Avanguardia
Well-known member
Sabato è arrivato. Il giorno settimanale della liberazione, dove si fa cosa si vuole fare per mettersi alle spalle una settimana di lavoro o di studio, e prendere respiro per l' analoga settimana che verrà. Il giorno da dedicare a ciò che ci piace, a cominciare dalle ragazze. Peccato che per me sia un giorno come tutti gli altri, in cui non cambia niente.
Con le ragazze mi sono rassegnato, tanto non sono interessante per loro e viceversa. Così non sto a cercare lavoro, tanto che me ne faccio? Mi basta fare qualche corso professionale pagato dalla regione ogni tanto giusto per placcare gli umori dei genitori, i pochi soldi così guadagnati mi bastano per le poche esigenze che ho, tanto se con la figa ho gettato la spugna cosa volete che mi servano i soldi?
Questo sabato volevo starmene per i cazzi miei davanti al computer oppure stare ad ascoltare musica in vicinato, andare a fare scherzi in giro, invece quei pecoroni di amici hanno la bella idea di andare per i locali in centro città. Si, esco con loro ma resto vestito in canadese e bomber nero, con disappunto di loro che invece si vestono tutti eleganti con la speranza che qualche tipa li guardi.
Siamo nella via cittadina affollata dal popolo della notte, già vedere tutti questi giovani qui non mi sembra uno spettacolo eccitante, non si sta facendo niente di particolare per quante arie la gente si dia.
Tutti vestiti alla moda, tutti ben curati, uomini e donne, ma allora di che spazio di libertà parliamo? Tutti i santi giorni della settimana attenti a vestirsi bene, all' igiene, a pettinarsi bene, guai se il pantalone è macchiato, guai ad un graffio nel giubbotto, perché tutti paurosi del giudizio degli altri, non parliamo di come domani andranno vestiti in chiesa, perché allora vestirsi eleganti, di marca, ben curati pure qui il sabato notte, che dovrebbe essere lo spazio di libertà dalle imposizioni sociali? Che divertimento è? Che evasione è? Per prepararsi ordinati ed eleganti moda ci vogliono ore, quindi occorre lavorare, neanche ci si riposa in un giorno di riposo!
Nomi altisonanti dei locali, da quello dei pirati a quello del teschio, ma mi sa che “pecora” doveva essere il loro nome. Vedo tutti a mangiare questi giovani, do un' occhiata ai prezzi, davvero alti, quindi mi domando perché non ci si accontenti di mangiare a casa, risparmiando soldi.
Finalmente si entra in un locale, con quei 2 amici. Seduti inizia la noia, vedo ragazzi, ragazze, gruppi misti come gruppi di un solo sesso. Parlano o guardano il cellulare, beh, che senso ha venire a fare queste cose qui che devi pagare la consumazione? Stando in vicinato, in macchina, in piazzetta vicino casa, si fanno queste cose senza versare un euro. Trascorre l' ora e mi viene nostalgia della scuola, lì si che mi divertivo! Qua invece non si fa proprio nulla. E ricordo i tempi delle medie, quando si girava in bicicletta, le serate lunghe ore passate a sparare cazzate, a farci scherzi, poi quando si stava a giocare al computer tutti insieme, non spendendo un euro e tornando a casa veramente soddisfatti. Passa la barista, ordino dell' acqua: 2 euro.
I miei amici guardano le ragazze ma quelle fanno finta di niente, si azzardano a chiedere l' ora ma ottengono solo risate in faccia. Uno dei miei amici prova a salutare una muovendo la mano ma quella all' amica le fa “chi cazzo è quel coglione?”
