarne le tappe. È accompagnato dal prode Gino, ragazzino un po' grasso ma carino di viso, capelli castano chiari, invece Alfredo, di statura media, robusto, i capelli li ha persi da tempo. All' uscita vedono un compagno di Alfredo di quando aveva fatto i lavori socialmente utili: ha 45 anni, chiede l' elemosina, è stato buttato di casa dopo aver messo le mani addosso ai genitori. Parlando emerge che questo mai ebbe una fidanzata, Gino chiede se è ancora vergine, e lui, scocciato, risponde di si. Gino e Alfredo vedono in quest' uomo il loro futuro, sono tristi e non hanno più la forza di scherzare.
Ma ora che il sole è quasi tramontato, è arrivato il momento di mettere da parte i pensieri tristi. I 4 sono al chiosco, privo di gente ancora. Inizia la prima missione: imbrattare di colla alcune sedie, senza dar nell' occhio. Arrivano i primi disgraziati, un tipo figaccio si siede e si alza subito, si è giusto sporcato i jeans. Ma una ragazza resta seduta per molto tempo, e dopo 20 minuti si alza, con la sedia attaccata; urla spaventata, e come si toglie la sedia, i pantaloni le si sfilano, restando in mutande, tutti la vedono, e qualcuno filma. Le sue urla assordano, le amiche sono spaventate, un cameriere porta un coltello e mentre sta semi-nuda, viene liberata dalla sedia.
Dopo un ora di risate, passiamo alla seconda missione: c'è al supermercato una cassiera occhialuta, brutta, con i peli nel viso, sgarbata con gli uomini. Ha 50 anni ed ha avuto 2 convivenze fallite: tanto sgradevole di carattere che anche il più cesso del paese se ne fuggì traumatizzato preferendo una vita di onanismo e sesso mercenario.
Gino ha comprato 2 tarantole di plastica grandi, ma che si muovono premendo un tasto. I 4 aspettano la fine della chiusura del negozio, tanto hanno individuato da giorni l' auto della cassiera arrabbiata. Ah, prima si mettono le tarantole sul parabrezza, vicino ai tergicristalli, muovono le zampette. Quando lei mette in motto si accorge delle tarantole e urla invocando aiuto. I presenti colleghi e clienti sono spaventati, qualcuno le butta e prova ad ucciderle, accorgendosi che sono solo dei giocattoli! La cassiera è seduta a terra, tanta acqua sta bevendo.
Finita qui la serata? No, no! Siamo in una piazzetta vuota, Mattia è sopra una panchina, si abbassa i pantaloni, e gli amici “che cazzo fai?”. Lui in silenzio fa la cacca. Viene imitato da Alfredo e Andrea, che cagano su un' altra panchina. E attendono che qualche coppietta si sieda. Arriva una e si siede in una panchina cagata, proprio sulla cacca, e si baciano, si toccano, si accorgono dell' odore ma poi continuano. Arriva un tipo, un extracomunitario, e si siede nell' altra panchina cagata. Risate per mezzora, e poi a casa. Si sono divertiti, i 4 giustizieri, protagonisti di una protesta di cui non si vede l' ideologia ancora ma c'è il soggetto rivoluzionario: il maschio che non chiava. Il marxismo-leninismo aveva il proletario, l' operaio dipendente, il fascismo ebbe il popolo, il liberalismo ebbe la borghesia imprenditoriale, oggi abbiamo un soggetto rivoluzionario privo di ideologia, pronto ad incendiare, a scandalizzare, a mettere in discussione un ordine costituito che ha accentrato la figa per pochi e lasciato nulla a tanti, per come la vedono i 4.
Se in adolescenza alle ragazze siete invisibili, sgraditi, se per voi le loro natiche e le loro tette sono irraggiungibili, non vi resta che la tremenda, tremenda vendetta. Cara gente a cui la vita va bene, care ragazze/donne, cari fighi che chiavate, non illudetevi di spassarvela allegramente: il giorno che attendete sarà di fastidio, la vostra tristezza sarà la felicità degli sfigati, che vi hanno braccato.
Andrea finalmente ha con cui uscire il sabato ma i suoi genitori sono più scontenti di quando stava a casa: benché il suo rendimento scolastico sia paradossalmente migliorato, non possono accettare che il loro figlio faccia comunella con disagiati semi-analfabeti. Andrea è di statura media, ha occhiali, capelli neri mossi e legge spesso il forum più famoso degli uomini soli: il Forum dei Brutti. Tra l' altro Andrea si lava sempre meno: in autobus, lui e Gino, Alfredo, godono a far sentire la loro puzza alle ragazze, e si tolgono le scarpe per sommergerle con una puzza da cui non possono scappare. Godono nel vederle, profumate ed eleganti, a turarsi il naso, col volto sofferente. Ricordiamo che Andrea è liceale, Gino e Alfredo stanno concludendo un corso professionale.
