Bhe che dire è finita...
Mi sconcerta immaginare come esistano persone che vivono in Stati d'animo diametralmente opposti al nostro.
Cioè noi siamo bene o male perennemente soli e senza particolari attività stimolanti...una sorta di fase vegetativa perenne.
Magari uno conduce una vita sempre in casa o a passeggiare nel paesino, qualcuno a vedere sempre le stesse facce depresse e deprimente in un ufficio/fabbrica
Il senso di gusto e novità sono annichiliti al punto che si ritiene apice della soddisfazione vedere un porno, mangiare spazzatura,o vegetare con la musica nelle orecchie immaginando una vita migliore...contorcersi nel letto in preda a paranoie per il futuro, vivere nel passato.
Esistono a tempo stesso persone che,solo per essere nate e cresciute in contesti diversi,con geni diversi,vivono una vita più esaltante, amicizie decenti,viaggi,poco lavoro o zero lavoro, sesso soddisfacente,buon cibo,una mente tutto sommato libera da preoccupazioni.
Questi,si suiciderebbero se dovessero fare un mese nella vita del subumano medio.
È da dire però che ci sono anche persone che fanno vite ancora peggiori,ad esempio ho visto in documentario che mostrava un villaggio dell'Africa dove un membro della popolazione su due e cieco,vivono nel deserto senza comodità, un altro nelle filippine dove per vivere smistano rifiuti e friggono gli scarti smangiati provenienti dai fast food della metropoli vicina,lavorano anche la notte e vivono in baracche,internet a gettoni.
Per assurdo alcuni sembrano felici e sono anche in forma.
Bisogna dire che queste popolazioni hanno dei copes derivanti da religione e tradizioni,e inoltre fanno parte di una comunità.
Quindi miseria e sofferenza sono sempre relativi
Per esempio con il mio attuale lavoro, rimpiango il posto al McDonald's, mentre prima mi sembrava(ed è nonostante tutto)una merda