Si passa ad un altro locale, qua tutto pieno di belle ragazze, con gonna, abito corto, trucco a manetta, cellulare ultimo modello in mano. I miei amici provano a sorridere a muovere le mani, ma quelle manco ci fanno caso: ti vogliono se sei sposato, ricco, elegante, che cazzo stanno a pensare voi che avete l' aria da subumani inferiori dal pisello piccolo? Dico ai miei amici le cose in faccia, iniziamo a litigare e siccome stavolta non ho voglia di buttare i soldi punto i piedi e inizio ad andarmene a costo di farmi un' ora a piedi per ritornare a casa. Il nostro litigio attira le guardie alle quali spiego sinceramente tutto. Loro mi invitano a divertirmi e io spiego che voglio tornare a scuola, tra gli sguardi divertiti di quei sacchi di escrementi vestiti a festa.
Cammino per le vie del divertimento, non ho capito quale divertimento; osservando un sacco di coppie, tutti eleganti, e mi domando perché non stanno tutta la notte a divertirsi in albergo, evitando di buttare soldi inutilmente, poi vestiti tutti bene qui, ma a che serve, tanto in albergo ci si mette tutti nudi, ci si vede come si è fatti, che servono i vestiti belli o di marca?
A fine strada noto un gruppo di ragazzi con occhiali, facce da passivi, seduti ad un tavolino, mi avvicino e li sento parlare di linguaggi di programmazione per software con lo stesso entusiasmo di cui potevo parlare di figa con i ragazzacci. Sono messi molto peggio dei miei amici questi qua!
Ora sono tra le strade buie della città, in questo buio mi sento molto meno solo, fuori dalla schiuma trascinata dal corrente in piena, quella massa di persone che si divertono come vogliono coloro che decidono come devono lavorare, si, alla fine è il solito divertimento organizzato, è come se stessero lavorando o studiando pure a queste ore ma in forma diversa. In fin dei conti il divertimento socialmente accettabile appena si entra in età adulta è spendere soldi, tutte le altre forme di divertimento in cui non si spende soldi sono da sfigati, perdenti delinquenti, poveracci, complottisti, fascisti. A pochi minuti da casa, in onore del sano divertimento, suono tutti i citofoni di un palazzo, e mi sento la gente incazzata che stava dormendo, io rispondo che voglio trombare con loro. Poi verso casa.
Se da ragazzino con hai combinato nulla con le ragazzine, per cui mai dovresti combinare in futuro, forse non è perché sei brutto, non è perché sei stupido, semmai non ti conformi, non segui le mode, ti fai domande. Non è che non capisci niente, è che capisci anche troppo!
Con le ragazze mi sono rassegnato, tanto non sono interessante per loro e viceversa. Così non sto a cercare lavoro, tanto che me ne faccio? Mi basta fare qualche corso professionale pagato dalla regione ogni tanto giusto per placcare gli umori dei genitori, i pochi soldi così guadagnati mi bastano per le poche esigenze che ho, tanto se con la figa ho gettato la spugna cosa volete che mi servano i soldi?
Questo sabato volevo starmene per i cazzi miei davanti al computer oppure stare ad ascoltare musica in vicinato, andare a fare scherzi in giro, invece quei pecoroni di amici hanno la bella idea di andare per i locali in centro città. Si, esco con loro ma resto vestito in canadese e bomber nero, con disappunto di loro che invece si vestono tutti eleganti con la speranza che qualche tipa li guardi.
Siamo nella via cittadina affollata dal popolo della notte, già vedere tutti questi giovani qui non mi sembra uno spettacolo eccitante, non si sta facendo niente di particolare per quante arie la gente si dia.
Tutti vestiti alla moda, tutti ben curati, uomini e donne, ma allora di che spazio di libertà parliamo? Tutti i santi giorni della settimana attenti a vestirsi bene, all' igiene, a pettinarsi bene, guai se il pantalone è macchiato, guai ad un graffio nel giubbotto, perché tutti paurosi del giudizio degli altri, non parliamo di come domani andranno vestiti in chiesa, perché allora vestirsi eleganti, di marca, ben curati pure qui il sabato notte, che dovrebbe essere lo spazio di libertà dalle imposizioni sociali? Che divertimento è? Che evasione è? Per prepararsi ordinati ed eleganti moda ci vogliono ore, quindi occorre lavorare, neanche ci si riposa in un giorno di riposo!