Neppure i genitori di Alfredo sono contenti di lui, questo ragazzo di quasi 30 anni che non frequenta i suoi coetanei, ma se sono con la compagna, spesso con figli, pure se sbagliarono, che volete che abbia da frequentare? I suoi coetanei rimasti senza donna invece stanno in comunità, alla Caritas, in prigione, in ospedale psichiatrico.
Sta facendo le commissioni, e vede la gente, lui si sente un pesce fuor d' acqua in una realtà dove tutti paiono avere successo nella vita e rispettarne le tappe. È accompagnato dal prode Gino, ragazzino un po' grasso ma carino di viso, capelli castano chiari, invece Alfredo, di statura media, robusto, i capelli li ha persi da tempo. All' uscita vedono un compagno di Alfredo di quando aveva fatto i lavori socialmente utili: ha 45 anni, chiede l' elemosina, è stato buttato di casa dopo aver messo le mani addosso ai genitori. Parlando emerge che questo mai ebbe una fidanzata, Gino chiede se è ancora vergine, e lui, scocciato, risponde di si. Gino e Alfredo vedono in quest' uomo il loro futuro, sono tristi e non hanno più la forza di scherzare.
Ma ora che il sole è quasi tramontato, è arrivato il momento di mettere da parte i pensieri tristi. I 4 sono al chiosco, privo di gente ancora. Inizia la prima missione: imbrattare di colla alcune sedie, senza dar nell' occhio. Arrivano i primi disgraziati, un tipo figaccio si siede e si alza subito, si è giusto sporcato i jeans. Ma una ragazza resta seduta per molto tempo, e dopo 20 minuti si alza, con la sedia attaccata; urla spaventata, e come si toglie la sedia, i pantaloni le si sfilano, restando in mutande, tutti la vedono, e qualcuno filma. Le sue urla assordano, le amiche sono spaventate, un cameriere porta un coltello e mentre sta semi-nuda, viene liberata dalla sedia.
Dopo un ora di risate, passiamo alla seconda missione: c'è al supermercato una cassiera occhialuta, brutta, con i peli nel viso, sgarbata con gli uomini. Ha 50 anni ed ha avuto 2 convivenze fallite: tanto sgradevole di carattere che anche il più cesso del paese se ne fuggì traumatizzato preferendo una vita di onanismo e sesso mercenario.
Gino ha comprato 2 tarantole di plastica grandi, ma che si muovono premendo un tasto. I 4 aspettano la fine della chiusura del negozio, tanto hanno individuato da giorni l' auto della cassiera arrabbiata. Ah, prima si mettono le tarantole sul parabrezza, vicino ai tergicristalli, muovono le zampette. Quando lei mette in motto si accorge delle tarantole e urla invocando aiuto. I presenti colleghi e clienti sono spaventati, qualcuno le butta e prova ad ucciderle, accorgendosi che sono solo dei giocattoli! La cassiera è seduta a terra, tanta acqua sta bevendo.
Finita qui la serata? No, no! Siamo in una piazzetta vuota, Mattia è sopra una panchina, si abbassa i pantaloni, e gli amici “che cazzo fai?”. Lui in silenzio fa la cacca. Viene imitato da Alfredo e Andrea, che cagano su un' altra panchina. E attendono che qualche coppietta si sieda. Arriva una e si siede in una panchina cagata, proprio sulla cacca, e si baciano, si toccano, si accorgono dell' odore ma poi continuano. Arriva un tipo, un extracomunitario, e si siede nell' altra panchina cagata. Risate per mezzora, e poi a casa. Si sono divertiti, i 4 giustizieri, protagonisti di una protesta di cui non si vede l' ideologia ancora ma c'è il soggetto rivoluzionario: il maschio che non chiava. Il marxismo-leninismo aveva il proletario, l' operaio dipendente, il fascismo ebbe il popolo, il liberalismo ebbe la borghesia imprenditoriale, oggi abbiamo un soggetto rivoluzionario privo di ideologia, pronto ad incendiare, a scandalizzare, a mettere in discussione un ordine costituito che ha accentrato la figa per pochi e lasciato nulla a tanti, per come la vedono i 4.
Se in adolescenza alle ragazze siete invisibili, sgraditi, se per voi le loro natiche e le loro tette sono irraggiungibili, non vi resta che la tremenda, tremenda vendetta. Cara gente a cui la vita va bene, care ragazze/donne, cari fighi che chiavate, non illudetevi di spassarvela allegramente: il giorno che attendete sarà di fastidio, la vostra tristezza sarà la felicità degli sfigati, che vi hanno braccato.