Nomi altisonanti dei locali, da quello dei pirati a quello del teschio, ma mi sa che “pecora” doveva essere il loro nome. Vedo tutti a mangiare questi giovani, do un' occhiata ai prezzi, davvero alti, quindi mi domando perché non ci si accontenti di mangiare a casa, risparmiando soldi.
Finalmente si entra in un locale, con quei 2 amici. Seduti inizia la noia, vedo ragazzi, ragazze, gruppi misti come gruppi di un solo sesso. Parlano o guardano il cellulare, beh, che senso ha venire a fare queste cose qui che devi pagare la consumazione? Stando in vicinato, in macchina, in piazzetta vicino casa, si fanno queste cose senza versare un euro. Trascorre l' ora e mi viene nostalgia della scuola, lì si che mi divertivo! Qua invece non si fa proprio nulla. E ricordo i tempi delle medie, quando si girava in bicicletta, le serate lunghe ore passate a sparare cazzate, a farci scherzi, poi quando si stava a giocare al computer tutti insieme, non spendendo un euro e tornando a casa veramente soddisfatti. Passa la barista, ordino dell' acqua: 2 euro.
I miei amici guardano le ragazze ma quelle fanno finta di niente, si azzardano a chiedere l' ora ma ottengono solo risate in faccia. Uno dei miei amici prova a salutare una muovendo la mano ma quella all' amica le fa “chi cazzo è quel coglione?”
Si passa ad un altro locale, qua tutto pieno di belle ragazze, con gonna, abito corto, trucco a manetta, cellulare ultimo modello in mano. I miei amici provano a sorridere a muovere le mani, ma quelle manco ci fanno caso: ti vogliono se sei sposato, ricco, elegante, che cazzo stanno a pensare voi che avete l' aria da subumani inferiori dal pisello piccolo? Dico ai miei amici le cose in faccia, iniziamo a litigare e siccome stavolta non ho voglia di buttare i soldi punto i piedi e inizio ad andarmene a costo di farmi un' ora a piedi per ritornare a casa. Il nostro litigio attira le guardie alle quali spiego sinceramente tutto. Loro mi invitano a divertirmi e io spiego che voglio tornare a scuola, tra gli sguardi divertiti di quei sacchi di escrementi vestiti a festa.
Cammino per le vie del divertimento, non ho capito quale divertimento; osservando un sacco di coppie, tutti eleganti, e mi domando perché non stanno tutta la notte a divertirsi in albergo, evitando di buttare soldi inutilmente, poi vestiti tutti bene qui, ma a che serve, tanto in albergo ci si mette tutti nudi, ci si vede come si è fatti, che servono i vestiti belli o di marca?
A fine strada noto un gruppo di ragazzi con occhiali, facce da passivi, seduti ad un tavolino, mi avvicino e li sento parlare di linguaggi di programmazione per software con lo stesso entusiasmo di cui potevo parlare di figa con i ragazzacci. Sono messi molto peggio dei miei amici questi qua!
Ora sono tra le strade buie della città, in questo buio mi sento molto meno solo, fuori dalla schiuma trascinata dal corrente in piena, quella massa di persone che si divertono come vogliono coloro che decidono come devono lavorare, si, alla fine è il solito divertimento organizzato, è come se stessero lavorando o studiando pure a queste ore ma in forma diversa. In fin dei conti il divertimento socialmente accettabile appena si entra in età adulta è spendere soldi, tutte le altre forme di divertimento in cui non si spende soldi sono da sfigati, perdenti delinquenti, poveracci, complottisti, fascisti. A pochi minuti da casa, in onore del sano divertimento, suono tutti i citofoni di un palazzo, e mi sento la gente incazzata che stava dormendo, io rispondo che voglio trombare con loro. Poi verso casa.
Se da ragazzino con hai combinato nulla con le ragazzine, per cui mai dovresti combinare in futuro, forse non è perché sei brutto, non è perché sei stupido, semmai non ti conformi, non segui le mode, ti fai domande. Non è che non capisci niente, è che capisci anche troppo!